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Farsopoli di N. REDAZIONE del 18/04/2016 08:55:38
Focus sul pre-calciopoli

 

di Crazeology

Come molti lettori hanno intuito, Giulemanidallajuve e forse anche altre entità del tifo bianconero, ricorderanno il decennale di Farsopoli per tutta l’estate che sta per arrivare. Giorno per giorno, goccia per goccia, ci caleremo nuovamente in quell’incubo. Dunque, rivedremo tutti insieme lo scadente film horror del 2006.
Nella prospettiva di ricordare, però, dato che è sempre più vicino quel tristemente celebre 7 maggio, ossia il giorno in cui ufficialmente iniziò la valanga, mi preme preparare il terreno per tutti gli articoli, i commenti, i tweet, ecc, che leggeremo un po’ ovunque nelle prossime settimane. Un focus per riorganizzarci le idee, in buona sostanza.
Come già accennato (Link!), tanti sono gli scossoni che hanno preceduto lo scandalo, e forse è bene metterli a fuoco in modo più dettagliato.

Finito il glorioso ciclo della Juve di Platini nel 1986, comincia una lunga parentesi difficile per il club. Non si vince più granché, si buttano via tanti soldi per ottenere molto poco. Lo scudetto del campionato 1988-1989 lo vince l’Inter, il cui proprietario, Ernesto Pellegrini, è un imprenditore che si può definire un fornitore della Fiat. Gianni Agnelli decide di aspettare la conclusione dei mondali del 1990 prima di fare un nuovo sforzo finanziario.
Uno degli organizzatori dei mondiali di calcio (Italia 90) infatti, era Luca Cordero di Montezemolo, pupillo dell’Avvocato. Subito dopo il torneo Luca entra in Juventus come vicepresidente esecutivo, lo sforzo finanziario di casa Fiat arriva, ma i risultati della sua gestione sono fallimentari. Con un accordo tra i due grandi vecchi, la supervisione famigliare del club passa da Gianni ad Umberto Agnelli, il quale sceglie una nuova dirigenza. La Triade entra ufficialmente nella Juventus nel 1994. Boniperti, fino a quel momento amministratore delegato, viene potenzialmente relegato al ruolo di dirigente, ma non avendo dei buoni rapporti con Moggi (anche per vicende risalenti alla metà degli anni 70), e non avendo dei buoni rapporti nemmeno con Bettega, per intervento diretto di Umberto Agnelli viene di fatto estromesso dal club quasi immediatamente. In realtà, ufficialmente si dimette lui stesso all’improvviso, prima della naturale scadenza del suo incarico. Umberto, attraverso un comunicato, ringrazierà pubblicamente Giampiero a nome di tutta la famiglia Agnelli per tutto il lavoro svolto alla Juve nel corso dei decenni. Poi Boniperti si candida alle elezioni con “Forza Italia”, il partito fondato da poco da Silvio Berlusconi (personaggio non molto amato dalla famiglia Agnelli in generale) e viene eletto Eurodeputato. Con la Triade la Juventus ricomincia a vincere fin da subito.
Mettiamo ora in fila gli avvenimenti più importanti fino al 2006, per capire qual'era davvero il clima prima dello scandalo.

- 25 febbraio 1995
Massimo Moratti, figlio del celebre Angelo Moratti, (storico proprietario e presidente dell'Inter dal 1955 al 1968), acquista l'Inter da Ernesto Pellegrini (proprietario e presidente del club dal 1984 al 1995). La fase dirigenziale di Massimo Moratti durerà ufficialmente fino al 15 ottobre 2013, quando la maggioranza azionaria passerà all'"International Sports Capital", società finanziaria con a capo l'imprenditore indonesiano Erik Thohir. Moratti lascia la presidenza il 24 ottobre 2013, ma egli è tuttora azionista di minoranza del club.

- 10 aprile 1996
L’avvocato designa quale suo erede John Elkann. Conferisce infatti una quota del 25% in nuda proprietà del capitale della società “Dicembre ss”, che è la piccolissima capostipite di tutta la piramide di società sottostanti che fanno parte dell’impero finanziario e industriale torinese.

