Giulemanidallajuve
 
 
 
 
 
 
 
  Spot TV
 
 
 
 
 
 
 
Juventus
Sabato 14.09.2024 ore 18.00
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Attualità di G. FIORITO del 22/07/2013 08:13:20
Il gol dell’Apache e i conti sospesi di Tronchetti

 

Calcisticamente parlando la notizia più bella della scorsa settimana è il primo gol di Tevez con la maglia della Juve.
Solo che il calcio è anche calciopoli. Sicché l’altra buona nuova è rappresentata dai 20 mesi che l’ex presidente di Telecom, nonché come il professor Guido Rossi (Link. ) rappresentante del cda dell’Inter, e presidente della Pirelli si è beccato in seguito alla condanna per ricettazione di un cd dell’agenzia investigativa Kroll durante l’acquisizione di Brasil Telecom. Un’altra fessura aperta nel muro di gomma delle sue responsabilità sulle attività illegali di intelligence condotte dalla security di Tavaroli e di Ghioni.
Un’altra grana uscita da un armadio zeppo di scheletri. Non bastasse il caso Ablyazov che in questi giorni ha tenuto banco tra le notizie di attualità non meno dei riferimenti antropologici rivolti dal vice presidente del senato Calderoli al ministro Kyenge, a far traballare ancora un poco le poltrone di quell’ibrido che potete chiamare “governissimo” o “fase di emergenza nazionale” o come vi pare è sopraggiunto il nuovo caso diplomatico scaturito dall’arresto di “Mister Bob”. Al secolo Robert Seldon Lady, si tratta dell’ex capo centro della CIA di Milano al tempo del sequestro dell’imam Abu Omar, l’unico dei 23 agenti americani inseguiti da mandato di cattura internazionale per essere stato condannato in Italia a 6 anni, cioè più di 4 di reclusione. L’ibrido ha ora due mesi di tempo per richiedere agli USA l’estradizione. Per il rapimento di Abu Omar, un’operazione di extraordinary rendition, ritenuta illegale nell’ambito della guerra al terrorismo condotta dagli Stati Uniti d’America, il maresciallo dei ROS Luciano Pironi è stato l’unico a patteggiare la pena, avendo dichiarato di aver dato seguito alle richieste di Mister Bob in cambio di una raccomandazione per diventare agente dei servizi di informazione. In febbraio Niccolò Pollari e Marco Mancini, capo e vice del SISMI, sono stati condannati rispettivamente a 10 e a 9 anni in appello nel corso del processo Telecom, nonostante “uno scontro istituzionale sull’opportunità che la magistratura indagasse su una materia del genere, sulla quale tutti i governi italiani succedutisi hanno opposto il segreto di Stato” (Link).

Se hai passato gli ultimi 10 anni a leggere esclusivamente la Gazzetta dello Sport può darsi che ti risulti difficile comprendere come tutto questo possa avere a che fare con il primo gol dell’Apache in bianconero. Anche se è un gol che fa contenti tutti. Quelli che si aspettavano il bomber, anche se bomber non è e quelli che volevano comunque un top player, che nell’immaginario comune rimane uno che nel pallone ha un passato alle spalle. Tevez ne ha due, uno suo e uno ricavato da quel numero 10 che accende entusiasmi e polemiche, ma che apre i portafogli facendo comprare magliette nuove di zecca: un investimento sicuro sul futuro bianconero non solo foriero di speranze europee.

Nell’Europa che conta e tra le prime 8 sul campo, la Juventus è ritornata dalla porta principale, quella senza preliminari, che spetta di diritto per aver vinto lo scudetto. A ripensare dov’eravamo nel 2006 di questi tempi, a meno che tu non veda la vita tutta rosa, ogni giorno ripercorri una tappa e ti torna il rancore, rimescolando nella testa tutte le cose che hai letto e tutte le fandonie che hanno scritto. Anche soltanto per relegarle a pagina 16 o 17, come si sono preoccupati di fare tutte le maggiori testate italiane a proposito del cd che a Tronchetti Provera è costato in primo grado un anno e 8 mesi e circa un milione di euro.

