La giustizia sportiva agisce con due pesi e due misure? Valutate pure voi.
Luglio 2013.
Pizarro Cortez David Marcelo viene deferito “per avere, con le dichiarazioni riportate sui quotidiani La Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport del 22.07.2013 e sul sito internet la RepubblicaFirenze.it in data 24.07.2013, espresso pubblicamente giudizi e rilievi idonei a ledere il prestigio, la reputazione e la credibilità dell’istituzione federale nel suo complesso, adombrando dubbi sulla neu-tralità dell’istituzione stessa, sulla regolarità delle gare e del campionato e sulla oggetti-vità e imparzialità della classe arbitrale”. A titolo di responsabilità oggettiva è stata deferita anche la società viola. (
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Questa la dichiarazione punita: «ci è stato fatto lo scherzetto l’anno scorso. Io come tutti i fiorentini sono rimasto male per il finale di campionato. Ci tenevo tantissimo a giocare la Champions. Ce l’ho ancora qua. A
Firenze dedichiamo tutta una settimana al lavoro e poi succede quello che è successo… ».
LinkOttobre 2012.
Alessandro Diamanti del Bologna viene deferito “per aver espresso, mediante le dichiarazioni pubblicate su organi di informazione, giudizi e rilievi lesivi della persona dell’arbitro Andrea De Marco nonche’ della sua reputazione, attribuendogli, altresi’, un comportamento improprio, come tale offensivo della dignita’ dell’intera categoria arbitrale e del suo ruolo nell’ordinamento federale”. Deferito anche il Bologna per responsabilita’ oggettiva.
Questa la dichiarazione punita: "
Ho sentito e visto cose da parte dell'arbitro che non dico perché non voglio smettere di giocare a calcio". Un'ammonizione definita "vergognosa" da Diamanti che si era sentito "preso in giro" da De Marco. (
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Ottobre 2013.
FrancescoTotti al termine della partita Juventus – Roma rilascia la seguente dichiarazione: "Sono dispiaciuto, quello che è successo
ha condizionato la partita, da anni si verificano certi episodi che
condizionano le annate.
Non so se stiamo stati battuti dall'arbitro, sicuramente non dalla Juve. Con le buone o con le cattive vincono sempre. Le immagini parlano chiaro. Tutta Italia dovrebbe dire questo.
La Juve dovrebbe giocare un campionato a parte, ogni anno è così. Tanto arriveremo ancora secondi".
Morgan De Sanctis, il 16.10.2014, rilascia un’intervista alla Gazzetta Dello Sport in cui afferma: “Bisogna saper perdere, ma si fa fatica ad accettare certe decisioni perché
si ha la sensazione di non giocare ad armi pari”; “Prima di Calciopoli la classe arbitrale era poco libera nei fatti, l’attuale invece è libera e bisogna concedere loro l’errore. Non c’è disonestà intellettuale, ma purtroppo
il sistema italiano si muove con leggi non scritte in cui il potente ha sempre ragione e gli si può concedere tutto”; «Che la sudditanza psicologica esiste. Nell’Udinese devi accettare cose che non sempre si verificano ma non ti sorprendono. Con Napoli e Roma si verificano meno.
Sulla Juve occorre fare una valutazione generale: tutto quello che ha vinto nel calcio italiano non è proporzionale a quello che ha vinto all’estero. Ed è un qualcosa che fa riflettere…»; «L’arbitro arriva lì con 5 assistenti, non ne ha bisogno di altri cinque. Ho ancora nella memoria i flash dopo il primo rigore per il mani di Maicon e dopo il gol di Totti: è assurdo che 4-5 juventini debbano andare a protestare da Rocchi, che è bravissimo.
E’ una situazione studiata che usano nei momenti d’indecisione».
Ufficialmente, ad oggi, non è stata aperta nessuna indagine né tantomeno partito alcun deferimento verso Totti e De Sanctis.La Feder azione evidentemente si sente, solo in alcune circostanze, “lesa nella sua immagine”, così come alcuni direttori di gara avranno più diritto di altri ad essere tutelati. Questa è una semplice fotografia della realtà ed in questo momento, piaccia o non piaccia, chi gode di una posizione di privilegio è la Roma ed i suoi tesserati a cui è permesso, usando il gergo di Totti, di rispettare un regolamento a parte.
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