Tribunale di Napoli - Udienza del 20 novembre 2009. Esame teste ZemanIl PM propone Varriale perché il teste sembra avere urgenza, ma in aula fanno notare che il difensore di Scardina e Scardina sono bloccati sul treno e l’esame di Varriale interessa l’avvocato Misiani (dif. Di Scardina).
Casoria chiede al PM se la richiesta è solo per esigenze del teste, e una volta appurato precisa: «Le esigenze del teste vengono dopo delle esigenze degli imputati. Chi è Varriale? Deve allontanarsi dall’aula, viene sentito quando arriveranno i difensori dell’avv. Scardina».
Casoria chiede a Carmignani di allontanarsi anche lui dall’aula.
Narducci - ZemanCasoria: «Deve alzare la voce!».
Zeman: «Non ci riesco..sono anche un po’ raffreddato..forse non funziona».
Narducci: «È il fumo…».
Casoria: «che attività svolge?».
Zeman: «Non svolgo attività,
sono pensionato».
Narducci: «Nella stagione calcistica 2004/2005 lei era allenatore in Italia..allenava la squadra del..?».
Zeman: «
Non ricordo devo leggere».
Narducci: «Già da anni lei ..da anni prima ..di quella stagione era in Italia ed aveva allenato squadre italiane.. ».
Zeman: «Ero in Italia dal 1969 ed ho iniziato ad allenare dal 1974».
Narducci: «Volevo chiedere se aveva mai conosciuto Luciano Moggi e Antonio Giraudo e se si, che tipo di rapporto aveva intrattenuto.. ».
Zeman: «Si, li ho conosciuti..in qualche trasmissione televisiva e nei campi.. ».
Casoria: «Può alzare la voce Zeman? ».
Zeman: «Io parlo dentro, proprio dentro, me lo mangio».
Narducci: «Può dirmi indicarmi fatti e circostanze che riguardano lei..? ».
Zeman: «Ci staremo tutto il giorno.. ».
Narducci: «Può indicare fatti e circostanze per cui negli anni precedenti e fino a quella stagione lei possa dire di aver potuto constare che erano in atto operazioni, attività, svolte a screditare la sua persona e danneggiarla dal punto di vista professionale, come allenatore di calcio? ».
Zeman: «Specialmente come allenatore di calcio. Ho allenato in pace fino al 98, dove non avevo disturbo.. allenavo ed ero anche considerato
tra i migliori allenatori, non solo d’Italia, ma in Europa. Dopo il 98 - che ero a Roma- ho praticamente finito di allenare grazie alle mie dichiarazioni sui farmaci e su cose economiche nel calcio. Strada facendo sono andato a Napoli e dopo 6/7 giornate sono stato esonerato, però poi le dichiarazioni di Ferlaino di quel periodo: “hanno messo Zeman per rovinarlo”… poi avevo diverse squadre… che poi si è scoperto che il signor Moggi non voleva che mi assumevano, tipo Bologna, tipo Palermo e quindi non ho trovato poi sistemazione giusta. Il discorso poi oltre screditare.. visto che il sistema aveva in mano televisioni e giornali… anche televisioni come il processo di Biscardi parlato solo male, come la Rai ..hanno fatto un servizio dove era tutto ritagliato per non dare senso alla mia dichiarazione e qui sono passato per lo scemo del paese».
Narducci: «Quando dice che la sua situazione cambia dal 98 per una serie di sue dichiarazioni e interventi, più esattamente a cosa fa riferimento?».
Zeman: «Dove si è parlato di farmaci, poi è entrata la Juventus che ha avuto un lungo processo e poi è prescritta per termini..come sempre».
Narducci: «Dichiarazioni sue, anche su fatti oggetto del processo torinese?».
Zeman: «Il processo si è istituito per quello».
Narducci: «Quando lei ha detto testualmente che Luciano Moggi non voleva che lei assumesse la guida di squadre, Bologna e Palermo esplicitamente..?».
Zeman: «Mi sembra che Gazzoni l’ha dichiarato..».
