Nel cosiddetto processo calciopoli, e non solo (contenzioso De Santis vs Telecom&Inter), uno dei legali che maggiormente si è distinto per tenacia è senza dubbio Paolo Gallinelli. Avvocato romano che assiste Massimo de Santis nei processi che lo vedono coinvolto ora come chiamato in causa, ora come attore, Gallinelli si è fatto notare per la sua conoscenza dei fatti di causa e di quelli collegati che via via entravano nel dibattimento di Napoli e nelle discussioni (anche mediatiche) che scaturivano dalle udienze del processo che vede coinvolto l'ex fischietto romano. Abbiamo avuto modo di fargli qualche domanda: Telecom, appello del processo calciopoli, modello 45...
Ricorsi contro l’Inter per spionaggi. Lei crede che le richieste di risarcimento inoltrate alla società internazionale di Massimo Moratti per lo spionaggio industriale del quale sono stati fatti oggetto l’ex calciatore Bobo Vieri, l’ex arbitro Massimo De Santis potranno avere un ruolo nello smantellamento progressivo delle tesi e delle accuse dei processi di calciopoli? In tale "contesto spionistico" la posizione di Massimo De Santis, pur presentando delle analogie metodologiche con quella di Bobo Vieri, se ne differenzia notevolmente sotto il profilo delle finalità delle rispettive attività di "dossieraggio". Giova ricordare come l'ex arbitro De Santis, così' come Luciano ed Alessandro Moggi, non fossero, a differenza di Bobo Vieri, "tesserati" dell'Internazionale F.C, nè, tantomeno, "testimonial" della Pirelli e/o Telecom. Comunque, al di là di alcune sorprendenti analogie con la "vicenda telecom", credo che l'impianto accusatorio del processo calciopoli possa "evaporare" completamente nella sua "sede fisiologica" e cioè dinanzi alla Corte di Appello di Napoli
Nella causa intentata all'Internazionale F.C. e alla Telecom avevate pensato di parametrare le vostre richieste risarcitorie sui ventuno milioni richiesti da Vieri. L'ex bomber ha ottenuto “un solo milione”. Per lei rappresenta una pena congrua e un parametro di riferimento soddisfacente? Quello che ci interessa particolarmente è un sereno ed approfondito accertamento giudiziale in ordine a tutti gli aspetti dell' "attività spionistica" realizzata nei confronti di Massimo De Santis e, in particolare, l'individuazione degli autori, nonchè delle finalità alla stessa sottese.
Lei ha fatto 2 volte richiesta che il modello 45 fosse annesso agli atti del processo di Napoli. La sua richiesta avrà esito positivo nel corso del processo di appello? Devo confessare che non so più a chi chiederlo questo fascicolo.....sono tuttora in attesa di una risposta da parte della Procura della Repubblica di Milano. Laddove tale risposta non dovesse giungere prima del 24 maggio 2013, valuterò, ovviamente insieme ai difensori degli altri imputati, se chiederne l'acquisizione anche alla Corte di Appello di Napoli.
Tra gli atti del processo Telecom lei ha scoperto un documento con il quale la giudice Boccassini avrebbe fatto richiesta di alcuni file di logs a Fabio Ghioni, può dirci qualcosa in più? A che titolo questa richiesta è stata inviata a Ghioni dato che i responsabili dei rapporti con la magistratura erano altri? Ancora non riesco a spiegarmelo......per il momento posso solo evidenziare come Ghioni abbia affermato, nel corso dell'incidente probatorio cui venne sottoposto nell'ambito del Processo Telecom, che vi era la possibilità di far risultare come inviato a Tizio, un "sms" inviato a Caio.
Lei ha detto: «L’inchiesta di Calciopoli è nata prima del 2004, quando ufficialmente fu aperta da Narducci. E certamente non è nata in modo legale». Può gentilmente ricostruire le vicende che portarono al trasferimento del computer di Tavaroli da Milano a Roma in via Inselci? Pensa che lavorasse illegalmente anche per la procura di Napoli oltre che per l’Inter? Che possibilità ci sono per le difese di visionare il computer di Tavaroli spedito dai pm di Milano? Per il momento posso affermare che la presenza del computer di Tavaroli sul tavolo del Maggiore Auricchio in data 15 giugno 2005, rappresenti una misteriosa "cerniera" tra le indagini "illecite" di Tavaroli e quelle "lecite" di Narducci e Beatrice.
