Dopo due anni di assenza, in assemblee che si sono svolte in un clima di autorefenzialità, Giùlemanidallajuve ha deciso di tornare a far sentire la propria voce. Siamo infatti finalmente giunti al “The Day After” delle sentenze di giustizia ordinaria.
Alcuni anni fa, quando probabilmente Giulemanidallajuve era ancora percepita come soggetto con una sua utilità, il Presidente Agnelli non mancò di ribadirmi, in più occasioni, che saremmo giunti alla restituzione dei due scudetti. Dopo quasi 10 anni siamo ancora in paziente attesa.
Giùlemanidallajuve è scesa in campo nel lontano maggio 2006, per lottare contro quella colossale ingiustizia comunemente conosciuta come Calciopoli. Il nostro ricorso fu depositato ancor prima di quello che la Juventus in seguito ritirò assurdamente, giungendo così al paradosso di vedere respinta la nostra azione in quanto il soggetto che avrebbe dovuto promuoverla era la società Juventus. Ci siamo dati un obiettivo ambizioso, cancellare dai libri di storia quella farsa che ha saziato ed avvalorato il comune sentimento popolare: la Juve ruba; per tale motivo continueremo ad esistere ed a lottare #finoallafine !
Piuttosto che favorire un libero e proficuo scambio di idee, ci viene concesso un tempo contingentato, utile più che altro ad evitare i disturbatori (sottoscritto incluso), che non consente tuttavia di argomentare compiutamente tutti i temi.
Torneremo a discutere di Farsopoli a breve, nel frattempo ci siano concesse alcune domande e concise considerazioni.
Chi vi parla è stato citato in giudizio dalla Juventus per lo sfruttamento del logo, troppo simile, dicono, a quello della società bianconera. Circostanza, quest’ultima, che potrebbe creare danni commerciali alla stessa Juventus (non saprei se ridere o piangere).
Invero il logo Giulemanidallajuve è stato registrato solo ed unicamente per tutelarlo, impedendo che terze parti potessero utilizzarlo per fini diversi da quello per cui è nato: la difesa in ogni sede, anche in questa, della storia bianconera.
Il sottoscritto ha espressamente e per iscritto vietato ogni forma di business su detto logo. Giùlemanidallajuve non può, secondo quanto sancito nel proprio statuto, realizzare alcun tipo di operazione a fini commerciali. Il nostro unico sostentamento economico è rappresentato dalla donazioni e dalle quote associative, sfido chiunque ad affermare e dimostrare il contrario. Sarebbe stato troppo facile realizzare del merchandising quando eravamo gli unici a lottare con i nostri ricorsi, sia in sede nazionale che comunitaria. Non lo abbiamo fatto allora e non lo faremo né ora e né mai!
Lei, Presidente, è perfettamente conscio di ciò; un dubbio quindi mi assale: non vorrei che detta azione di rivalsa sia riconducibile più ad una volontà di attaccare chi non ha voluto allinearsi alle direttive bianconere che ad una reale necessità di tutelarsi economicamente. Cosa dovrei altrimenti pensare del business concesso ad altre associazioni o gruppi organizzati più duttili alla società? Felpe, giubbotti, cappellini, merchandising di qualsiasi tipo che si richiama ai colori bianconeri; gruppi organizzati che registrano il marchio senza alcuna opposizione, ma , si sa, fanno sempre comodo. E poiché gli avvocati si pagano, sottoscritto compreso, quanto ha speso la Juventus per “attaccare” chi l’ha sempre difesa? Perché i legali bianconeri non hanno investito il proprio tempo per chiedere conto a tutti quelli che continuamente umiliano la sua storia ed il suo blasone?
Non può essere un caso, peraltro privo di qualsivoglia elemento a supporto di un uso doloso del marchio, che ad essere chiamati in giudizio siano stati proprio coloro che non hanno mai venduto nulla e che si sono addirittura autotassati per difendere la propria storia e quella dignità a molti sconosciuta.
Ma se proprio vogliamo parlare di scopiazzature, la Juventus ha pagato alla Indipendent Ideas Srl - di Lapo Elkann - la realizzazione della veste grafica della campagna abbonamenti 2015, incentrata su un'immagine che è risultata in seguito una copia di quella già realizzata da una squadra di quarta divisione spagnola. Nel bilancio in corso di approvazione in data odierna, leggiamo di un debito verso questa società di ben 261,9 mila euro. Il Deportivo Badajoz non ha chiesto risarcimenti ma ci auguriamo che la prossima società di creativi verrà scelta con maggior attenzione, anche a costo di rivolgersi a qualcuno che non sia di famiglia.
Non molto ci sarebbe da eccepire sul piano sportivo, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ci sia consentito, tuttavia, sottolineare l’assurdità della modalità con cui sono stati ceduti, o forse è meglio dire senza mezzi termini regalati, tre giocatori fondamentali come Pirlo, Vidal e Tevez – difficilmente sostituibili - nel corso della stessa sessione di calciomercato. In realtà ci ha convinto poco una ricostruzione così imponente ed onerosa (oltre 120mln.). Pochi innesti di qualità, allo splendido gruppo che avevate già costituito, e la squadra avrebbe fatto l’ultimo salto di qualità, per ambire finalmente al trofeo continentale più prestigioso. Oggi stiamo pagando queste scelte con una sequela di record negativi nella storia bianconera.
