La vergogna di questa dirigenza non ha più limiti. A Pavel Nedved sono rimaste le cinque giornate di squalifica, com’era facile prevedere. Nel precedente editoriale avevo espresso la poca fiducia nel ricorso, adducendo che se il signor Cobolli non lo aveva fatto in passato – promettendo mari e monti il giorno della prima sentenza su Calciopoli, ma poi ritirando il ricorso al Tar e non andando al Tas per gli scudetti scippati, non lo avrebbe fatto neanche ora. Mi ero sbagliato, lo ammetto. Ma forse poi il ricorso lo ha formulato un certo Zaccone, di cui ne abbiamo proprio piene le tasche! Altrimenti non si spiega come mai, pur non avendo pestato alcun piede volontariamente al signor Farina, il grande Pavel tornerà a giocare soltanto a gennaio inoltrato, per l’esattezza il 21 contro il Bari, sempre al Comunale o Olimpico che dir si voglia. Ha capito signor Cobolli: il suo perbenismo non serve! A noi juventini, orgogliosi della nostra bandiera e della nostra storia, simili bassezze non le avevano mai propinate. Ma lei ne sta combinando una dopo l’altra: la retrocessione stabilita (o quasi) a tavolino, il dietrofront sul ricorso al Tar, quello non voluto al Tas, senza dimenticare le sue improvvide esternazioni come quella sugli arbitri: “Sono giovani e possono sbagliare”. Alla faccia del giovane, se Farina è uno di questi allora siamo all’inverosimile. Ed ecco perché, allora, la misura colma della volta scorsa è diventata vergogna che non ha più limiti. Ora andremo alla Caf, sperando che non ci sia un altro ripensamento. Almeno per quello che si legge sulla home page di Juventus.it. “La Commissione Disciplinare ha confermato le 5 giornate di squalifica inflitte dal Giudice Sportivo a Pavel Nedved dopo Genoa-Juventus. La società bianconera non ci sta e fa ricorso alla Corte d’Appello Federale. Il direttore sportivo Alessio Secco commenta: “Siamo molto contrariati perché ci auguravamo una riduzione della squalifica, che continuiamo a considerare eccessiva. Per questa ragione abbiamo deciso di fare ricorso anche alla Corte d’Appello Federale”. E sia. Ma ricordatevi di non assoldare ancora una volta Zaccone, perché altrimenti dovremmo “accontentarci” (come un refrain già sentito) di perdere anche stavolta. Sì perché oramai si è capovolto tutto: una volta eravamo dei vincenti, in campo e fuori. Ora ci bastonano dappertutto grazie a questo “stile Juve” che nulla ha a che vedere – per carità – con quello del Grande Giovanni Agnelli o anche del Dottor Umberto. Siete diventati poca cosa, in balia dei “grotteschi” complimenti di Matarrese che apprezza il “comportamento della Juve”. Noi, invece, intendo noi di GIÙ LE MANI DALLA JUVE, di persone come queste non sappiamo che farcene. Anzi, a proposito di persone “e con gli attributi”, permettetemi di ringraziare pubblicamente l’avvocato Raffaele Di Monda, dell’Associazione “L’Ego di Napoli”. Ho letto il suo ricorso è credo che – se l’11 gennaio ci sarà giustizia – quella razza di indossatori dovranno scucirsi quel triangolino tricolore che non possono neanche nominare. Uno “SCUDETTO” che – come ha detto anche il grande David Trezeguet in settimana – appartiene solo a noi. E che noi di GIÙ LE MANI DALLA JUVE dobbiamo fare di tutto per riavere. Costi quel che costi. A proposito, leggo con piacere che sono aumentati i Vostri (nostri) contributi. Ed ora che arrivano le tredicesime (anche se non per tutti) vi esorto ancora una volta ad associarvi per l’unica e vera casa degli JUVENTINI che potrà farci riappropriare della nostra storia, della nostra gloria, del nostro passato, dello scudetto di cui altri si sono “ignobilmente” appropriati. FORZA JUVE allora e con l’occasione…BUONE FESTE A TUTTI!
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