Tribunale di Napoli - Udienza del 20 novembre 2009. Controesame Zeman Casoria: «Su, un po’ di vivacità Zeman»
L’invito del Presidente, accompagnato dalla divertita reazione dell’aula, fa da spartiacque tra l’esame dei pm e l’interrogatorio delle difese e delle altre parti.
“Il microfono all’
avvocato Catalanotti ”…
«Signor Zeman, lei prima ha parlato della partita Perugia-Napoli, ha parlato di un rigore inesistente. Chi arbitrava quella partita?»
Zeman: «
Non me lo ricordo, sarà negli almanacchi…»
Catalanoti: «Però al pubblico ministero ha detto chi arbitrava. Glielo ricordo io: Messina».
Zeman: «Può essere».
Catalanotti: «Va bene, non ho altre domande».
Zeman ad libitum: «…che non è una cosa positiva…»
Per Racalbuto Salvatore interviene l’avvocato
Mungiello: «Signor Zeman buongiorno, lei ha allenato anche il Foggia? Tempi di zemanlandia…»
Zeman: «Anche…».
Mungiello: «Chi era il presidente del Foggia?»
Zeman: «Dipende, o Pasquale Casillo o Aniello Casillo».
Mungiello: «Ricorda se Casillo ha avuto problemi con la giustizia?»
Zeman «Ha avuto problemi, ma è stato prosciolto da tutto». Che cultura giuridica! “E’ stato prosciolto da tutto”, come a dire contano le sentenze definitive, non le accuse.
Mungiello: «Lei ha allenato anche la Salernitana?»
Zeman: «Sì».
Mungiello: «Ricorda chi era il presidente della Salernitana a quell’epoca?»
Zeman: «Penso che era Aliberti, ma forse era Casillo». Che puntualità nelle risposte!
Mungiello: «Ricorda se anche Aliberti ha avuto provvedimenti o problemi penali?»
Zeman: «Penso, penso…».
Zdenek, ma chi frequenti?
Mungiello: «Mi può dire lei quante volte è stato esonerato dalle squadre in cui ha militato?»
Zeman: «
Io ho avuto un esonero “vero”. Gli altri erano tutti procurati da altre cose».
Mungiello: «Io le ho chiesto quante volte è stato esonerato, lei deve rispondere alla mia domanda. Se poi fossero procurati da altre cose è una sua interpretazione».
Zeman ribadisce: «Un esonero ho avuto».
Casoria: «Qual era questo esonero?»
Zeman: «Quello alla Lazio nel ‘96».
Mungiello: «”Un esonero”, va bene. Un’ultima domanda, lei dice che dopo il pareggio col Perugia è stato esonerato. Era la sesta giornata di campionato. Quanti punti aveva fatto fino a quel momento?»
Zeman: «
Forse quattro». Forse, “magari”.
Mungiello: «Allora glielo dico io, ho una memoria più fresca della sua: lei aveva fatto fino a quel momento un punto (uno!). Ricorda?
Su cinque partite lei aveva fatto un punto e ne aveva perse quattro, è così?».
Zeman: «
Non me lo ricordo. Non me lo ricordo così perché non eravamo ultimi».
Mungiello: «Ci sono gli almanacchi. Quindi lei in sei partite aveva fatto due punti, il secondo era quello di Perugia.»
Zeman: «Può essere».
Mungiello: «Perché lei si è meravigliato dell’esonero? Credo che lei come addetto ai lavori…»
Brusio in aula, tra gli altri Narducci rivolto all’avvocato: «Lei è dotto…», Mungiello: «La ringrazio dottor Narducci…». Anche noi lo ringraziamo per la credibilità dei testi che cita in dibattimento.
Casoria: «Avvocato qual è la domanda?»
Mungiello: «La domanda è: “perché lei si è meravigliato”? Anche perché quella col Perugia è stata una partitaccia, il Perugia meritava di fare venticinque gol…».