- 22 maggio 1996
La Juve vince la Coppa dei Campioni. Viene intervistato l’Avvocato Agnelli che esce dallo Stadio Olimpico di Roma, dietro di lui una piccola folla di persone che lo accompagna. Al fondo di quella piccola folla c’è un giovanissimo John Elkann. Il giovane viene avvistato dalle tv anche in altre occasioni in compagnia di Gianni.

- 17 luglio 1996
L’Avvocato, prima di sottoporsi ad una operazione chirurgica, nella “lettera di Monaco” riconferma la volontà di designare come suo erede John Elkann.

- 13 dicembre 1997
Per una rara forma di cancro allo stomaco muore Giovanni Alberto Agnelli, figlio di Umberto Agnelli. I giornali da diverso tempo lo indicavano come successore ufficiale alla guida dell’impero Fiat, anche per le competenze e le capacità professionali dimostrate nel suo lavoro alla Piaggio.

- 18 dicembre 1997
John Elkann entra nel cda della Fiat.

- 15 gennaio 1998
Il “Il Manifesto” pubblica un’intervista di Edoardo Agnelli, che dichiara:
"Mio padre non voleva Iachi in consiglio Fiat, ma è stato costretto a farlo entrare..."
L’Avvocato risponde:
"La decisione è stata mia ed è stata presa immediatamente proprio per far sentire, anche simbolicamente, la continuità della vicinanza della famiglia nei confronti della Fiat e del management. Non c' è stata alcuna esitazione sulla scelta di John Elkann che, come ho già affermato, è giovane, ma ha già mostrato di possedere notevoli capacità e doti morali e gode di tutta la mia stima".

- 7 agosto 1998
Il procuratore aggiunto di Torino, Raffaele Guariniello, avvia delle indagini a carico della Juventus per questioni relative ad un ipotetico doping. Poco prima erano state rilasciate alcune dichiarazioni accusatorie e polemiche da Zdenek Zeman durante un’intervista al settimanale “L’Espresso” (lo stesso giornale che nell’estate del 2006 pubblicherà in due volumi “il libro nero del calcio” , con le intercettazioni telefoniche allora conosciute dello scandalo, le informative dei carabinieri, ecc. Pubblicazione fatta mentre le indagini erano ancora in corso, e quando forse sarebbe stato il caso di aspettare per non compromettere l’inchiesta penale che si concluderà ufficialmente molti mesi dopo).

- 15 novembre 2000
Muore a 46 anni Edoardo Agnelli, figlio primogenito dell’Avvocato. Ufficialmente si è trattato di un suicidio, ma molte teorie, (fantasiose e non), propendono per un altro tipo di causa della morte.
Comunque, quello che è certo è che Edoardo non era contento delle scelte ereditarie di suo padre Gianni, era in ottimi rapporti con suo cugino Giovanni Alberto morto tre anni prima, ed era un dolce, sincero e disinteressato grande tifoso della Juventus.

- 21 gennaio 2001
I media diffondono una notizia di una possibile futura inchiesta sul mondo del calcio in relazione a scommesse, per via di dichiarazioni di un pentito di Camorra. Il pentito parla anche di una partita dell’Inter. L'inchiesta giudiziaria è affidata ai pm Beatrice, Narducci e Policastro. Finisce tutto archiviato. Già un anno prima un altro pentito di camorra del clan Giuliano, aveva parlato ai pubblici ministeri di incontri falsati. Da queste prime avvisaglie si arriverà successivamente ad indagare nuovamente nel mondo del calcio. Ma ci si arriverà solo nel 2004, attraverso le dichiarazioni di Franco Dal Cin (che ha ereditato la presidenza del Venezia da Zamparini), a costruire una nuova inchiesta.

