Andiamo un po' a ritroso con la presentazione del n 21 del giornale di GiulemanidallaJuve.
Con il 31 in tasca la voglia di calcio giocato è tanta. Soprattutto l'entusiasmo per il consolidarsi del ciclo aperto da Antonio Conte nella speranzosa rincorsa agli orizzonti europei.
Sicché, se sono due le notizie che la fanno da padrone in questo luglio di attese e di calciomercato, cominciamo dalle ultime pagine del giornale, celebrando come si conviene con le dovute schede i due volti nuovi della Juve:
Tevez e Llorente. Un veterano del calcio sudamericano e inglese e un giovane spagnolo, per affilare le unghie alla Signora nel reparto offensivo.
L'altra notizia era nell'aria da tempo e si è consolidata con il sopraggiungere del tempo
della ripresa del processo di calciopoli. Gli ex arbitri Bertini e De Santis hanno rinunciato alla prescrizione.
Abbiamo colto l'occasione dell'incipit dell'appello di calciopoli, che tornerà in aula il 20 settembre, per rinverdire con un refresh le tematiche napoletane legate alle vicende processuali, cogliendo al volo l'assist propiziato dalle tre puntate trasmesse da RAI3 della trasmissione "Un giorno in pretura" dedicate al presunto sistema Moggi, ai sorteggi truccati, alle partite condizionate, alle ammonizioni mirate, alle chiacchiere da bar emerse grazie ai più disparati testimoni senza prove. Da Zeman e Baldini, a Dal Cin a Cellino, a Zamparini a Gianfelice Facchetti. Passando per quelli che, come le telefonate occultate, non sono stati colpevolmente ascoltati né dagli inquirenti, né dai giudici, come Coppola e per la deleteria e rosea voce di sottofondo mediatico del processo. All'interno del giornale un dossier per muoversi all'interno di calciopoli con qualche nozione in più, magari dimenticata.
D'attualità, purtroppo ci tocca sottolinearlo spesso, la cattiva gestione della giustizia legata ai fatti e alle ragioni del calcio, sia essa ordinaria o sportiva.
I soliti casi di disparità di trattamento riguardano ancora una volta il mobbing, un'accusa riservata a Moggi, il calcioscommesse con i patteggiamenti di Gervasoni e Carobbio e le pretese di Supercoppa che Lotito, il quale evidentemente gode di appoggi che la Juventus nemmeno si sogna di avere, è riuscito a trasformare in realtà.
In questo gioco al massacro dei colori bianconeri e dello sport
i media continuano imperterriti a fare la loro parte, riciclando i peggiori allenatori della serie A come opinionisti e telecronisti. Almeno quelli inesorabilmente esonerati. E tenendo a libro paga professionisti dell'informazione che si sono contraddistinti con migliori risultati nell'arte della danza.
A corredo le spiritose
vignette della matita agrodolce di Whyborn, che stavolta ha preso di mira l'eletto dalla stampa sportiva a rappresentare la nazionale. Nonostante la pochezza di ciò che abbiamo visto in campo nel corso della Confederation Cup e l' infortunio.
Mentre la FIGC non ci ha ancora spiegato l'ulteriore sacrificio economico della partecipazione alla manifestazione, conclusasi economicamente in passivo, noi siamo qui a domandarci perché anche in caso di infortunio i calciatori bianconeri siano più uguali degli altri, rischiando lunghissimi stop per dare di tutto e di più alla nazionale di una Federazione sempre più matrigna.
Buone vacanze e buona lettura.
La redazione di GiulemanidallaJuve
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