Casoria: «Vabbè, questi commenti…»
Zeman: «A parte che a Perugia abbiamo dominato noi. Venticinque gol semmai li potevamo fare noi… Comunque il discorso anche lì: il Napoli ha fatto grosse spese, è anche vero però che hanno fatto una spesa di sedici miliardi per un giocatore che ne valeva due. Io non facevo consulente di mercato, c’era latra gente… e già su quello si dovrebbe interrogare uno (fa pure le allusioni sarcastiche – ndr). Il discorso è, continuo a dire, che
non è un fatto sportivo l’esonero mio».
Mungiello: «Perché lei attribuisce il suo esonero al signor Luciano Moggi?»
Zeman: «Perché lo ha dichiarato il signor Ferlaino, che era presidente e che sicuramente era più vicino alla realtà.»
Mungiello: «Quindi “de relato” lo ha sentito
Zeman: «No,
l’ho letto sul giornale…»
Mungiello: «Ah ecco! E si ricordo chi era presidente del Napoli a quell’epoca?»
Zeman: «Ferlaino-Corbelli».
Mungiello: «Avevano la società a metà, ma chi era presidente effettivo del Napoli?»
Zeman: «Ferlaino-Corbelli». Di nuovo…
Mungiello: «No, era il signor Corbelli, signor Zeman».
Interviene l’
avvocato De Vita: «Qual era l’ingaggio che doveva percepire dal Napoli quando è stato esonerato?»
Zeman: «Netto, due miliardi e mezzo di lire.»
De Vita: «Che ha comunque percepito con l’esonero?»
Zeman: «Poi ho preso qualche multa per dichiarazioni…». Fa lo gnorri.
Casoria: «Voleva sapere se lo ha percepito l’ingaggio».
Zeman: «Non tutto, visto che ho preso le multe…».
De Vita: «In relazione alla partita Parma – Lecce (era Lecce-Parma, ndr) Lei si dette una spiegazione in ordine al motivo per il quale i giocatori del Lecce ad un certo punto mollarono e iniziarono a giocare più blandamente?»
Zeman: «Io penso che in tutte le partite si parla in campo. Io continuo a dire che in quel momento il Lecce in quel momento era salvo e il Parma si doveva salvare.
Secondo me, ma non ho prove, qualcuno del Parma ha pregato i miei giocatori di desistere».
De Vita: «Questa è una cosa che capitava?»
Zeman: «Questo capita spesso.»
Qui nella registrazione sembra esserci un vuoto: c’è una silenziosa staffetta tra avvocati.
Prioreschi: «Buongiorno,. Sul suo esonero dal Napoli, lei rispondendo al pubblico ministero ha detto che era stato fatto assumere al Napoli da Moggi proprio perché poi doveva essere esonerato. È così?»
Zeman: «Ma perché lo dice a me? Io
ho detto le parole del presidente Ferlaino sui giornali».
Casoria: «Avvocato, effettivamente non si deve insistere, lo ha detto Ferlaino».
Prioreschi: «Io ho chiesto se lui era stato fatto assumere al Napoli da Moggi al fine di essere subito dopo esonerato»
Casoria: «Lui dice che glielo ha detto Ferlaino»
Prioreschi: «Dell’esonero. Io voglio sapere se era stato fatto assumere da Moggi al fine di essere esonerato».
Zeman: «Vabbè lì arriviamo attraverso il direttore di Salerno, Cannella, che mi ha detto che c’era una riunione casa di qualcuno tra il signor Moggi e Ferlaino, dove si discuteva se potevo venire a Napoli o no. Lo si è detto prima, la mia assunzione al Napoli doveva passare per il benestare del signor Moggi».
Casorai: «Questo glielo ha detto Cannella?»
Zeman conferma.
Prioreschi procede a contestazione, dal verbale del 19 maggio 2006 richiama un passo in cui il boemo dichiara che Cannella si vantava di averlo fatto assumere al Napoli anche grazie all’interessamento di Luciano Moggi e anche: «”L’anno successivo fu lo stesso Ferlaino in un’intervista a dare concretezza alla mia ricostruzione. L’ex presidente infatti affermò che il mio ingaggio, con preordinata decisione di esonero, era stato in realtà architettato dallo stesso Luciano Moggi per distruggermi anche sul piano squisitamente tecnico”. Quindi le torno a chiedere, lei era stato fatto assumere da Luciano Moggi al fine di essere esonerato?»