- luglio 2001
Dopo mesi di trattative, Marco Tronchetti Provera, attraverso la società finanziaria Olimpia, acquisisce delle quote di Telecom Italia, e di fatto ne assume il controllo e ne guida il nuovo management da lui scelto. La sua fase dirigenziale si concluderà nel 2007, e alcuni media avanzeranno molte critiche in relazione a tutto ciò che egli farà a capo dell’azienda dal punto di vista imprenditoriale e finanziario. Inoltre rimarranno sempre molte ombre su tutto il periodo per via dell’inchiesta penale sullo spionaggio che travolgerà l’azienda. La “Security di Telecom”, capeggiata da Giuliano Tavaroli, tra le tantissime cose, si occuperà anche di calcio, di Juventus, di Ferrari, di Confindustria.

- 5 maggio 2002
La Juve vince il suo 26° scudetto all'ultima giornata sul campo di Udine, grazie ad un clamoroso crollo dell'Inter, fino a quel momento prima in classifica, contro la Lazio. (Lazio-Inter 4-2)
L'inter vive una giornata di beffe. Vinceva il match, ma poi viene sconfitta. Viene sorpassata dalla Juve, e poi beffata anche dal sorpasso in classifica da parte della Roma, e finisce addirittura terza. Scene di pianti e di isteria da parte del club nerazzurro, e addirittura Moratti minaccia di mollare il mondo del calcio. Per molti tifosi bianconeri (ma non per tutti, sia chiaro), questa è la data da cui è partita davvero la lunga cavalcata verso la progettazione e la realizzazione di Calciopoli.

- 24 gennaio 2003
Affetto da cancro, muore Giovanni Agnelli, detto Gianni (81 anni).
Il 2003 è l’anno in cui le difficoltà della Fiat ne portano Umberto alla presidenza.

- 31 luglio 2003
Muore Vittorio Caissotti di Chiusano. Storico avvocato della Fiat e del gruppo torinese, tifoso Juventino doc. Nel CdA del club fin dal 1960, ne ha in seguito ricoperto la vicepresidenza nel corso degli anni settanta, fino ad assumerne la presidenza il 12 febbraio 1990. Ha mantenuto l'incarico fino alla scomparsa. A detta di molti, compreso Moggi, se fosse stato in vita lui nel 2006, calciopoli non sarebbe mai nata, o comunque non avrebbe avuto la stessa forza dirompente.

- 27 maggio 2004
Affetto da cancro, muore prematuramente Umberto Agnelli (69 anni). Poche settimane dopo, non a caso, cominciano le intercettazioni che porteranno allo scandalo di Calciopoli.
Montezemolo corre trafelato a Torino per dare una mano alla famiglia Agnelli che vive un momento molto difficile. Egli diventa Presidente della Fiat, e John Elkann ne diventa il vicepresidente.

- 1 giugno 2004
Sergio Marchionne diventa amministratore delegato della Fiat e ne segnerà il destino per gli anni a venire. Fondamentale per le linee guida di sviluppo aziendale e finanziario dell’azienda, sarà l’operazione finanziaria denominata “Equity Swap” dell’anno successivo (2005). Operazione che consentirà agli eredi della famiglia Agnelli di mantenere il controllo di Fiat. Sulla verifica della regolarità e legalità dell'operazione verrà successivamente aperta un’inchiesta penale che coinvolgerà principalmente Gianluigi Gabetti e Franzo Grande Stevens.

- 5 giugno 2004
Franco Dal Cin, personaggio particolare e chiacchierato del mondo pallonaro, che aveva lavorato su più livelli (calcio, diritti televisivi, ecc), rilascia agli inquirenti delle dichiarazioni dove si avanzano dubbi sulla regolarità dei tornei. Le sue dichiarazioni consentirono agli inquirenti stessi di ottenere l'autorizzazione a intercettare Luciano Moggi e altri protagonisti di Calciopoli.
Tanti anni dopo, al Processo di Napoli, Dal Cin dichiarerà: “Era nell'aria..."
"C'era un'organizzazione che funzionava a favore di qualcuno..."
"I giocatori sono prevenuti..."
"Io di concreto non avevo niente...neanche i miei colleghi...erano delle convinzioni!".
"Non ho notizie, ho trasmesso sensazioni."