Narducci: «Queste circostanze come le ha conosciute? in quale modo, in quale occasioni lei ha potuto sapere, apprendere..?».
Zeman: «Gazzoni l’ha dichiarato..si è letto però ..prima ha chiamato me.. se ero disponibile per andare ad allenare.. ho detto si.. poi non si è fatto niente perché aveva la pressione..
penso per non prendermi..ma
penso che anche a Lecce, l’avv. Maroni è stato richiamato..
penso dal Signor Giraudo, almeno così ricordo..».
Casoria: «Deve alzare la voce!».
Zeman: «Non sono cantante.. ».
Dall’aula: «Dica di alzare la voice come quando allenava..».
Casoria: «Zeman per favore più alta la voce!.».
Narducci: «Lei ha fatto riferimento alla questione relativa al Lecce e di Moroni, si ricorda chi era?».
Zeman: «Un vice presidente o una cosa simile».
Narducci: «E dunque?».
Zeman: «Quando sono stato assunto nel mercato dei giocatori – non lo so se si dice mercato -
dice che è stato avvicinato da Giraudo e l’ha rimproverato perché ha preso me..anche questo
dovrebbe essere da qualche parte..mi ha detto che ha fatto dichiarazione».
Narducci: «Ma per quanto riguarda lei, per quanto risulta a lei..».
Zeman: «Perché Moroni
l’ha detto a me altrimenti non lo sapevo».
Narducci: «A quale circostanza particolare fece riferimento?».
Zeman: «Non era particolare.. forse eravamo a tavola».
Narducci: «No..quella in cui a Moroni sarebbero state dette alcune cose..».
Zeman: «Al mercato d’estate dei giocatori».
Narducci: «Chi ha avvicinato Moroni?».
Zeman: «
Io non c’ero, ricordo che mi parlava di Giraudo, o meglio della Juventus...per me la Juventus era rappresentata da Moggi e Giraudo».
Narducci: «Che parole che ha saputo?».
Zeman: «Hanno litigato, nel senso lo hanno rimproverato che avevano assunto Zeman come allenatore e non lo dovevano fare..».
Narducci: «Quando veniva detta questa cosa..da chi veniva detta, esplicitamente da parte di Giraudo?».
Zeman: «
A me l’ha detto Moroni. So che Moroni cammina spesso in compagnia, quindi
penso che ci sia anche Mencucci, amministratore delegato, ma potrei dire anche bugie..».
Narducci: «Procedo a contestazione su questo punto, così aiutiamo il teste nel precisare meglio il ricordo. Dal verbale reso da Zeman del 19.05.06 al PM: - Moroni mi disse testualmente che egli aveva partecipato ad un’assemblea di Lega e che in quella circostanza A. Giraudo, aveva detto ai presidenti di Palermo e Cagliari, Zamparini e Cellino, che io non dovevo essere da loro assunto come allenatore, poiché prima stava maturando la possibilità che venissi ingaggiato».
Zeman: «Ho dimenticato di Cagliari..prima».
Narducci: «Ricorda adesso..?».
Zeman: «È più preciso..».
Narducci: «Questo più o meno è il senso delle parole che lei ascoltò da Moroni?».
Zeman: «Il concetto è uguale».
Narducci: «Le ho chiesto questa questione e volevo comprendere ..poi mi ha risposto dicendo quello che poteva sapere al termine di quella stagione 2004, 2005. Altra domanda, sempre indicando nomi con circostanze concrete e precise.. insieme a questi fatti che riguardavano il danneggiarla dal punto di vista professionale, lei aveva potuto constatare che vi fossero in atto attività, operazione dirette a raccolta di informazioni riservate sul suo conto per danneggiarla, più in generale, anche da un punto di vista di persona nel mondo del calcio e non solo come allenatore? operazioni sempre per screditarla ma di altro tipo..».
Zeman: «
Non mi risulta, anche perché è difficile trovare qualcosa..forse l’unica cosa che ho sentito in giro che avevo cancro e che stavo per morire».