Casoria: «Avvocato non insistiamo sul punto. Lui dice che glielo hanno detto. Lo ha detto ferlaino sui giornali».
Zeman: «No, instiamo perché per me è importante!»
Casoria: «Abbiamo capito, lei lo ha saputo dai giornali perché lo ha detto Ferlaino».
Prioreschi: «Lei per due miliardi e mezzo netti all’anno è stato assunto, ho capito bene?»
Zeman: «Ma lì chissà quanti se ne sono buttati…»
Prioreschi: «Era stato assunto per due miliardi e mezzo netti all’anno?»
Zeman: «
Erano sempre pochi per la bravura mia…» Due punti in sei giornate! Lo “special-ino –ino –ino…”.
Qui il Presidene invita l’avvocato a non soffermarsi troppo su domande già evase.
Casoria: «Zeman, due miliardi o due miliardi e mezzo?»
Zeman: «...”solo”…»
Prioreschi: «Lei rispondendo al pubblico ministero…»
Narducci: «…Faccia la contestazione avvocato»
Prioreschi: «Prima gli chiedo il chiarimento poi semmai gli faccio la contestazione».
Casoria: «Facciamo la domanda»
Prioreschi: «La difesa fa la domanda…»
Narducci ride, che avrà da ridere? Gli piace lo spettacolo che offrono i “suoi” testi d’accusa?
Prioreschi: «Lei ha affermato che c’era un’attività di boicottaggio della Juventus nei suoi confronti e come esempi ha portato il suo mancato ingaggio con il Bologna. Sulla base di quali circostanze e fatti precisi ha potuto fare questa affermazione?»
Zeman: «
Su dichiarazioni del presidente Gazzoni. Anche se le ha fatte dopo. Lui mi ha chiamato per incontrarci e poi non ci siamo più incontrati. Qualche tempo dopo ha spiegato il motivo».
Prioreschi: «Allora io le contesto, il 19 maggio del 2006 lei al pm dice: “per alcuni versi questa è stata la mia
precisa sensazione in diverse occasioni come ad esempio allorché il Bologna subito dopo la retrocessione mi contattò nella persona di Gazzoni Frascara, e ciò in verità anche prima dello spareggio col Parma, prospettandomi la possibilità di divenire allenatore della stagione successiva”. Quindi è una sua sensazione che il Bologna poi non l’ha presa perché vi sarebbe stata la longa manus della Juventus»
Zeman: «La mia sensazione è, che a parte che mi hanno chiamato sei/sette squadre di serie A che poi non si è fatto niente, e anche lì per arrivare in non ci vado a studiare però piano piano escono… Visto che il presidente Gazzoni poi ha dichiarato perché non mi ha preso».
Prioreschi: «Lei qua dice che è una sua sensazione, quello che dice il presidente Gazzoni non lo dice».
Casoria: «Lei dovrebbe spigare questa sua sensazione su che cosa è fondata?»
Zeman: «E’ fondata su Gazzoni ha dichiarato: “Volevo prendere Zeman, Moggi me lo ha vietato”»
Casoria: «Ma allora non è una sensazione!»
Prioreschi: «
io le contesto che questo il 19 maggio non lo ha detto al pubblico ministero». E forse (ma potremmo togliere la forma dubitativa) l’intervista a cui fa riferimento Zeman è successiva al suo interrogatorio del maggio 2006.
Infatti Zeman: «Forse ancora non lo ha detto in quel periodo, lo ha detto dopo».
Prioreschi: «E lei come fa? Ha qualità di veggente?»
Zeman: «Non sono veggente, ma so le cose della mia vita».
