Sembra che il procuratore Palazzi, dopo aver chiesto tre proroghe da quaranta giorni, debba in qualche modo arrivare a breve ad una decisione sul caso Lotito vista la recente apertura da parte della Procura di Napoli di un’indagine penale nella quale il presidente della Lazio è indagato con l’accusa di estorsione. A livello sportivo il presidente biancoceleste rischia il rinvio a giudizio per violazione dell’articolo 1 “principi di lealtà, correttezza e probità”, con conseguente decadenza del suo ruolo di consigliere federale. Nonostante i regalini della Figc, che di tanto in tanto ha chiuso entrambi gli occhi, Lotito ha collezionato condanne per 8 mesi e 15 giorni (Link).

Non ci stancheremo mai di rimarcare i due pesi e le due misure usati dalla giustizia sportiva. Palazzi in questo caso attende, non si capisce il perché, ma non prende decisioni. Scosso solo dall’apertura dell’inchiesta penale ora deve sciogliere il nodo. Ricordate quanti giorni sono bastati per deferire, processare e condannare la Juventus nel 2006?

Un altro dato quantomeno curioso riguarda la procura di Napoli che sembra avere a simpatia il mondo del calcio. Oppure, pensando male, fa gola la notorietà che inchieste in questo ambiente garantiscono. Anzi, più spettacolo riescono ad offrire e maggiore sarà la risonanza. Qualcuno a Cremona lo ha capito bene, sposandone in pieno i metodi, vero Di Martino?

Vogliamo poi credere che qualora Lotito venga sospeso dalla sua carica, rinunci anche al suo ruolo ombra accanto a Tavecchio?

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