Casoria: «Che c’aveva..avevano messo in giro questa voce?».
Zeman: «Ma
io non so chi l’ha messa, si dice così in giro».
Narducci: «Si procede a contestazione dal medesimo verbale e su questa stessa domanda lei risponde:
-Rispondo che questa cosa (raccolta di informazioni riservate sul mio conto al fine di screditarmi), più che essere da me percepita, è riferibile ad una dichiarazione pubblica fatta da A. Giraudo mentre si svolgeva il processo per doping a Torino. Disse Giraudo che dovevo pensare ai miei problemi con la giustizia, senza spiegare a cosa intendesse riferirsi. Compresi che era una minaccia nei miei confronti e poi appresi che le parole di Giraudo alludevano ad una storia di un calciatore sloveno, Dobrijevic - Ricorda ora?».
Zeman: «Si ricordo ora, però
non penso che grave..discorso grave che ha detto che avevo problemi con la giustizia.. con disciplinare che non era vero e non c’entrava niente con Dobrijevic. In quel momento era pesante, si è dato a sapere al paese che avevo qualche problema che non era vero».
Narducci: «Mi scusi Zeman, ho letto testualmente, disse “appresi che le parole di Giraudo alludevano a questa storia…”. Se la ricorda che storia? che tipo di allusione era questa in cui doveva essere coinvolto..?».
Zeman: «Poi Sono stato portato a Roma, a Palazzo di Giustizia.. pure per testimoniare qualcosa. C’era un giocatore sloveno che mi hanno portato dicendo che era a parametro zero e lo abbiamo tesserato, per cui stava bene e basta, io non c’entravo più niente, lo giudicavo come giocatore. Poi ci sono state dietro discussioni su procura, su chi aspettava.. cosa che io non ero al corrente e non mi interessava nemmeno, nel senso che se giocatore è gratis per me sta bene ed ho approvato il suo tesseramento come allenatore».
Narducci: «Questo fatto.. di questa storia si è verificato in quale periodo, allenava quale squadra?».
Zeman: «Quando ero a Salerno».
Narducci: «Chi era il direttore della Salernitana?».
Zeman: «Canella, poi non so se aveva il ruolo di direttore sportivo in quel momento».
Narducci: «Lei era allenatore del Lecce in quella stagione e ci sono due partite che riguardano la sua squadra. La prima
Lecce-Juve del 2004 e la seconda
Lecce-Parma, ultima giornata di campionato, 29.05.2005. Con riferimento al primo incontro, può dirci se ha potuto constatare fatti, circostanze anomale in riferimento alla conduzione, svolgimento di quella partita?».
Zeman: «Lecce Juventus..era una partita, poi sono decisioni dell’arbitro,
secondo me non era da disputare perché era campo allagato, però arbitro decide e si è giocato..
anche sui campi peggiori, devo dire. La Juventus ha vinto 1 a 0,
non so, non c’è molto da dire».
Narducci: «Vorrei che mi chiarisse solo questo, se lei o altri dirigenti della società Lecce, prima o durante quell’incontro avete in uno o più occasione rivolto invito all’arbitro che conduceva quella partita - che era Massimo De Dsantis - a sospendere quell’incontro per quelle condizioni..?».
Zeman: «Noi lo abbiamo chiesto spesso, sia io che giocatori,
penso anche i dirigenti, ma non posso essere preciso..era una partita per noi da non disputare..lo abbiamo chiesto anche su 0-0, non quando perdevano..non ha smesso di piovere nemmeno durante la partita…peggiorava sempre..».
Narducci: «Lecce parma 3 a 3 ..».
Zeman: «Partite di fine campionato.. venivamo da tre partite.. prima con Milan dove abbiamo pareggiato in casa in cui Galliani doveva scappare dalla tribuna perché arbitro ha combinato dei guai..La seconda abbiamo fatto pareggio, dove non si è giocato perché, penso le due squadre
si sono accontentate del pari.. l’ultima partita era una partita che per noi non aveva importanza perché matematicamente eravamo salvi - anche se qualcuno diceva di no matematicamente.