L’11 novembre 2012 Tuttosport ha scritto che lei ha creduto di scoprire che nelle indagini dei “Magnifici 12” qualcosa che non dovrebbe esserci. Nelle liste delle chiamate effettuate dalle schede svizzere sarebbero comprese anche le telefonate senza risposta, poiché il telefono chiamato è spento o irraggiungibile. A distanza di due mesi ha potuto scoprire qualcosa di più? Sotto tale profilo, il "Decreto Frattini" parla chiaro e tale Provvedimento legislativo è entrato in vigore il 01 gennaio del 2010. Credo che tale dato sia più sufficiente.
Che pericolo concreto c'è che tutto vada in prescrizione? L'innocenza di una persona non può cadere mai in prescrizione, a differenza della colpevolezza di qualche società calcistica!
Secondo lei, gli esiti dei processi che vanno scagionando gli arbitri della cupola condurranno all’assoluzione di Moggi a Napoli? O prevarrà l’intenzione di salvaguardare l’operato degli inquirenti? Confido nella serenità ed obiettività di Giudizio della Corte di Appello di Napoli
Nella famosa relazione del luglio 2011 Palazzi riconobbe gli illeciti commessi dai dirigenti interisti, allo stesso tempo però non riuscì ad evitare la prescrizione per la squadra di Moratti. Secondo lei c’era la prescrizione? Credo che a questa domanda possa rispondere solo il Procuratore Palazzi .
Una delle principali accuse a De Santis è quella di aver detto prima di Lecce-Parma del 2004-05 “da quello che ho sentito dalle interviste: loro giocano, il Lecce vuole giocare per vincere, il Parma pure gioca a vincere, quindi a ‘sto punto facciamo la partita, ci mettiamo in mezzo” . Ci dà l'interpretazione autentica di questa frase? Per interpretare questa frase basta pensare a quello che è emerso nelle recenti indagini sul "calcioscommesse", ed a quello che dichiarò Zeman nel corso del suo esame dinanzi al Tribunale Penale di Napoli. Non si può certamente dare la colpa all'arbitro se i calciatori decidono di non giocare!
Uno dei record, e tra le massime colpe di Massimo De Santis è quella di aver raccolto dopo una partita diverse maglie della Juve. L'arbitro Dondarini in una recente intervista ci ha detto che questa è un'abitudine molto più che radicata. La colpa del suo assistito è quella di averne prese troppe o di aver preso quelle della Juve? Quelle regalategli dalle altre società calcistiche non sono state neanche prese in considerazione dagli inquirenti. Ci sarà un motivo no?
Secondo il pm Narducci, De Santis si sdoganava e ridoganava dalla presunta cupola con una certa disinvoltura. Ascoltando il dibattimento abbiamo avuto l'impressione che Auricchio vistasse il passaporto di De Santis a proprio piacimento... De Santis e' stato ondivagamente considerato estraneo all'associazione o partecipe della stessa a seconda del risultato delle partite della Juventus dallo stesso arbitrate.
De Santis seguiva un corso tenuto dall'allora Maggiore dei carabinieri Auricchio, eppure questi non accorgendosi di averlo in aula, per esigenze investigative lo colloca altrove, per di più affermando durante la sua deposizione che il De Santis poteva aver firmato la presenza ed essere andato via. Che attendibilità dà all'intera indagine un ufficiale che fa simili affermazioni? Mi sarei aspettato un'attenta verifica di tali circostanze da parte degli Inquirenti. Ciò non è avvenuto, al pari di tante altre!
Possiamo aspettarci novità e sorprese nel processo d'appello? Io mi posso aspettare una completa archiviazione del libro "verità" del Dott. Narducci.
Si sente più o meno ottimista riguardo la possibilità di vedere riconosciuta ufficialmente l'ingiustizia subita da parte del suo assistito? Ottimista!
Come giudica il giornalismo sportivo del nostro paese? Ondivago, come quello di molti altri Paesi |