Prioreschi: «Non capisco ma andiamo avanti…»
Zeman: «Lei non capisce, io allora provo spiegarglielo di nuovo: Io fino al ’98 ero tra i più bravi allenatori d’Europa…»
Prioreschi: «Se se lo dice da solo, francamente…»
Zeman: «Nooo, lo dicono gli altri…»
Prioreschi: «Vabbè, lei era il più bravo di tutti, posso andare avanti? L’allenatore più bravo di tutti, dal novantotto in poi quali squadre ha allenato?»
Zeman: «Non ha allenato più grazie al veto del sistema».
Prioreschi: «Come non ha allenato più?»
Casoria: «Dal ’98 quali squadre ha allenato?»
Zeman: «Lo sa, lo sa…».
Casoria divertita tra le risate generali: «Ma lei deve rispondere! Zeman lei deve rispondere alle domande».
Zeman: «Fenerbache, Napoli, Salernitana, Salernitana, Lecce, Brescia, Lecce, Stella Rossa».
Prioreschi: «Quindi lei ha allenato!?»
Zeman: «
Non squadre per il miglior allenatore d’Europa».
Prioreschi: «Io pure volevo difendere Berlusconi e non lo posso difendere… Ce c’entra? Io pure sono l’avvocato più bravo di tutti, vorrei difendere… e mica mi riesce».
Zeman: «E’ diverso, io ho fatto, lei ancora no».
Prioreschi: «Eehh, am io sapesse quante ne ho fatte…»
Poi Prioreschi chiede al teste di rispondere in maniera più precisa ad una domanda già fatta: «Quante volte è stato esonerato nella sua carriera? I motivi poi li vediamo.»
Casoria: «Lo ha già detto, solo quello della Lazio. Però poi dice anche quello del Napoli.
Lei è un po’ contraddittorio. Perché che cos’è quello del Napoli?»
Zeman: «L’ho detto»
Prioreschi: «Vabbè lasciamo perdere presidente…»
Casoria: «Sia pure che è un esonero illecito come dice lei, sempre un esonero è. Sia leciti che illeciti, quante volte è stato esonerato?»
Zeman: «Uno normale Lazio e tre illeciti: Napoli, Salerno, Lecce.»
Prioreschi: «Visto che li definisce illeciti, ha fatto azioni, ricorsi?»
Zeman: «No, lo devo subire». Poooverino.
Prioreshi: «Lei sa se la signora Francesca Sanipoli faceva parte degli amici di Moggi?»
Zeman: «No, io so che lavorava alla RAI»
Prioreschi procede a contestazione: «Il 19 maggio 2006: “Aggiungo, tornando all’episodio dell’intervista dello sparuto gruppo dei tifosi del Napoli, il sevizio era stato svolto dall’inviata RAI Francesca Sanipoli, che ritengo essere stata in quel periodo giornalista vicino al gruppo, all’ambiente di Luciano Moggi e dei suoi amici”. Conferma questa circostanza?»
Zeman: «Allora ricominciamo, io confermo che dopo la partita Perugia…»
Prioreschi e il Presidente richiamano il teste a rispondere in modo attinente alle domande.
Zeman: «Sanipoli vuole essere presente e dire qualche cosa…». Mi sa che le istruzioni del pm non le ha capite bene…
Casoria: «Zeman, questo non la deve interessare. Lei ha dichiarato che Sanipoli era amica di Moggi in quel periodo».
Zeman: «
Forse era costretta come tanti altri giornalisti, a subire».
Prioreschi: «”Forse”. Presidente, io non credo che possiamo consentire al teste di divagare»
Zeman: «Io volevo spiegare come era la situazione, perché magari poi non capisce…»
Prioreschi: «lei ricorda di aver fatto questa dichiarazione?»
Casoria: «Stia attento Zeman eh, stia attento Zeman. Spieghiamo la situazione». Narducci scriverà che il presidente minaccia i testimoni.
Zeman: «Dopo la partita la Sanipoli ha fatto un’intervista a qualche capo-tifoso, sempre vicino a qualcuno, il signor Moggi. Ha cercato di sentire la loro contestazione verso la mia presenza sulla panchina del Napoli. Da quello ho desunto…»
Prioreschi: «Cioè ha fatto un favore a Moggi con quell’intervista?»
