Continuando l’esame delle motivazioni delle Cassazione ci imbattiamo in questo passaggio di pag. 38: “E’ vero – come segnalato dalla Corte di merito – che non è risultata sufficientemente dimostrata la tesi dei “sorteggi pilotati” o l’utilizzazione di meteodologie particolari atte a suffragarla; ma ciò non ha impedito alla Corte di soffermare la propria attenzione su un momento fondamentale prodomico ai sorteggi quale quello della formazione delle griglie arbitrali considerando come il nucleo essenziale del delitto-scopo di frode in competizione sportiva (v. postea). Le griglie arbitrali, secondo l’impostazione della Corte territoriale costruivano il terreno su cui maggiormente poteva esprimersi la discrezionalità di scelta da parte dei due designatori PAIRETTO e BERGAMO, oltre che in ordine alla valutazione ed alla conseguente progressione in “carriera” proprio dei singoli arbitri: circostanza che la Corte ribadisce essere confermata da più testi (ROSETTI, GALATI, MARTINO, CUTTIGA, TRENTALANGE, PAPI, CALCAGNO, i quali hanno anche fatto cenno all’incidenza sulla carriera degli arbitri di volta in volta inseriti in tali griglie).

Con questo virgolettato, che qualcuno della stampa colpevolista ha dimenticato di evidenziare, si ribadisce che i sorteggi sono regolari.
L’attenzione della Cassazione viene quindi spostata sulla formazione delle griglie e qui inizia la solita confusione. E’ stato più volte ribadito che le griglie venivano composte seguendo dei precisi criteri, tanto che ipotizzare il nome del fischietto, con tutte le limitazioni imposte dal regolamento, era un giochetto che anche diversi giornalisti provavano ed indovinavano nei giorni precedenti le partite di campionato. Il segreto di pulcinella quindi …
La progressione in carriera degli arbitri è quell’aspetto che solo i testi chiamati dall’accusa potevano confermare basandosi sulle chiacchiere del momento. Se qualcuno avesse analizzato i fatti, avrebbe scoperto dall’esame dei semplice dati, l’esatto contrario. Riprendiamo a tal proposito i passaggi delle udienze di Napoli in cui si è trattato l’argomento:

Prioreschi vs Auricchio
Si esaminano i dati statistici sugli arbitri che hanno diretto la Juventus (11 arbitri diversi su 37 partite. Con arbitri non indagati una media punti di 2,63 con gli arbitri indagati 1,89).
Arriva la conferma che le indagini sugli arbitri e sulle ammonizioni mirate (15 da arbitri indagati) sono state fatte solo per la Juventus; hanno verificato i cartellini gialli "mirati" (16 giornate per 24 calciatori- l’inter ne ha beneficiato per 17), ma non i cartellini rossi a favore (la Juve è ultima nella graduatoria dei beneficiari di espulsione di un giocatore avversario). (Link)

Gallinelli vs Auricchio
Allora De Santis arbitra 21 partite di A e 4 di B, Collina arbitra 28 partite di A e 4 di B, Farina arbitra 24 partite di A e 3 di B, Paparesta arbitra 26 partite di A e 3 di B, Rosetti, questo famoso Rosetti arbitra 25 partite di A e 3 di B, Trefoloni, quello di Parma Roma, arbitra 24 partite di A e 3 di B

Paparesta dopo l’arbitraggio in Reggina-Juventus, dopo un turno in Serie B, fu incluso nelle griglie per arbitrare nella massima serie, già dalla giornata successiva.
Racalbuto, dopo aver arbitrato in Roma-Juventus, non arbitrò in Serie A per 8 turni.
Dattilo, dopo aver arbitrato Brescia-Udinese, dove avrebbe espulso fraudolentemente Jankulovski (colpevole soltanto di aver preso a pugni un avversario), fu fermato per ben due mesi.
(Link)

Si sono affidati alle chiacchiere senza preoccuparsi di trovare dei riscontri e le accuse farlocche hanno retto tre gradi di giudizio. Credibili no?

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