- 31 dicembre 2004
John Elkann a Marrakech fa conoscenza del dirigente sportivo Jean-Claude Roger Gauderique Blanc . Tre mesi dopo, al “Cafè de Flore” di Parigi, gli chiede di entrare a far parte del cda della Juventus, e il francese accetta.

- 8 febbraio 2005
Lapo Elkann, fratello di John, rilascia delle dichiarazioni dove si lamenta della mancanza di talenti come Cassano e di simpatia nella Juventus della Triade.

- 9 febbraio 2005
Antonio Giraudo, ad della Juve, risponde a muso duro a quanto detto il giorno prima da Lapo, rimarcando la lunga lista di successi ottenuti anche senza il talento di Cassano e senza il sorriso.

- 20 aprile 2005
Si gioca Juventus-Inter. Ibrahimovic riceve un pestone da Cordoba, reagisce e lo “incravatta”. Il giudice sportivo lo squalificherà per ben tre turni. La Juve fa ricorso, ma viene respinto. Così Ibra salterà lo scontro scudetto contro il Milan che si giocherà l’8 maggio.

- 28 aprile 2005
Nella trasmissione di Rai2, “Punto e a capo”, senza nessuna autorizzazione viene mostrato un filmato amatoriale riguardante Fabio Cannavaro che si sottopone ad una flebo di un farmaco lecito e abbastanza diffuso. Il filmato fu girato ai tempi in cui egli giocava nel Parma, poco prima della finale di Coppa Uefa del 1999. Nel filmato Fabio scherza e ironizza su quanto gli viene fatto, nulla di strano per quanto riguarda i professionisti dello sport, si tratta solo di un cardiotonico, ma i giornali avanzano ombre di vario tipo sulla vicenda. Giacomo Aiello, all’epoca procuratore antidoping del CONI, avanza la seguente proposta: “Niente Nazionale per i giocatori implicati in queste vicende”.

- 8 maggio 2005
La Juventus vince lo scontro diretto contro il Milan e, di fatto, vince il 28° scudetto.
La partita però è accompagnata prima e dopo da molte polemiche. Inoltre farà parlare anche negli anni post calciopoli, quando dal pool difensivo di Moggi vengono ritrovate alcune intercettazioni di telefonate intercorse prima e dopo quella gara tra Adriano Galliani e il designatore arbitrale Paolo Bergamo.

- 11 maggio 2005
Jean-Claude Blanc entra ufficialmente nel cda della Juventus insieme a Luigi Chiappero (avvocato), e insieme a Stefano Bertola (esperto economico dell’IFI). I giornali già parlano del francese come di un possibile sostituto di Giraudo.

- Luglio 2005
Antonio Fazio, Governatore della Banca d’Italia, viene travolto da uno scandalo denominato “Bancopoli”, dopo la pubblicazione di alcune intercettazioni telefoniche che riguardano l’eventuale approvazione di una operazione finanziaria di tipo bancario. Si dimetterà ufficialmente il 19 dicembre del 2005, e affronterà diversi processi e gradi di giudizio. Ma lo scandalo vede tanti altri imputati e vicende collegate. Anche in questo caso, la pubblicazione delle telefonate avviene con indagini ancora in corso.

- 19 luglio 2005
Il procuratore della Repubblica Marcello Maddalena, chiede l’archiviazione del procedimento riguardante un’inchiesta sul mondo del calcio (Juve in particolare), nata dopo l’ascolto di intercettazioni relative al Processo Doping. La ottiene. Lo spunto per continuare ad indagare nel calcio da un altro punto di vista, non è servito, perché nella relazione di Maddalena si ravvisano indizi contrari alle teorie dell'indagine. In un passaggio dell’archiviazione stranamente si legge: “la Procura di Torino non ritiene né di dover, né di poter, inseguire dei semplici “fumi”. Qualcun altro invece li inseguirà”.L’unico magistrato della procura che non concorda con l’archiviazione è Raffaele Guariniello.