Tutto torna. Torna a galla, sono i conti che non tornano mai. Anche se Bobo Vieri ha curiosamente ottenuto come risarcimento per essere stato spiato dalla security di Telecom quando giocava nell’Inter la stessa cifra che Tronchetti Provera dovrà scucire all’azienda della quale era presidente. Vieri aveva chiesto oltre 23 milioni di euro alla Società Internazionale, responsabile secondo lui della sua progressiva uscita dal calcio delle grandi, ma ora sappiamo che ciò che non ha avuto in termini materiali, ha assaporato dal punto di vista del riconoscimento dei danni morali e gli siamo grati per avere concesso anche a noi di gustarne un boccone. In fondo avevamo capito quanto fosse Juventino dentro, ancor più che nel vestire la maglia bianconera, quando aveva detto che calciopoli era stata inventata da Moratti e che era l’unico modo per aprire un ciclo nerazzurro (Link ). L’altra bella notizia di calcio della settimana è che Bobone, bomber di razza, ha voluto puntualizzarlo dalle pagine di “Chi”. Amen. (Link).

A Vieri è andata meglio di De Santis, che si è visto in primo grado rifiutare il risarcimento poiché la giudice Loretta Dorigo non ha rilevato le prove che collegassero l’attività illegale di intelligence all’Inter.

Tutto torna, dicevamo. Anche le date. Per spiare Moggi e il seguito di soggetti facenti capo al mondo del calcio, la Telecom si servì del sistema RADAR, del quale Ghioni, capo del Tiger Team, parlò ai magistrati per mettere in cattiva luce Adamo Bove, che ne era il responsabile e che lo aveva a sua volta accusato di aver orchestrato l’affare” Vodkared” ai danni della Vodafone, che si sarebbe dal canto suo illecitamente appropriata di una lista di clienti TIM per trarne vantaggi. Un’altra delle storie di Telecom, dal finale tragico. Del sistema RADAR e dell’inattendibilità dei suoi risultati parlò la signora Caterina Plateo al processo Telecom, svelando i particolari secondo i quali si trascrivevano a mano le intercettazioni dai video per costruire i dossier illegali come quelli denominati “Como” e “Ladroni”, finiti in pasto ai giornali e conosciuti da Moratti prima di incontrare Nucini. La stessa signora Plateo disse di essere passata, dopo essere stata segretaria di Bove, alle dipendenze di Ghioni e di aver distrutto per suo ordine gran parte di quella documentazione illegalmente acquisita. Quella superstite e potenzialmente contraffatta sarebbe giunta a Roma in via In Selci dentro il computer di Tavaroli.

Chi legge solo la Gazzetta dello Sport e comunque non ama spingersi fino a pagina 17, ma gli bastano i titoli a 8 colonne in prima, spesso mi dice che tutto sommato calciopoli è roba di pallone. Che non è come Piazza Fontana o Ustica e nemmeno come l’imam Abu Omar che raccontò d’avere subito torture dopo il rapimento. Che di morti non ce ne sono e che dovrei rassegnarmi, come si dice dalle mie parti, “a piangere con un occhio” il 28 e il 29.
Invece il 21 luglio del 2006 Adamo Bove è precipitato da un cavalcavia. Vincenzo Bove, suo padre, non ha mai creduto alla tesi ufficiale del suicidio. Il 23 marzo 2007 scrisse una lettera a Guido Ferrarini, l'amministratore «indipendente» responsabile dei controlli interni di Telecom dopo gli arresti avvenuti in seguito ai dossieraggi illegali, descrivendo il clima infuocato nel quale suo figlio si trovò a operare all’interno dell’azienda, quando gli fu fatto intorno terreno bruciato (Link). La stessa missiva inviò anche a Guido Rossi, che da commissario straordinario del FIGC era ritornato a fare il presidente della Telecom, confidando che avesse «l'onestà, le capacità e la vera indipendenza necessarie per affermare il primato dell'etica». Quello che i fatti di Sesto hanno compromesso. (Link).

“È un paese dove ormai o si muove la magistratura - e lei stessa è sempre più paralizzata dalle inefficienze - oppure non succede più niente”. Firmato: Guido Rossi. (Link!)

Commenta l'articolo sul nostro forum!

Scarica e diffondi l’ultimo numero! Clicca sull’immagine!



Scarica gli arretrati

 
  IL NOSTRO SONDAGGIO
 
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
 
  TU CON NOI
   
 
   
 
  AREA ASSOCIATI
   
 
 
 
  DOSSIER
   
 
   
 
  LETTURE CONSIGLIATE
   
 
   
 
   
 
  SEMPRE CON NOI
   
 
   
 
Use of this we site is subject to our