Stasera la Nazionale della federazione degli incompetenti ospiterà allo Juventus Stadium l'Inghilterra per un'amichevole di lusso. Amichevole appunto, non una gara inserita in una manifestazione ufficiale che anche per esigenze di marketing richiede che gli impianti siano addobbati secondo gli standard della competizione. La Juventus FC SpA concedendo l'uso del proprio stadio era consapevole che la FIGC avrebbe coperto tutti i simboli delle vittorie bianconere, soprattutto quel numero 32 che annovera anche i titoli che legittimamente sono stati vinti nel 2005 e 2006. Titoli conquistati sul campo ma da non esibire in tribuna e altrove. Pur consapevole di ciò, la società bianconera non ha posto alcuna condizione per la concessione dello Stadium. Si permette così di oltraggiare ancora la Storia juventina lasciando aggredire anche quell'impianto che è il principale esempio dell'avanguardia bianconera e uno dei principali motivi d'orgoglio per i tifosi. Qualche giorno fa a Londra per l'amichevole tra Brasile e Cile non sono stati coperti gli analoghi simboli richiamanti le vittorie dell'Arsenal, nel cui impianto si giocava la partita, a dimostrazione che non vi è alcuna norma che imponga un simile occultamento. D'altra parte non ricordiamo che in altri stadi italiani la FIGC abbia fatto altrettanto imponendo un medesimo maquillage per le amichevoli. Nel caso dello Stadium ci si è spinti oltre, arrivando ad alterare persino l'esterno dello stadio. Se Tavecchio fa tutto questo all'interno dello Juventus Stadium è perché qualcuno glielo ha permesso, gli stessi che se non avessero voluto questa ingiuria potevano tranquillamente negare la concessione o al limite imporre delle condizioni. Si è preferito invece seguitare con la stessa timorosa logica che nel 2012 ha spinto a non esibire le tre stelle sulla maglia, rattoppandola per non urtare Lega e Federcalcio, le quali non avrebbero potuto opporre alcun regolamento per vietare l'apposizione della terza stella che sarebbe stata tanto cara all'Avvocato.
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