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Attualità di M. LANCIERI del 02/09/2009 13:19:55
Ranieri a Roma: era destino!

 

Dopo il capitolo Deschamps, in casa Juve si chiude definitivamente anche quello dedicato a Ranieri. Da oggi, il famigerato “cantante” è il nuovo allenatore della Roma. E per inaugurare l’imminente stagione in giallorosso, il mister ha pensato bene di usare parole per nulla scontate: «E’ il coronamento di un sogno e di una carriera!» . A parte la “novità” di questa affermazione (ci manca solo il bacio della sciarpa o di una maglia ed il canovaccio tipico dei neoacquisti verrà rispettato), c’è da rilevare quanto sia inusuale il suo concetto di “coronamento della carriera”: dopo avere allenato un team il cui presidente è tra i più ricchi e spendaccioni del panorama calcistico (il Chelsea di Abramovic) ed un altro che detiene ampiamente il record di vittorie in Italia (la Juve), Ranieri raggiunge l’estasi lavorativa nella capitale, in una squadra che vanta nel proprio palmares la bellezza di tre scudetti ed è talmente in salute dal punto di vista economico che il sempre “simpatico” Zamparini, dovendo commentare un’ipotesi d’acquisto di un giocatore palermitano da parte dei giallorossi, ha esclamato: “La Roma non ha una lira!”. Ma in questi anni abbiamo scoperto sulla nostra pelle quanto sia facile da accontentare il buon Massimo… pardòn, Claudio.

E proprio la sua elasticità riguardo gli obiettivi da raggiungere con tutta probabilità ha giocato un ruolo fondamentale nell’ennesima panchina accaparrata dal tecnico brizzolato. Da molto tempo, Spalletti non nascondeva il proprio disappunto relativamente alle mosse di mercato romaniste: partenze importanti quali quella di Aquilani non avevano mai trovato alcun bilanciamento in ingresso. Per qualche tempo si erano lette notizie che indicavano giocatori di spessore internazionale in direzione Roma, ma alla fine nella casella “arrivi” si sono letti nomi che con tutta probabilità non hanno accontentato il tecnico toscano, tanto da indurlo a gesti plateali, come l’utilizzo del terzo portiere (Julio Sergio, peraltro autore di una buona prestazione) contro la Juve. Molto meglio per Rosella Sensi, a questo punto, affidarsi ad un tecnico di “bocca buona” come il cantante!

Ranieri troverà a Roma un clima difficile. La squadra è reduce da due sconfitte e la tifoseria è piuttosto “calda”, soprattutto nei confronti della proprietà, rea – secondo i supporter giallorossi – di non avere allestito una rosa all’altezza delle aspettative. Ma il buon cantante, da questo punto di vista, ha dimostrato ripetutamente di non soffrire troppo: che sia questione di forza d’animo o di pelo sullo stomaco è difficile a dirsi, fatto sta che il mister, anche nella sua recente avventura juventina, non è sembrato preoccuparsi più di tanto delle richieste dei tifosi, nonostante in cuor suo probabilmente sapesse che non potevano essere accontentate. Non siamo a conoscenza di cosa gli fosse stato richiesto da proprietà e dirigenza – le versioni in tal senso sono contrastanti –, certo è che il popolo bianconero, dopo due anni di sofferenza, ambiva ad un successo di prestigio: Scudetto o Champions avrebbero fatto poca differenza, l’importante era vincere! E invece, quando era in bilico addirittura la seconda posizione, l’allontanamento prematuro dalla panchina bianconera lo colse di sorpresa, tanto da fargli esclamare: «Credevo che alla Juve certe cose non succedessero», e inserendo nella vicenda anche il proprio avvocato. Ad onor del vero, va detto che l’esonero di Ranieri ha dimostrato pessimo gusto da parte della dirigenza juventina, rendendo l’allenatore un po’ meno antipatico anche a chi dal primo minuto l’aveva reputato un mediocre inadatto ad un ruolo tanto importante.

Nonostante tutto, la Roma potrebbe anche rivelarsi una squadra conforme alle caratteristiche del “Thinker-man”: nessun tifoso esente dal rischio di interdizione mentale potrà chiedergli di portare a casa trofei ed il suo obiettivo sarà quello di concludere in maniera dignitosa il campionato. Se c’è da galleggiare senza troppe emozioni, Ranieri può anche riuscirci. La speranza, da parte di tanti juventini, è che per raggiungere i propri traguardi il nuovo tecnico giallorosso chieda quanto prima alcuni “gioielli” che fortemente volle anche a Torino, ed uno in particolare è da qualche ora nel centro del mirino: probabilmente, molti tifosi bianconeri sarebbero disposti a portare a proprie spese Poulsen fino a Roma, senza chiedere altro che la promessa di non rivederlo mai più con la maglia della Juve. D’altro canto, il “cantante” dovrà fare i conti anche con alcuni “incompresi” in forza a quelle che potrebbero rivelarsi dirette concorrenti della sua Roma. L’ultimo in ordine di tempo è Almiron, ora in forza al Bari, che ha promesso “vendetta” nei confronti di chi l’ha scaricato tanto in fretta, sottolineando una delle ragioni del suo fallimento in bianconero: «Ranieri mi ha messo da parte dopo 5 gare!». Insomma, anche questa volta per il tecnico ci sarà poco da stare tranquillo.

Concludendo, per una volta diamo a Cesare… pardòn, a Claudio, quel che è di Claudio. Un anno fa, i tifosi bianconeri lo incitavano, chiedendogli di portarli con lui a Roma. Alla fine, i tifosi non li ha portati, e non ha portato neanche i giocatori (anche se speriamo che un biondino in gennaio se lo prenda!), ma almeno lui a Roma c’è andato per davvero. Si vede che era destino!

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