Penso non c’era la giusta volontà.. fino a mezz’ora..poi abbiamo smesso di giocare, abbiamo.. anzi la mia squadra ha..».
Narducci: «È vero che lei si alza si mette dietro la panchina e da le spalle al campo di calcio?».
Zeman: «Io faccio allenatore..cerco di giocare sempre.. poi il discorso di salvare qualcuno e condannare un altro non era nella mia mentalità e volevo che la squadra continuava a giocare..».
Narducci: «E questa circostanza è vera? la ricorda? è un po’ strana..».
Zeman: «Si..mi sono alzato e sono andato dietro la panchina..non c’era niente da fare, niente da vedere».
Narducci: «Dunque lei stava sostanzialmente protestando?».
Zeman: «A me dispiaceva perché Lecce, faceva campionato ottimo. Fino a metà campionato eravamo tra prime le 10 e potevano arrivare in coppa Uefa, poi non si è giocato..Lecce era abituato a salvarsi..».
Narducci: «Lei con quel comportamento stava protestando nei confronti dei suoi giocatori, contro la sua squadra?».
Zeman: «Si».
Narducci: «Cosa aveva detto lei prima, all’inizio della partita?».
Zeman: «Di giocarci la partita. Che siamo i più forti, i più bravi, per conquistare il miglior piazzamento della storia del Lecce. Io ci tengo, anche
se mi dicono che sono un perdente».
Narducci: «Lei aveva citato Pantaleo Corvino e se si, mi spiega il perché?».
Zeman: «
Non me lo ricordo..può essere ma non ricordo in quale circostanza. Il direttore era della Fiorentina..».
Narducci: «Dalle dichiarazioni agli atti, rese in data12.07.06 ufficio indagini. Lei risponde -Nel motivare la squadra nel prepartita, avevo detto ai calciatori di giocare anche per il direttore P. Corvino, che si sapeva dovesse trasferirsi alla Fiorentina nella stagione calcistica 2005 2006-».
Zeman: «Lo stavo dicendo, ma siccome
non ero sicuro me lo stavo tenendo. Per giocare bisognava dare qualche motivazione, visto che loro erano attaccati abbastanza al direttore, in più.. farci un regalo e vincere l’ultima partita».
Narducci: «Ha ricordo di altre – è abbastanza chiaro il suo pensiero – situazioni che sono accadute nel corso di quell’incontro, al di la di quello..?».
Zeman: «Ripeto concetto, per un’ora giocato un buon calcio, vincevano anche..il direttore mi rimprovera ancora ora che avevo sostituito Vulcinic…a un quarto d’ora dalla fine, ma da mezz’ora si era messo nel cerchio di centrocampo e non giocava più, quindi per me era normale sostituirlo».
Zeman: «Queste partite.. io penso che specialmente in quell’annata, erano immischiate nella retrocessione 8/9 squadre..
tutte le partite si sono giocate in questo modo..».
Narducci: «Cioè?».
Zeman: «
Per non farsi male».
Narducci: «E’ rimasto sul campo anche … dopo i minuti successivi al fischio dell’arbitro?».
Zeman: «Sono rimasto seduto, perché sapevo che era ultima partita a Lecce, perché con queste situazioni e questa mentalità io non ci rimanevo..».
Narducci: «E queste circostanze hanno formato oggetto di discussione tra lei e si suoi dirigenti?».
Zeman: «Noi avevano appuntamento dopo campionato per prolungamento …penso le ultime due partite, non solo ultima, non c’era nessuna voglia né mia né loro di continuare..».
Narducci: «Non c’è stata proprio discussione sulla possibilità di continuare per allenare la squadra?».
Zeman: «Ripeto concetto, avevamo appuntamento a fine campionato..».
Narducci: «È saltato?».
Zeman: «È stato fatto, ma ci siamo salutati perché per me non c’era possibilità e penso anche loro non avevano voglia.
