Ci informa il Corriere della Sera, gruppo RCS, di cui il 20% del pacchetto azionario fa riferimento, guarda caso, alla Exor, detentrice anche del 60% delle azioni di Juventus F.C. S.p.A., che
"...Juventus (...) preferisce mantenere uno stretto riserbo, anche se, dal club, sottolineano la prontezza di Antonio Conte nel riconoscere il rigore. «Che altro possiamo fare?»". (
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Essendoci ampiamente stufati, per usare un eufemismo, di subire attacchi volgari, non gratuiti, ma interessati e finalizzati all'ennesimo tentativo di distruggere la nostra storia, da parte di TUTTI, nessuno escluso, di fronte alla rivelazione del Corriere, secondo la quale a Torino non sanno cos'altro fare se non ammettere che Pirlo aveva commesso fallo da rigore su El Kaddouri, ci arroghiamo il diritto, nuovamente, consapevolmente e correttamente, essendo la nostra un'Associazione di tifosi e di piccoli azionisti di Juventus F.C. S.p.A., di spiegare una volta per tutte, e speriamo chiaramente, cosa si deve fare di fronte a questo autentico schifo.
Innanzi tutto verificare le competenze e la competenza dell'ufficio stampa della società, che da troppi anni si riduce alla figura, non accreditata per ruolo, ma di fatto unica competente, dell'allenatore Antonio Conte; stesso ragionamento va applicato all'ufficio legale, che dal 2006 in poi ha prodotto soltanto veri aborti che nulla hanno a che fare col concetto di "difesa", aborti che tecnicamente i legali di tale ufficio hanno chiamato "patteggiamenti" (
tout court), ma che nei fatti sono solo e soltanto aborti, appunto, e insulti verso la nostra storia.
Fatta tale verifica, insediati in tali uffici elementi competenti, sarà necessario imporre, sempre che ve ne sia la volontà, una nuova strategia di azione che andremo brevemente ad elencare:
A) Ufficio Stampa: Istituire una o più figure professionali che sviscerino, letteralmente, ogni singola azione di ogni singola partita della Juventus, in ogni manifestazione, sia essa ufficiale che non ufficiale; tale figura dovrà redigere in tempo reale un dossier sulla partita che andrà ad esaminare, dossier nel quale dovrà analizzare ogni singola situazione dubbia, sia essa da considerarsi favorevole alla Juventus che sfavorevole. Una volta completato tale dossier esso andrà inviato in tempo reale a tutti i tesserati che dovranno rilasciare dichiarazioni a mezzo stampa alla fine della partita in oggetto ed in particolar modo ai dirigenti ed all'allenatore, così che non si verifichino mai più situazioni in cui l'allenatore debba commentare, a causa di una stampa notoriamente indecente e partigiana, soltanto episodi che presumibilmente avvantaggerebbero la Juventus. A mero titolo esemplificativo citiamo l'ultimo derby di Torino: se Conte avesse saputo che precedentemente al fallo da rigore non fischiato a Pirlo c'era stato un analogo fallo non fischiato a Glik per un'evidente trattenuta su Llorente, fallo in tutto e per tutto simile a quello fischiato a Chiellini a Madrid, magari il tecnico avrebbe avuto modo di commentare quell'episodio sotto ben altra luce che non sotto quella di una persona che quasi deve giustificarsi per aver avuto un vantaggio arbitrale, quando, invece, ha subito in precedenza a tale fatto un evidente torto. Casi simili si sono verificati abbondantemente già nel girone d'andata, vedansi le partite Chievo-Juventus e Torino-Juventus. Tale rinnovato ufficio stampa dovrà adoperarsi in tale opera di ricerca e di vaglio dei fatti e delle informazioni non solo a riguardo dei singoli match della Juventus, ma anche di tutti i match che riguardano, in qualche modo, le sue avversarie dirette, per evitare, sempre a titolo esemplificativo, che non passi mai più il concetto che la Juve ha rubato il derby, mentre la Roma, alla quale non fu fischiato un nettissimo rigore contro nel match Roma-Sampdoria, quando il punteggio era ancora sul 1-0, vince onestamente, visto che gli errori a suo favore vengono del tutto ignorati da una stampa che oggi più lercia non si può immaginare. Terzo e ultimo ambito di ricerca e di successiva divulgazione, dovrà riguardare tutto quello che suddetta stampa riporta circa le vicende della Juventus, sia che esse riguardino la società in senso stretto, che in senso lato.
B) Ufficio Legale: Dovrà agire di concerto con l'ufficio stampa, dovrà valutare tutte quelle situazioni in cui la società viene citata in maniera non consona, falsa o diffamante ed agire, nei termini legali, di conseguenza, affinché chi si permette di insultarne la storia debba finalmente renderne conto, sia in sede penale che civile. Tale azione dovrà essere volta alla repressione di qualsiasi affermazione che leda l'immagine e gli interessi della società, sia essa azione anche la più misera, compiuta dal più misero degli individui; non sia mai più che professionisti di varia appartenenza si permettano di insultarne la storia e di metterne in dubbio la lealtà, tanto più se la loro storia e la loro lealtà appaiono o sono tutt'altro che limpide. A tali azioni di repressione si dovrà dare giusto risalto mediatico, sia diffondendo le querele e le motivazioni che hanno portato ad esse, sia, nei casi in cui non si possa procedere per vie legali, ribattendo, quando ve ne sarà motivo e necessità, su tutte le affermazioni che siano in contrasto, totale o parziale, con gli interessi del club. Facendo riferimento, ancora una volta al derby di domenica, alla pubblicazione di dossier su presunti favori arbitrali ricevuti dalla Juventus si risponda immediatamente con un contro-dossier che elenchi torti subiti dalla società e favori avuti dalle società avversarie.
Questo, in estrema sintesi, e senza presunzione alcuna da parte nostra, è quello che Andrea Agnelli, Presidente della Juventus F.C. S.p.A., "dovrebbe fare" e che da quando è stato nominato nel suo ruolo attuale non fa. Questo è quanto pretendiamo e si badi bene: non lo chiediamo gentilmente o con ossequio, ma a questo punto lo pretendiamo, perché siamo stati i primi, nel lontano Maggio 2006 a capire che la Juve era stata vittima di un sistema marcio; siamo stati i primi ad associarci in nome della Juve e per la sua difesa; siamo stati, in questi anni, sempre e solo fedeli alla sua storia, ai suoi interessi ed alla loro difesa, senza averne tornaconti di sorta; per cui, questa intonsa purezza del nostro pensiero e della nostra azione ci mette nella condizione di poter pretendere quel rispetto dei nostri colori che almeno dal 2006 non vediamo esercitato mai, in nessun caso e, cosa ancor più grave, in nessuna sede preposta.
Questo pretendiamo e questo dovrà essere fatto, a meno che, ancora una volta, agli interessi della Juventus F.C. S.p.A. non si vogliano anteporre altri interessi, di altre persone, di altri
assets del gruppo Exor o peggio di altre società che nulla hanno, o dovrebbero, avere a che vedere con la Juventus stessa; diciamo questo perché il vento caldo, intriso di fetori putridi, che spira sulla Juventus è identico a quello che soffiò incessante dal 1998 fino al 2006 e tutti noi sappiamo, anche Andrea Agnelli Presidente, quale sudicia tempesta di mota, altro eufemismo che ci cacciamo mal volentieri dalla penna, si abbattè sulla nostra storia preannunciata da quel vento.