- Fine luglio/inizio agosto 2005
Scoppia lo scandalo riguardante una possibile scalata al gruppo editoriale RCS. Il principale protagonista dello scandalo è Stefano Ricucci, imprenditore. Attraverso varie operazioni, alla fine del 2003 supera il 2% del capitale di RCS, (società editrice del Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, ecc), dandone regolare comunicazione alla Consob. Nel maggio 2005 arriva a controllarne il 13.5%: Questo inconsueto tentativo di scalata preoccupò i membri del patto di sindacato che all’epoca controllava RCS. La vicenda desta scalpore nell'opinione pubblica e monopolizza l'attenzione dei media per tutta l'estate di quell'anno, e la scalata totale prevista attraverso il raggiungimento del 29% e un OPA, non ha più luogo. Lo scandalo vede molte connessioni anche con “Bancopoli”. Anche in questo caso, la pubblicazione delle telefonate avviene con indagini ancora in corso.

- 23 agosto 2005
Prima di una gara di ritorno del preliminare di Champions (Inter a San Siro contro lo Shakhtar Donetsk di Lucescu), Mancini non da ai giornalisti informazioni sulla formazione ma è molto reattivo quando gli viene ricordata la battuta di Moggi fatta in quei giorni "l'Inter è forte, arriverà seconda". La sua riposta: "Non devo replicare a Moggi, è lui che si deve preoccupare tra un po' di rispondere a qualcun altro...", riferendosi volutamente alla iscrizione del dg bianconero nel registro degli indagati a proposito del crack del Como di Preziosi.(Inchiesta per cui Moggi fu prima indagato, poi prosciolto, e poi testimone dell’accusa successivamente)

- 8 settembre 2005
Poco dopo mezzogiorno Luciano Moggi si presenta a Palazzo Grazioli (sede della Presidenza Nazionale del partito Forza Italia), e tiene un colloquio di circa 45 minuti con Silvio Berlusconi, all'epoca anche Presidente del Consiglio. Non vengono rilasciate dichiarazioni immediate. Ma i media elaborano diverse teorie:
- Berlusconi ha offerto a Moggi la candidatura in Forza Italia per le prossime elezioni politiche.
- Berlusconi ha tentato di convincere Moggi ad accettare la guida del "Club Italia" in vista dei mondiali di Germania dell’estate successiva.
- Berlusconi ha offerto a Moggi un lavoro nel Milan. (si tratta di quella meno sostenuta dai media, per via della storica amicizia e collaborazione lavorativa tra Galliani e Berlusconi).
La Juventus però emette successivamente un comunicato ove viene giustificato l'incontro come gesto di cordialità tra Milan e Juventus. Ossia, Luciano Moggi, di passaggio a Roma, ha incontrato il presidente Berlusconi per ringraziarlo del prestito gratuito del portiere Abbiati.
Poco prima infatti, durante la fine dell'estate prima dell'inizio del campionato, durante il Trofeo Berlusconi, un brutto scontro tra il milanista Kakà e Buffon in uscita, aveva messo fuori uso il portiere. Si trattava di una brutta lussazione alla spalla sinistra con una prognosi di molti mesi, e il mercato era chiuso. Molti osservatori successivamente, dopo l'esplosione dello scandalo del 2006, anche grazie alle dichiarazioni di Moggi stesso ripetute diverse volte nel corso del tempo, hanno cominciato a dare credito alla versione secondo la quale in quell'incontro Berlusconi abbia offerto un lavoro a Moggi nel Milan.

- 27 settembre 2005
Lapo Elkann rilascia nuovamente dichiarazioni polemiche verso la Triade, paragonando Moggi e Giraudo a Caino e Abele.

- 10 ottobre 2005
Lapo Elkann viene ricoverato d’urgenza all’ospedale Mauriziano di Torino, a causa di un cocktail di stupefacenti. L’allarme viene dato da un transessuale che era con lui. Tantissime sono le voci e i pettegolezzi che cominciano a girare in città fin dal giorno successivo. Una delle più assurde e maligne racconta che Moggi abbia qualche tipo di responsabilità nella vicenda. Solo molti anni dopo i due si chiariranno e cominceranno ad avere una stima reciproca.