Zeman: «Sì. Da come ho desunto io. Poi Sanipoli ha detto qualcosa di più, lei ha fatto qualche intervista su qualche radio romana…».
Casoria: «E che ha detto?»
Zeman: «Che voleva essere qua per dire qualcosa…»
Prioreschi: «Ma lasci stare, la “signora” è già stata presente qua.»
Zeman: «E allora lasciamo stare…»
Casoria: «No Zeman, lei è qua per rispondere alle domande!
Può essere imputato di falsa testimonianza il testimone reticente».
Zeman: «Falso? Io non dico il falso!»
Il presidente chiede lumi circa le dichiarazioni della Sanipoli alle radio romane, quando capisce che si tratta di dichiarazioni recenti non le ritiene attinenti all’oggetto dell’interrogatorio.
Prioreschi: «Per capire la genuinità della testimonianza: Lei ha parlato con la Sanipoli prima di venire qua?»
Zeman: «No, ho sentito alla radio»
Prioreschi termina qui il suo controesame.
Casoria: «Ci sono altre domande per Zeman?»
Trofino: «Presidente, le mie solite due domande…».
Il legale di Moggi chiede: «Abbiamo compreso che c’era la notizia , che lei aveva avuto, che Moggi l’avesse fatta assumere e poi licenziare dal Napoli. Ci cadetto anche che per questo ingaggio il suo compenso era di due miliardi e mezzo. Vorrei che lei dicesse al tribunale se un allenatore che viene esonerato incassa lo stesso l’ingaggio che viene pattuito con la società».
Zeman: «Sì».
Trofino: «Lei all’inizio della sua deposizione ha detto che dopo il ’98, dopo che si erano verificati alcuni fatti, lei non ha più allenato. E’ stato vittima di un ostracismo, ha detto anche che è stato esonerato una volta, due volte, tre volte. A memoria mia, ricordo qualcosa in più. Volevo chiedere: lei è stato esonerato dalla Stella Rossa?»
Zeman: «No me ne sono andato io, sono dimissioni, che è diverso»
Trofino: «Dimissioni per quale motivo, i risultati erano buoni?»
Zeman: «No»
Trofino: «Va bene. Grazie»
Zeman: «
Ero troppo professionista per loro». Un incompreso
Trfino: «che lei è il migliore del Mondo lo abbiamo capito… E’ stato esonerato dall’Avellino, che ha mandato in C?» Allenatore di serie C?
Zeman: «No, da Avellino no».
Trofino: «L’Avellino è stato retrocesso in C con lei allenatore?»
Zeman: «Sì».
Trofino: «E dopo non l’ha più allenato?»
Casoria: «E’ retrocesso, ma non è stato esonerato?»
Zeman: «Io sono stato retrocesso una volta nella mia vita, con l’Avellino. Se vedete un film, dove parla qualcuno, dice: “Mi hanno chiamato, se ti esoneravo, mi salvavo”. Stranamente… da parte vostra è arrivata la telefonata…» “Vostra” rivolto all’avvocato Trofino!
Casoria indispettita: «Non ho capito niente, Zeman questa volta spighi meglio! E’ stato esonerato sì o no?!»
Zeman: «Sono retrocesso, ma non sono stato esonerato.»
Casoria: «E l’anno dopo?»
Zeman: «Non c’entra niente. La retrocessione dell’Avellino non era retrocessione sul campo, ma era sempre del sistema».
A questo punto Trofino sottolinea tutte le incongruenze della testimonianza: ha allenato varie squadre da molte delle quali è stato esonerato. Nonostante Zeman definisce diversamente quegli esoneri. Persino il Fenerbache lo ha esonerato: «Un punto in tre mesi di lavoro!»
Casoria: «Fenerbache, è una squadra di dove?».
