Della matematica per alcuni già lo si sapeva...almeno da quando gli interisti rivendicano di fatto lo scudetto del 1997/98, attribuendo al preteso rigore su Ronaldo valore in classifica doppio o triplo rispetto ad un semplice potenziale pareggio in un campionato chiuso a meno cinque. Ad ogni richiamo periodico a quella stagione (esemplari le interviste annuali di Simoni), ci viene riproposta la solita filastrocca sul valore decisivo dell'episodio, smentito, però (oltre che da tutte le altre possibili valutazioni), da un semplice calcolo aritmetico.
Ora, dopo il clamoroso episodio di Udinese – Roma, è la volta delle regole elementari della geometria e della prospettiva. Qual è la posizione migliore per valutare se un pallone è entrato interamente in porta o no? Dalla linea di fondo, perfettamente allineati ai pali (c'è un fermo immagine che non potrebbe essere più chiaro)? Macché, ovviamente la posizione migliore è di traverso, dall'alto, con una inquadratura possibilmente deformata.
E la logica? Che ce ne facciamo, ci bastano le parole di Garcia (che non avrà mica vinto un premio sull'etica sportiva per nulla) che conferma che il gol è regolare e i titoli del Corriere dello Sport, che non ha neanche un dubbio e che, anzi, ci tiene a ribadire come sia praticamente certo che il pallone sia entrato del tutto. Vai a spiegare che il pallone è una sfera e che l'immagine utilizzata,grossolanamente photoshoppata, nulla dice a favore della tesi romanista , anzi: sarebbe fatica sprecata, d'altra parte c'è chi a suo tempo ha passato brutti quarti d'ora a sostenere che la Terra non fosse piatta. Scopriremmo, probabilmente, che il livello dei nostri interlocutori, dopo secoli, non si è discostato di molto.
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