È di queste ore la notizia del passaggio di Zlatan Ibrahimovic al Barcellona.
Colui che è stato tifoso dell’Inter fin da bambino, dopo esserlo stato anche della Juventus, giura così amore eterno alla maglia blaugrana con la quale si augura di vincere la Champions League.
Il contratto parla di una valutazione del calciatore pari a circa 66 milioni di euro: 43 in contanti, Eto’o (valutato 23 milioni) e il prestito oneroso di Hleb a 3 milioni con ingaggio pagato in parte dal Barcellona.
Più o meno.
Ad ogni modo, i dettagli non ci interessano gran ché.
Quello che ci interessa è sottolineare che la nostra amata (?) dirigenza, con l’avallo della proprietà, cedette agli amati (?) interisti lo stesso Zlatan per
24,75 milioni di euro, nell’estate di tre anni fa.
E con questo,
la Juventus diventa di diritto la prima società al mondo ad aver fatto conseguire una plusvalenza vera all’Inter, dopo tutte quelle indicate come discutibili iscritte nei precedenti bilanci.
Una plusvalenza cospicua, in grado di risollevare le casse nerazzurre da quel profondo rosso in cui versano da anni.
Non sono un esperto del settore, ma dopo aver ammortizzato per 3 anni il costo di Ibra e iscrivendo a bilancio una cifra di quel genere, posso stimare per difetto un guadagno di circa
59 milioni, parte dei quali si investono nell'acquisto di Eto'o da ammortizzare negli anni futuri.
Cifre che una volta erano appannaggio di Luciano Moggi e pochissimi altri.
A questo va aggiunto il fatto che lo stesso Ibra è stato l’artefice delle vittorie interiste degli ultimi anni: basta ricordare lo scudetto del centenario, vinto all’ultima giornata proprio grazie al rientro nei ranghi di Zlatan.
Quindi, con queste righe vorrei inviare il mio più caloroso
GRAZIE a questa dirigenza/proprietà Juventina, per avere svenduto un campione per l’equivalente di un tozzo di pane o poco più.
All’epoca dicevano non avesse mercato: ma chi volete infinocchiare?
Alla luce di questa trattativa, vorreste ancora sostenere che si poteva vendere solo all’Inter?
E non mi si venga a dire che in questi anni il valore di Ibra sia aumentato, che il calciatore sia migliorato decisamente. Insomma, per dirla come i tifosi perdenti, che sia diventato Ibracadabra.
Ma quando mai? In tre anni di Champions League ha segnato la bellezza di
6 reti (diconsi
SEI: zero nell'anno 2006/07, cinque nell’edizione 2007/08 e una soltanto in quella 2008/09), stessa media di quando militava nella Juventus. Quello che è aumentato è stato lo score in campionato: ma grazie, ha giocato come prima punta, con uno schema diverso, con arbitri compiacenti (non lo dico io, lo dicono le statistiche), eccetera.
Insomma, è lo stesso giocatore che giudicavamo devastante quand’era nelle file bianconere.
A mio parere,
questa plusvalenza è una delle più grosse sconfitte subìte dalla Juventus, o meglio dai tifosi bianconeri. Per questo, a Zlatan auguro di vincere la Champions League solo nel caso in cui si ritrovasse a giocare la finale contro l’Inter.
Alla nostra dirigenza/proprietà auguro di pagare un giorno per tutte le colpe che hanno.
Ai tifosi che la osannano per aver comprato un mediano (per quanto forte possa essere) quasi allo stesso prezzo di Eto’o (o meglio, qualcosina in più), auguro... di aprire gli occhi.
Mettiamola così, che è meglio.
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