- 30 ottobre 2005
Milan-Juventus 3-1. L'arbitro Bertini (secondo i pm dell'inchiesta penale facente parte della cupola Moggiana), durante il match sbaglia diverse decisioni arbitrali e danneggia involontariamente la Juventus. Ma dopo il match, Berlusconi, durante una cena tra dirigenti dei due club, confessa ad alcuni giornalisti: "Dirigenti come Moggi e Giraudo li vorrei al Milan. Con loro si vince senza buttare al vento centinaia di milioni di euro".

- 14 dicembre 2005
La Terza Corte d’Appello del Tribunale di Torino assolve l'amministratore delegato della Juventus Antonio Giraudo e il medico sociale Riccardo Agricola dalle accuse di falso, frode sportiva e somministrazione pericolosa di farmaci (Processo Doping).

- 12 febbraio 2006
Inter – Juventus 1-2. Fine partita movimentato. Materazzi e Stankovic infatti sono furiosi, l’arbitro Paparesta e alcuni giocatori bianconeri rimangono bloccati nel tunnel che porta agli spogliatoi.
Facchetti minaccia di esibire un dossier scottante sulla Juventus, così fa anche Moggi sull’Inter.
Nessun dossier viene esibito, ma nelle stesse settimane la tensione tra i due club rimane altissima.

- 17 marzo 2006
Breve dichiarazione di Franzo Grande Stevens: “Triade? Si cambia ovunque”.

- 24 marzo 2006
La Triade viene riconfermata alla guida della Juventus.
In alcuni piccoli forum bianconeri del web qualcuno avanza qualche dubbio sulla riconferma. I rapporti della Triade con la tifoseria dello stadio non sono buoni, ma qualcuno arriva a dire: “meglio un anno in B, che continuare con quei due lì” . Forse qualcuno già sapeva che sarebbe successo qualcosa?

- 9 aprile 2006
La coalizione del centrosinistra, guidata da Romano Prodi, vince per una manciata di voti le elezioni politiche nazionali. Per molti osservatori la data è molto importante perché il governo Prodi, (attraverso le scelte del nuovo Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive, Giovanna Melandri, e attraverso la nomina del commissario straordinario Guido Rossi a capo della FIGC), viene ritenuto come assolutamente inadeguato alla gestione dello scandalo e dei suoi effetti. Un’altra vicenda poco conosciuta riguardo a quelle elezioni, è la possibilità avanzata da molti osservatori che potessero esserci dei brogli elettorali. Nulla è stato provato, ma bisogna ricordare che Telecom era l'azienda capofila nella gestione del voto elettronico del 2006. Ci fu un preoccupante e mai chiarito blackout delle linee telefoniche del Ministero degli Interni la sera dello scrutinio. Da quello che avrebbero dichiarato alti funzionari del ministero, gli hacker di Tavaroli-Ghioni (il celebre Tiger Team) erano incaricati di garantire la sicurezza del cervellone del Viminale, e individuarono un attacco quella sera, così sospesero per qualche ora il filtro di protezione del cervellone stesso. Nessuno sa cosa è successo, e se davvero è successo qualcosa, durante la sospensione del filtro di protezione.

- 22 aprile 2006
Ruggiero Palombo, su La Gazzetta dello Sport, lancia una piccola anticipazione di quanto accadrà a breve, e scrive:
"Ricucci del pallone attenti all'estate" .
"Cosa potrebbe accadere se invece, magari, a campionato finito concluso nella quiete che precede la grande kermesse dei mondiali, spuntassero fuoridei bei fascicoloni che ci raccontano di questa o quella telefonata, di come il calcio viveva la sua quotidianità, non il secolo scorso ma un anno fa?"