Zeman: «Il presidente del Fenerbache mi voleva fare un contratto di cinque anni, me ne sono andato io»
Trofino: «Lei ha fatto un punto in tre mesi!»
Zeman: «A Fenerbache ho perso solo con Galatasaray, una sconfitta su nove…»
Trofino: «Lei è stato esonerato anche dalla Salernitana!…Dal Brescia… Dal Lecce…».
Di fronte l’accaloramento del legale di Moggi interviene Narducci. I due hanno il secondo duro scontro “dibattimentale” del processo.
Il presidente invita l’avvocato Trofino a non alzare la voce…
Trofino contestando la veridicità dell’ostracismo di Moggi lamentato da Zema: «Presidente, Moggi impediva a Florentino Perez e a tutti i presidenti d’Europa di prendere Zeman?! Non credo noi potessimo condizionare i presidenti di tutta Europa! Del Chelsea…».
Zeman: «Infatti prima del ’98 sono venuti a cercarmi…».
Trofino: «Chiudo solo ricordando che è stato esonerato dal Brescia e dal Lecce».
Zeman: «No dal Brescia no, ha sbagliato. Se lei non è informato non può.»
Casoria: «Che è successo col Bescia? Risponda»
Zeman: «Sono stato chiamato per le ultime dieci partite, non siamo andati in serie A e non abbiamo continuato»
Trofino: «Gli è stato fatto un contratto di due anni, è retrocesso ed è stato esonerato. Ma lo dimostreremo con i documenti»
Zeman: «Non è stato retrocesso, ma che dice»
Trofino: «Non ha raggiunto l’obiettivo»
Zeman: «Tutti voglio raggiungere l’obiettivo, tutti vogliono vincere. Vince solo la Juventus… Anche per l’esonero della Salernitana è stato il sistema.» Il boemo poi si produce in una disamina di una situazione di vendita di giocatori rimpiazzati con altri a “parametro zero”.
Diciamola tutta, Zeman molte volte va “Off Topic”. Tanto che quando l’avvocato Mungiello chiede di poter formulare una domanda, al Presidente che ricorda che ha già controesaminato il teste, Zeman replica: «e si è dimenticato una cosa…»
Casoria: «Ma lei Zeman fa molti commenti eh!»
Avvocato Mugiello: «Signor Zeman, quanti titoli ha vinto tra campionato e coppe, fra Italia ed estero?»
Zeman: «
Zero Tituli»
Mungiello: «va bene, non ho altre domande».
Zeman: «Sempre grazie al sistema!»
È la volta dell’avvocato
Morescanti: «Una sola domanda. Tornando alla gara Lecce-Parma, lei ha riferito che da un certo punto la sua squadra ha smesso di giocare, per cui lei si è addirittura messo dietro alla panchina. Il risultato di parità è dovuto all’atteggiamento dei suoi in campo?»
Zeman: «Certamente!»
Morescanti: «Grazie non ho altre domande.»
Casoria: «Ci sono altre domande?»
Ne approfitta il pm che forse farebbe meglio a sbarazzarsi in fretta del teste Zeman.
Narducci: «Presidente ho una domanda io. Lei prima stava rispondendo all’avvocato Trofino, che poi si è disinteressato alla risposta (è stato il Presidente che lo ha interrotto – ndr). Lei ha riferito che qualcuno ha detto che se la esoneravano, l’Avellino si sarebbe salvato. Chi glielo ha detto?»
Zeman: «Lo ha detto il presidente Casillo, sta registrata sul film “Zemanlandia”»
Casoria: «Sul film…?»
Zeman: «Hanno fatto un film: “Zemanlandia”».
Casoria: «E c’è questa dichiarazione del presidente Casillo?»
Zeman: «Sì» c’è un commento in aula e il boemo: «
Vabbè compratelo è istruttivo…».
Narducci: «Grazie, non ho altre domande…». Vista l’attendibilità di testi e fonti, quasi ci dispiace.
Casoria: «Possiamo mandarlo via. Zeman lei può andare, si è comportato così così…»
Zeman: «Perché ho urlato poco…».
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