Giulemanidallajuve
 
 
 
 
 
 
 
  Spot TV
 
 
 
 
 
 
 
Juventus
Sabato 14.09.2024 ore 18.00
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Farsopoli di G. GALAZZO del 07/05/2016 09:26:04
Calciopoli, dov'ero/4

 

Ciascuno di noi avrebbe sicuramente preferito continuare a festeggiare i successi con quella distaccata superiorità, cosi come saper accettare le sconfitte, peculiarità che ci hanno contraddistinto per decenni. Anch'io ero cosi, abituato a gioire ed imprecare sommessamente, conscio però che, in un caso o nell'altro, l'amore per la Juve, dono ricevuto da padre e nonno a tinte bianconere, mi avrebbe comunque garantito di saper assaporare il buon profumo della vittoria e di rispettare ogni singola ragione di una sconfitta.

Avrei volentieri fatto a meno della patente di Juventino rancoroso, di esser definito tifoso di serie c ( pur se altri, la serie C l'avrebbero ricevuta e richiesta come dono...), avrei forse preferito cazzeggiare per blog e forum alla ricerca dell'interista perduto o del piangina di turno.

Non offendetevi, e lo dico agli amici che condividono con me l'avventura giulemanista, se dico che avrei volentieri evitato di conoscere il vostro rancore, attraverso il mio; sarei probabilmente stato un uomo peggiore, un uomo meno ricco di lezioni di dignità, impoverito dalla mancanza del senso di giustizia. Ma tant'è: forse ora festeggerei qualche scudetto in più, senza la rabbia di veder esposto il trentaquattro da parte di colui/coloro che fingono di non sapere che sono 32 +2 con asterisco, sicuramente Bayern e Barcellona, United e Real sarebbero una delle nostre sorelle di vittorie.

C'è stato però quello spartiacque, quel confine tremendo che ha diviso le due ere, un muro che pochi vogliono e sperano ancora di poter buttar giù: quel muro si chiama calciopoli, in pochi, mai domi, lo definiscono Farsopoli.

Dov'era quel tifoso qualunque. che qualcuno conosce come gala (“g” minuscola non a caso), è un breve e amaro racconto, sulla falsariga dell'esperienza che ognuno di noi ha passato. Ho capito che un ciclone stesse per investirmi proprio il giorno in cui alzammo la coppa dello scudetto in quel di Bari; non che non avvertissi già prima le avvisaglie, però spesso il cuore e meno allenato a riflettere rispetto alla mente.

La cattiveria, il cinismo, la manifesta sadica enfasi dei media, capace di costruire ed indirizzare quel famigerato sentimento popolare, il silenzio o meglio la resa (o la vittoria) dei vertici dell'asset ( non chiamatels Juve), erano riassumibili in poche, dolorose parole, in una sentenza: State uccidendo il mio amore!

Ma il dolore, quando è autentico, sa essere ancor più bastardo e cinico: ti mette davanti alla sua forza distruttiva, sa essere beffardo, bastardo, infame e ti fa capire quando la parola “resa” sia l'unica che si possa pronunciare. Io l'ho pronunciata quello stesso giorno in cui, nello stupore generale, contro ogni pronostico, L'Italia a tinte bianconere, allenata da un mister che ha vinto tutto con la Juve, alzava al cielo di Berlino, la coppa del Mondo.

Devo ancora chieder scusa a mia moglie: ero in vacanza, la gente prima imprecava, poi soffriva, alla fine gioiva, che gioia: campioni del mondo!!! Non ricordo quel bel parco sul mare, che circondava l'hotel, quella scalinata splendida che attraversava quel parco, il profumo dei fiori, i fuochi d'artificio... Era invece la strada per l inferno, con uno sgradevole e nauseante puzzo di marcio, e non erano fuochi di artificio, erano colpi sparati al cuore della Juve. “Ti prego , torniamo a casa , non ce la faccio più”.

Poi ho indossato l'elmetto: piaccia o non piaccia non ci arrenderemo mai. GLMDJ!


La nostra pagina facebook

Il nostro profilo Twitter

Commenta con noi sul nostro forum!

 
  IL NOSTRO SONDAGGIO
 
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
 
  TU CON NOI
   
 
   
 
  AREA ASSOCIATI
   
 
 
 
  DOSSIER
   
 
   
 
  LETTURE CONSIGLIATE
   
 
   
 
   
 
  SEMPRE CON NOI
   
 
   
 
Use of this we site is subject to our