In questi giorni mi è capitato di leggere ammonimenti del tipo
"voi siete quelli che fino ad ottobre criticavate e ora salite sul carro! Io non dimentico". Ho sinceramente provato pena per la pochezza intellettuale di chi lo andava scrivendo e per la protervia con la quale brandiva una presunta superiorità di fede bianconera.
Poi capita di leggere un tweet del presidente della Juventus
"Tutti pronti a celebrare il nostro funerale. Invece... semplicemente abbiamo scritto la storia! Gruppo infinito... #finoallafine". Un paio di giorni dopo è stata issata una bandiera in sede e apposta una vetrofania allo Stadium sulle quali campeggiava orgogliosamente il "34" (
Link). Quindi anche il 28 e il 29? Strano. Di concreto cosa ha fatto Andrea Agnelli per riprendersi quei due scudetti?
Personalmente non ho mai voluto dare patenti di juventinità a destra e a manca, così come non ho mai preteso salire sul carro degli eletti (lì si sale solo se si è allineati...), ma se vogliamo metterla in quei termini, beh,
allora molti di quelli che dimenticano di lottare per gli scudetti del 2005 e 2006 al massimo possono salire sul carro del numero "32". Neanche io dimentico, e con me, credo, i rancorosi della prima ora.
La storia non basta scriverla, la si deve anche conservare.
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