Senza entrare nello specifico del gossip, vorremmo sapere dal Presidente Agnelli chi ha pagato la liquidazione del Dott. Calvo ed a quanto ammonta. Si parla di circa due milioni di euro a carico della Juventus. Un errore personale, di
mala gestio, che si è ripercosso sulle tasche di tutti gli azionisti e sulla stessa immagine societaria. Oltre al danno anche la beffa, aver perso un collaboratore capace di procacciare un contratto di ben 140 milioni di euro alla Juventus e che appena liberato dal vincolo con la nostra società si è subito accasato presso la squadra campione di Europa. Se così fosse sarebbe una circostanza inaccettabile che richiederebbe seri provvedimenti da parte dell’azionista di maggioranza.
Ma vorremmo anche sapere se le ben 17 avvertenze contenute nella relazione Exor agli azionisti, che riguardano la società da Lei guidata, siano riconducibili a errate scelte gestionali o siano fisiologicamente legate solo ai risultati, che ovviamente appaiono più incerti dopo la campagna acquisti e cessioni di cui sopra.
Tornando al tema che più ci sta a cuore, tema imprescindibile quando si parla di bilanci economici, ci preme sottolineare che, da quanto ci è dato sapere, non ci sono somme in accantonamento, nei bilanci FIGC, per le cause intentate dalla Juventus. Delle due l’una, un gesto di irresponsabilità da parte della federazione, oppure che la stessa non abbia nulla da temere per dei ricorsi che da sempre sono stati solo fumo negli occhi dei tifosi bianconeri.
È attualmente pendente un ricorso al TAR Lazio sulla disparità di trattamento, ricorso in cui ci siamo costituiti in adiuvandum; la FIGC ha depositato istanza di prelievo, noi lo faremo nei prossimi giorni, la Juventus non è pervenuta. Eppure la enorme mole di documentazione processuale, emersa solo grazie alla difesa Moggi (non certo alla Juventus), così come la relazione di Palazzi sulla società detentrice dello scudetto di cartone, hanno certificato in modo incontrovertibile, già alcuni anno or sono, che la federazione ha agito secondo lo schema del due pesi due misure. Ma, si sa, la Juventus ed il suo Presidente vigilano.
Da pochi giorni sono scaduti i termini per chiedere una revisione del processo sportivo che, in verità, si sarebbe potuta chiedere all’esito del primo grado di giudizio, allorquando fu stabilita la non responsabilità in sede civile della Juventus. È bene sgombrare ogni dubbio, l’art.39 CGS può essere richiesto ogni qualvolta si verificano fatti nuovi; è un falso giuridico affermare che si tratta di “una unica possibilità” da parte della Juventus. Ciò premesso, vorremmo sapere quali siano i prossimi passi che saranno messi in campo per ottenere Giustizia, atteso che, anche nelle motivazioni delle sentenze di Cassazione, continuiamo a leggere grossolani errori nel merito, che per brevità ci è impossibile menzionare in questa sede.
Nella giustizia nazionale, si sa, sono insite delle anomalie. Non è nostra intenzione fare affermazioni di nessuna natura ma, pur nella convinzione che abbia agito secondo le vigenti normative, nessun imputato si sentirebbe pienamente garantito sapendo che il giudice estensore ha già ricoperto in passato ruoli importanti in una delle parti in causa. Ecco, questo tipo di anomalia impone la prosecuzione dei ricorsi anche in sede comunitaria, se mai con maggior determinazione.
Ma, se è vero che la Juventus non ha partecipato attivamente alla ricerca della verità giuridica; se è vero che la Juventus non ha mai fatto alcuna richiesta di revisione del processo sportivo; se è vero che la Juventus non ha mai fatto alcuna richiesta di risarcimento dei danni economici alla FIGC; se è vero che la Juventus non ha mai fatto alcuna richiesta di risarcimento per mala gestio all’ex A.D. Antonio Giraudo; se è vero tutto ciò, vorrà dire cha la Juventus ha implicitamente ammesso le proprie colpe.
Per tale ragione, al fine di onorare l’impegno che abbiamo preso fin dalla prima ora, abbiamo deciso, sia pur a malincuore, di citare in giudizio la società Juventus per i danni morali ed economici subiti dai proprio tifosi ed azionisti. Stessa sorte toccherà in seguito all’ex A.D. bianconero. Se, diversamente, registreremo finalmente una decisa presa di posizione, propedeutica a riottenere quanto ingiustamente sottratto, ci dichiariamo fin da subito disponibili a revocare le nostre richieste e ad appoggiare pienamente l'azione della società.
Va sottolineato che Giùlemanidallajuve ha preso l’impegno di sostenere economicamente, grazie al contributo dei propri soci, la costruzione del reparto per le leucemie infantili presso l’Ospedale San Gerardo di Monza. Al fine di spazzare ogni dubbio, all’esito della nostra Class Action avverso la Juventus, ogni importo ottenuto sarà interamente devoluto per questa nobile causa.
Invito pertanto tutti gli azionisti, sia quelli presenti che quelli che leggeranno solo in seguito il presente intervento, ad unirsi a noi per gridare ancora una volta, ancora più forte, Giùlemanidallajuve.
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