- Fine aprile 2006
All'interno di IFIL, Andrea Agnelli non concorda affatto con quanto viene deciso sul futuro della Juve. Un venerdì pomeriggio lascia il suo ufficio nella storica sede IFIL di Corso Matteotti, al suo rientro il lunedì, dopo il weekend, l'ufficio non c'è più. In buona sostanza, di fatto, viene mandato/cacciato a Londra a lavorare con Giraudo nel settore immobiliare.

- 2 maggio 2006
Scoppia lo scandalo. I media fanno capire al mondo intero che a breve sarà il caos. Stanno per arrivare ondate di intercettazioni sul mondo del calcio. Le intercettazioni sono state effettuate dalla Procura di Torino, e soprattutto da quella di Napoli. Si parla di Juve, Milan, Lazio, Fiorentina, Arezzo, Reggina.

- 3 maggio 2006
Cominciano i titoloni scandalistici su tutti i giornali nazionali, e lo scandalo deflagra.
Gazzetta dello Sport: “Il diritto di sapere”
Gazzetta dello Sport: “Terremoto su Moggi”
Repubblica: “Calcio anche la Procura romana indaga sulle intercettazioni”
Repubblica: “Telefonate intercettate sugli arbitri il calcio adesso trema”
E così continueranno per tutta l’estate, giorno dopo giorno. Discorso analogo per le tv, private e non

- 7 maggio 2006
Juve – Palermo. Prima della partita Andrea Agnelli si reca sul campo e stringe la mano a Capello, Moggi e Giraudo. La curva espone uno striscione con la scritta: “La triade non si tocca”. Durante il match Franzo Grande Stevens viene visto confabulare parecchio in tribuna con John Elkann.
Al triplice fischio le tv inquadrano Bettega in lacrime, e intervistano Moggi, in lacrime anche lui.
Poco dopo John Elkann rilascia la storica dichiarazione con la quale sancisce il cambio di rotta.
“Tutta la vicenda non ci lascia indifferenti, ma ci sono le sedi opportune per discuterne e per risolverle. Siamo vicini alla squadra e all’allenatore” . Un giornalista insiste e chiede se la famiglia è vicina anche alla dirigenza del club. John, visibilmente nervoso e infastidito, risponde di nuovo perentoriamente:“siamo vicini alla squadra e all’allenatore!” .
In quei giorni, in una puntata di "Porta a Porta" di Bruno Vespa, in rappresentanza della famiglia Agnelli, è presente Evelina Christillin (storica amica di famiglia) la quale sancisce ulteriormente la presa di distanza dalla Triade.

- 14 maggio 2006
La Juve vince con la Reggina sul campo di Bari e diventa campiona d’Italia per la 29a volta.
I festeggiamenti dello scudetto a Bari vengono ricordati da tutti come surreali.

Piccole note a margine.
- E' doveroso ricordare che durante tutto il periodo della Triade, mentre a Torino si tenevano i conti in ordine, in diversi altri club c'erano enormi problemi di bilancio, e in più occasioni vi sono stati persino dei seri problemi per l'iscrizione al campionato.

Uno dei momenti topici riguardo a queste problematiche fu il 2003, quando la Roma presentò le celebri fidejussioni false.
Quando le false fidejussioni furono scoperte fu avviata un'indagine dalla giustizia ordinaria.
Interrogato al processo di Napoli molti anni dopo, il colonnello Auricchio ha parlato della sua amicizia con l’ex ds della Roma Franco Baldini.
Avv. Trofino: "Aveva rapporti di amicizia con Baldini?"
Auricchio: "Ho iniziato ad avere rapporti con Baldini nell’estate 2003 per lo scandalo fidejussioni"
La Roma comunque, nonostante avesse presentato delle fidejussioni false per l’iscrizione al campionato, non subì alcuna penalità o conseguenza. Dal punto di vista sportivo l’allora presidente della FIGC Carraro riaprì i termini per le iscrizioni consentendo alla Roma di iscriversi nuovamente. Dal punto di vista della giustizia ordinaria la Roma fu definita dagli inquirenti, tra i quali figurava Auricchio, “parte lesa”.