Narducci: «Al di la di una serie di decisioni che avvengono nei 90 minuti, ci sono episodi che accadano anche quando la partita è ufficialmente terminata, come un giocatore del Parma espulso a fine partita? Ricorda cosa è accaduto quando la partita è terminata e tutti dovevano rientrare negli spogliatoi?».
Zeman: «
No, ricordo che c’erano tanti ammoniti da parte del Parma… a tempo scaduto il Parma stava facendo gol, azione molto confusa.. poi tra i giocatori e arbitro molte discissioni.. lontano da me quindi non so dire cosa è successo».
Narducci: «Lei ha solo questo ricordo. Ricordo la citazione che ha fatto all’inizio, Gazzoni Frascara e la storia di Moroni.. se in qualche modo aveva potuto apprendere fatti analoghi, anche nel periodo in cui aveva allenato il Napoli, presidenza Ferlaino o Corbelli».
Zeman: «L’ho detto all’inizio, era la prima frase».
Narducci: «Forse un po’ sinteticamente.. se può spiegare?».
Zeman: «Sono stato esonerato dopo un pareggio a Perugia, in trasferta. Abbiamo fatto una grande partita, poi c’è stato assegnato contro un rigore che non esisteva..poi alla fine della partita in televisione sono stato esonerato dal Signor Corbelli ..poi Ferlaino, ripeto, ha dichiarato che Zeman è andato a Napoli per farlo rovinare…
penso che sono andato a Napoli con permesso di Moggi..questo pensiero mio».
Narducci: «Non ho compreso esattamente..non il pensiero suo, Ferlaino asseriva che?».
Zeman: «Asseriva che io sono stato mandato a Napoli per rovinarmi, nel senso che dopo poche giornate dovevo essere esonerato a prescindere dai risultati».
Narducci: «Era stato mandato a Napoli e da chi?».
Zeman: «
Io penso che il Signor Moggi ha dato ok a mia assunzione.. so che io ho fatto… comprato anche alla presenza del figlio del signor Moggi che a quel tempo era consulente del mercato del Napoli oltre che procuratore».
Narducci: «Della società calcio Napoli?».
Zeman: «Si per poco..».
Narducci: «Se ha avuto possibilità, se ha constatato o potuto apprendere…circostanze del rapporto di Luciano e o A. Giraudo con figure istituzione della federazione italiana giuoco calcio?».
Zeman: «Specifico, istituzione, che vuol dire, sorteggi di arbitri?».
Narducci: «No, persone con incarichi professionali nella federazione, i presidenti, vice presidenti.. consiglieri..».
Casoria: «Gli ripeta la domanda, sembra che non ha capito… dall’inizio. Alzi la voce Zeman…».
Zeman: «Ancora?...».
Zeman: «
Io penso che L. Moggi aveva incontri con tutti.. specifico?..».
Narducci: «Io lo devo sapere da lei, tutto il contrario, se in particolare se ci sono nomi precisi..».
Zeman: «Così su due piedi…nomi..
per me con tutti».
Casoria: «..persone fisiche attraverso le quali, Moggi si agganciava alla federazione… frequentava ..si insinuava».
Zeman: «Io ricordo che frequentava tutti».
Narducci: «A contestazione dal verbale del 19.05.06: - Faccio riferimento a ciò che io ho potuto constatare più volte allorché presso il ristorante presso piazza Barbini si incontravano L. Moggi, Innocenzo Mazzini, Zavaglia, Melli e Alessandro Moggi..».
Zeman: «Famose cena e pranzo a Roma..».
Casoria: «Si ricorda di questi fatti? Un po’ di vivacità Zeman!».
Zeman: «Io sono vivo. Se volte che ballo qua io ballo».
Casoria: «Il pm vuole che confermi».
Zeman: «Confermo che mi è stato detto dal giornalista».
Casoria: «Chi è?».
Zeman: «Un giornalista di Roma che ora lavora a Firenze».
Casoria: «Il cognome e nome?».
Zeman: «De Caro».
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