La giornata di ieri del pallone italiano è stata dominata dall'acqua. Per il rinvio della partita di Genova certo, ma non solo. Taylor Coleridge scrisse: «
Acqua, acqua ovunque, e neanche una goccia da bere!».
Prima del rinvio del derby della Lanterna era stato Hernan Crespo a parlare di acqua:«
Non abbiamo nemmeno l'acqua per gli allenamenti, facciamo le docce fredde e i ragazzi si sono ammalati più volte». Solo uno delle varie situazioni che si stanno verificando a Parma e che sono state svelate dall'allenatore della Primavera ducale.
Poi in serata quello che avrete visto tutti: a Genova derby rinviato per pioggia. Il capoluogo ligure non è Perugia, Marassi non drena allo stesso modo l'acqua... Questi sono gli impianti italiani, palcoscenici sui quali i Tavecchio , i Beretta e i Lotito vorrebbero inscenare un prodotto che a loro dire sarebbe riformato e di qualità. Uno spettacolo al quale non potrebbe partecipare il Carpi. Saremmo curiosi di sapere quante volte nella piccola cittadina emiliana è stata rinviata una partita per pioggia.
Come se poi l'acqua che viene giù a secchiate non fosse mai esistita. Stesso discorso per la neve, una causa di rinvio nella quale si trovò proprio il Parma l'anno scorso, a ripensarci si potrebbe sospettare che già allora non v'erano soldi per gli inservienti.
Ovvio che in tutto questo non c'è colpa di nessuno. Coleridge scriverebbe che nessuno ha «
ucciso l'albatro che faceva soffiare i venti» e nessuno ha colpe di aver puntato la prua verso la tempesta. Buon campionato a tutti.
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