Altre vicende economiche di rilievo sono state il crack Cirio e il crack della Parmalat (nel periodo pre-calciopoli anche Lazio e Parma hanno duellato per lo scudetto e per altri trofei con la Juventus).

- Tra la fine del 1999 e l'inizio del 2000, scoppiò uno scandalo dovuto a dei Rolex che vennero regalati dalla Roma agli arbitri e ai designatori Pairetto e Bergamo. In realtà i regali furono di molti club. Specialità gastronomiche offerte dal presidente della Lazio, elettrostimolatori dall'Inter, bottiglie di champagne selezionate dal Milan di Silvio Berlusconi per i cento anni della sua squadra, qualche salsiccia da parte del Torino, confezione d'olio d'oliva di Bari, ecc. Pochi giorni dopo, il presidente dell'Aia Sergio Gonella, annunciò che i regali natalizi ritenuti inopportuni e superiori alla normalità sarebbero stati restituiti.

- Ricordiamo la conferenza stampa di fine stagione di un furioso Antonio Giraudo, che dichiarò ad un certo punto:
"Noi togliamo il disturbo, ma vedrete che banditi arriveranno dopo di noi. "

- Non è dato sapere quando il “generale” Gabetti in persona ha effettivamente contattato il “soldato” Cobolli Gigli per diventare Presidente del club. Ufficialmente il suo ingresso è datato 29 giugno 2006, ma è molto probabile che la scelta risalga a molto tempo prima dello scandalo.

- A dispetto di ciò che si potrebbe pensare, la costante campagna stampa contro la Juventus della Triade cominciò grossomodo dal 1997 in poi. Esempi classici furono i fantomatici errori arbitrali, strumentalizzati a dovere, di cui tra cui i più celebri ci sono sicuramente il contatto Iuliano-Ronaldo, durante uno Juve-Inter del 26 aprile del 1998, e il gol annullato a Cannavaro (all’epoca giocatore del Parma), durante un Juve-Parma del 7 maggio 2000.

- Ricordiamo inoltre che la Lazio vinse lo scudetto della stagione 1999-2000, mentre la Juve perse nella celebre piscina di Perugia, con arbitro Collina (dichiaratosi qualche anno dopo tifoso della Lazio). Durante il match della Juve a Perugia i tifosi ultrà della Lazio stazionavano minacciosamente davanti alla sede della FIGC a Roma. Lo stesso anno Veron giocò come comunitario senza esserlo.

- Sempre a scopo divulgativo, ricordiamo che nella stagione 2000-2001 la Roma vinse lo scudetto, ma si rivelò decisivo nello scontro diretto (6 maggio 2001), a Torino contro la Juve seconda in classifica, il cambio dei regolamenti sugli extracomunitari che la federazione varò pochi giorni prima. Cambio delle regole a campionato in corso, esattamente come accadrebbe in un paese del terzo mondo, e forse nemmeno lì. Contro la Juve segnò un gol e propiziò il pareggio (la Roma stava perdendo 2-0), un giocatore che in teoria non avrebbe potuto giocare (Nakata).

- Sempre per dovere di cronaca, facciamo notare che riguardo allo scandalo sui passaporti falsi (2001), nessuna squadra di serie A ha subito penalizzazione di punti. Nemmeno un club e nemmeno un simbolico punto, come invece accade in altri campionati dei paesi civilizzati, ove a volte viene anche applicata la sanzione ragionevole della retrocessione.

Ultima piccola notazione provocatoria. Cari lettori, ricordatevi sempre che molte delle vicende raccontate cronologicamente in questo articolo, sono avvenute quando Gianni e Umberto Agnelli erano ancora vivi.
Detto tutto ciò, ognuno è libero di pensare ciò che vuole, ma questo è stato grossomodo il pre-calciopoli.
Ora ognuno di noi, in base a come è fatto, a come pensa, e a quanto coraggio ha, può decidere quando è davvero cominciato tutto quello che poi ci è successo. Buone riflessioni a tutti.



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