Maurizio Pistocchi ha compiuto un'impresa ancora non riuscita a nessuno dei suoi predecessori nell'albo dei vincitori de "l'antijuventino del mese": č andato in fuga il primo giorno di giugno (in realtą con diciotto minuti di anticipo) ed č riuscito a tagliare il traguardo senza essere ripreso dal gruppo di agguerriti concorrenti che per tutto il mese hanno dato sfogo alla propria acredine verso i colori bianconeri.
Riferendosi a Mughini il buon Pistocchi aveva pubblicato quanto segue:
«Secondo me chi difende personaggi condannati e rivendica titoli revocati dalla Giustizia va evitato, non invitato» (
Link!). Un affondo neanche inatteso alla Juventus e alla dirigenza bianconera spazzata via nel 2006.
Ora dovremmo fingere di dover spiegare a Pistocchi i processi ai quali fa riferimento, ma sarebbe inutile: o li conosce troppo bene e non ha voluto perdere un'occasione per riproporre il teorema cupolaro, o non li conosce e allora dovrebbe avere l'accortezza di non avventurarsi in simili argomenti solo per poco gradimento verso un frequentatore (invitato) degli stessi studi televisivi nei quali č di casa.
A Pistocchi vanno dunque i complimenti per essersi aggiudicato il premio mensile che a quanto pare piace molto in casa Mediaset (a Cologno Monzese sono andati gią due diplomi). Il giornalista di sport mediaset ottiene un riconoscimento che premia anche altri suoi precedenti. Il suo nome non stona nell'albo dei vincitori. Quanto a Mughini e ai fatti cui attinge il vincitore odierno, vorremmo chiosare con il celeberrimo
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