ESCLUSIVA GLMDJ. Risponde l'Avvocato Gabriele Bordoni, Legale di Paolo Dondarini.
Appresa la recente novità relativa all’apertura di un fascicolo da parte dalla Procura di Roma a seguito di un esposto presentato da Paolo Dondarini, abbiamo chiesto all’Avvocato Bordoni di rispondere alle nostre domande.
Nelle precedenti interviste ci aveva già parlato dell’esposto presentato a dicembre 2011 alla Procura della Repubblica di Roma e della successiva avocazione di questo procedimento al Procuratore Capo di Roma vista la mancanza di risposte tempestive. Finalmente oggi sembra essere stato preso in considerazione. Ci aiuti a capire quali scenari possono aprirsi ora.
Quelli ordinari di una indagine che voglia fare chiarezza sino in fondo rispetto ad oggettive ed inspiegabili anomalie -che non possono restare avvolte dal dubbio- sorte in un procedimento dal quale Paolo Dondarini esce a testa alta, pienamente assolto ma con le ossa rotte per avere subito in questi sei anni umiliazioni ed offese, aver dovuto accettare la fine anticipata della propria carriera di lavoro come arbitro ed aver dovuto convivere con il peso di accuse infamanti quanto infondate.
L'indagine tecnicamente è già chiara. Il lavoro delle difese ha fatto luce sulle varie anomalie. Ma questa verità, sempre coperta dalle istituzioni, potrà mai essere accertata o si corre il rischio di un nuovo insabbiamento ad opera del solito potere occulto? Se pensassi alla ineluttabilità dell’insabbiamento smetterei di fare l’Avvocato: credo nella Giustizia, seppure sia tormentata da tanti problemi, altrimenti non potrei credere nella mia Professione.
C’è ancora la possibilità di vedere riscritta calciopoli? C’è l’esigenza di verificare l’origine di alcuni aspetti dell’indagine assolutamente incompatibili con il nostro schema processuale: poi si potranno, semmai, fare ragionamenti conseguenti.
Le motivazioni che accompagnano l’assoluzione di Paolo Dondarini hanno soddisfatto pienamente la vostra tesi difensiva o c’è qualcosa che vuole precisare? Sono state assolutamente coerenti con le nostre difese che avevamo già sviluppato in ambito sportivo nel 2006 e che avevano condotto alla piena assoluzione di Paolo; quelle difese che, per la stessa Corte d’Appello, avevano ragione di essere recepite già in primo grado nel processo penale.
Ha potuto trarre, in via generale, altre indicazioni dalla lettura delle motivazioni sull’intero impianto del processo accusatorio di calciopoli? Credo che sul punto sia più interessante il commento dei valorosi Difensori di Giraudo; quello che rilevo io è semplicemente l’inesistenza di elementi di sorta per ritenere coinvolti gli arbitri in alcuna ipotesi di frode sportiva.
In merito alle richieste di risarcimento danni, ci aveva anticipato che avrebbe sviluppato a Strasburgo alcuni temi ed altri nel Foro nazionale. Parliamo già di iniziative in corso o si attendono nuovi sviluppi? Intanto siamo in attesa dei primi sviluppi dell’inchiesta dei PPMM di Roma; poi, comunque, ci attiveremo nelle Sedi competenti.
In merito alla denuncia da voi indirizzata all’ex pubblico ministero di calciopoli Dr. Narducci per i contenuti errati presenti nel suo libro, ci sono delle novità? Non ancora, anche se credo che non possano mancare: in questo caso si tratta di fatti palesi ed assolutamente oggettivi ed incontrovertibili, essendo state affermate falsità gravemente diffamatorie (Dondarini non è nemmeno mai stato indagato per associazione a delinquere e le frodi contestategli erano due -dalle quali appunto è stato assolto- e non sei); quindi la vicenda è semplice e si deve soltanto evitare che la diffusione protratta di quel libro vada ad aggravare il danno subito da Paolo che è già abbastanza esteso.
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