Cesena-Juventus, 75simo minuto, Pogba commette un fallo a metà campo: un normale intervento di gioco, assolutamente non violento, accentuato solo dalla fisicità del francese rispetto all'avversario.
L'arbitro lo ammonisce, Paul sbuffa un po', poi si gira e finisce tutto lì.
Enrico Varriale apre il suo programma così: “
...e poi c'è la furbata di Pogba, che, in diffida, si fa ammonire per saltare Juventus -Atalanta, sicuro di giocare così Roma-Juventus del turno successivo”. All'arrivo dell'allenatore della Juve, esordisce: “
Allora Allegri, ci dica la verità: l'ammonizione di Pogba era concordata? Temete sanzioni per antisportività?”.
Alla Domenica Sportiva la bionda conduttrice lancia un servizio su tutti i casi di ammonizioni cercate, con la casistica delle squalifiche comminate. Lunedì la Gazzetta titola: “
Pogba, non così!”. Il Corriere dello Sport, più sobrio: “
Roma-Juve già falsata!”, con un editoriale del direttore dal titolo “
L'arroganza di chi non rispetta le regole”, un ardito paragone tra chi parcheggia il SUV sul marciapiede, chi non fa la differenziata e chi si fa ammonire a piacimento.
Seguono due interrogazioni parlamentari e una denuncia della Associazione Consumatori Trastevere Est per “
frode sportiva” da parte della Juve. Il Giudice Sportivo, visti i filmati, squalifica Pogba solo per una giornata “
trattandosi di un normale fallo di gioco”.
La serata si chiude con un tweet di Gasparri: “
il giudice non squalifica Pogba.... e noi paghiamo!”.
È solo un gioco di fantasia: scommettiamo che in caso la realtà non sarà tanto diversa?
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