Ci eravamo lasciati con la Juventus in testa al campionato, grazie ad una magia di Diego che aveva consentito a Vincenzone Iaquinta di siglare il gol partita contro il Chievo. Questa volta, invece, il brasiliano ha deciso di fare tutto da solo, diventando Re per un giorno, con la doppietta che ha frantumato i sogni di riscatto di una Roma lontana parente della bella squadra potuta osservare nel doppio turno di Europa League e nell’esordio di Marassi. Vittoria importante dei Ferrara Boys, per quel che concerne il risultato e la prima posizione in classifica, ma soprattutto per aver aumentato la
convinzione nei propri mezzi, condizione fondamentale per proseguire da protagonista un torneo difficile ed equilibrato. Se una romana non ha ancora lasciato la casella di partenza, restando a quota zero, l’altra, la
Lazio, ha confermato l’ottimo momento andando ad espugnare Verona per apparigliare i bianconeri in testa al campionato, con la prima doppietta in biancoazzurro dell’ex interista Julio Cruz.
Vittoria esterna anche per il
Siena di Giampaolo in quel di Cagliari e primo successo stagionale della “
viola” con un’altra perla di Jovetic.
Il
Napoli di Quagliarella, pur soffrendo, ha guadagnato quei tre punti lasciati a Palermo la settimana scorsa con una doppietta dell’attaccante della nazionale e il solito gol di Marek Hamsik. Vittoria interna anche per il
Parma di un sempre più prolifico Paloschi.
Il calendario proponeva già alla seconda giornata due partite che avevano il sapore di scontri al vertice: la Juve di scena a Roma e, nell’anticipo del sabato, il derby della Madunina, che ha confermato quanto avvenuto nell’amichevole estiva statunitense. Vittoria sonante degli uomini dello “
specialone” , che con un 4-0 hanno riportato con i piedi per terra gli uomini di
Leonardo, reduci da una buona prima a Siena. Uno straripante
Diego Milito (l’attaccante, al momento, più forte al mondo) ha fornito 45 minuti eccellenti, caratterizzati da classe e giocate che hanno costretto i cugini rossoneri ad entrare nello spogliatoio con un passivo di tre reti: assist che ha consentito a Tiago Motta di trovarsi a tu per tu con Storari (1-0); rigore realizzato (2-0); altro assist per Maicon che ha potuto incrociare sul secondo palo del numero uno milanista (3-0). Chapeau! Il secondo tempo è stato poco più che un allenamento, con l’aggiunta del gol della domenica realizzato dai 25 metri da Stankovic. Le pretendenti al titolo sono avvisate.
In testa alla classifica a fare compagnia alla Juve ed alla Lazio, anche in questo secondo turno, restano le
liguri, entrambe vittoriose contro
Atalanta ed Udinese I rossoblu di Gasperini hanno espugnato Bergamo con una rete di Moretti – ennesimo giocatore di una squadra che ha già mandato in gol gran parte dei suoi elementi – controllando una gara difficile in cui hanno sfiorato più volte il raddoppio ma anche rischiato di prendere il pareggio. Momento magico dunque per il Grifone, a punteggio pieno in campionato e qualificato ai gironi di coppa.
A Marassi ha meritato ancora la prima pagina Fantantonio, autore dell’ennesima prestazione (che disputa da oltre un anno e mezzo), condita da giocate uniche, assist e gol. Il gemello Pazzo-Pazzini non è voluto essere da meno, realizzando la sua seconda rete in due giornate e confermando le qualità di rapinatore d’aria che ne avevano esaltato la carriera nelle giovanile atalantine.
Come accennato la settimana scorsa, il cammino dell’ex “galactico” sarà appuntamento fisso di questo spazio e, viste le nuove 23 convocazioni da parte del commissario tecnico della nazionale, mi domando ancora una volta:
ma Cassano dov’è? Sfogliando il quotidiano “rosa” di questa mattina, ho subito cercato la valutazione tecnica dell’asso barese, osservando, con stupore, un voto ed un commento che non rispecchiano per nulla quanto fatto vedere ieri sera sul rettangolo di Marassi, e questo mi fa pensare che anche a livello
mediatico la “sponsorizzazione” di Fantantonio nel giro azzurro potrebbe essere oscurata da voleri provenienti dall’alto. Antonio Cassano di “cassanate” nella sua vita da “disgraziato” e “miliardario” - come lui si è autodefinito - ne avrà commesse anche tante, a volte pure troppe. Ma ora non vorrei che altri per pregiudizio commettessero l’irreparabile, negando agli sportivi di tutt’Italia la gioia di vedere in azzurro uno dei talenti più grandi che il calcio italiano ha sfornato negli ultimi 20 anni. Perché da una “cassanata” il passo per una “cazz..a” sarebbe davvero breve.
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