Di CrazeologyCarissimi e stimatissimi lettori.
E’ con immenso dolore e con inatteso stupore che ho appreso da qualche sparuto media la triste nuova novella. Infatti, è di pochi giorni fa la notizia ufficiosa che il nuovo Patron di RCS, Urbano Cairo, avrebbe
bloccato tutti i rimborsi spese dei manager e dei giornalisti del sopra citato gruppo editoriale.
E, lo devo dire, una di quelle notizie che lasciano di stucco chi legge. Pare che egli, il buon Urbano, voglia cominciare a fare delle verifiche approfondite su questa evidentemente importante voce di spesa del gruppo. Però è triste, per me, pensare a questo tipo di iniziativa aziendale.
Ma che vogliamo fare? Vogliamo davvero pensare che qualche dolce e sincero antiJuventino abbia avuto una scarsa sensibilità per le sorti della propria azienda, e abbia approfittato di qualche supertaxi, di qualche megacena di lusso in centro a Milano, di qualche aereo di troppo, di qualche spesuccia molto personale e poco “lavorativa”?
No. Io non ci sto. Questo clima da caccia alle streghe non mi piace! L’antijuventinismo è un lavoro serio, fatto da persone oneste e integerrime dal punto di vista etico e morale. Non ci posso credere. Mi spiace per il Presidente del Torino Calcio, La7, ecc.
In particolare, i giornalisti del celebre quotidiano rosa, (quello che parla di sport, ma che nelle ultime pagine raccoglie anche altre tipologie di notizie e annunci vari, andate a vedere che belle pagine sono quelle), dubito fortemente che abbiano mai approfittato della loro situazione professionale per godere più del consentito, con quel “pensiero guida” un po’ impuro che potremmo racchiudere in un semplice ma efficace “tanto paga l’azienda”.
No. Io non ci sto. Nessuno si permetterebbe mai. Ci metto la mano sul fuoco.
Cosa pensa Cairo, che questa è una Repubblica delle Banane?
Questo è un paese dove, soprattutto nell’editoria, c’è tanta gente che lavora alacremente, con passione e grosso senso del dovere. Basta con le solite manfrine e i soliti disfattismi da paese del sospetto. Questo clima pseudo forcaiolo del tipo “La pacchia è finita!” è vergognoso.
Ci sono giornalisti che
hanno imbeccato delle Procure, ci sono maghi con poteri occulti e professionisti con poteri paranormali che hanno lavorato talmente sodo negli ultimi decenni che hanno perfino
anticipato le decisioni della giustizia sportiva.
Mi spiace per il Signor Cairo, ma con questa sua decisione interna aziendale ha toppato alla grande.
Io, come cittadino avido di notizie vere e non strumentalizzate per ragioni di ordine vario, nonché storico fan del gruppo editoriale in questione, mi dissocio da questa sua decisione.
Io stamani, come atto di solidarietà coi giornalisti, in particolare quelli della Gazzetta dello Sport, ho comprato ben 40 copie (che, casualità della vita, sono anche grossomodo il numero degli scudetti della Juventus se non ci fossero gli imbroglioni del mondo pallonaro) e con profondo senso di stima e amicizia le ho donate al mio pescivendolo di fiducia del mercato rionale. Sportivo doc e fedelissimo lettore della testata rosa come me.
Poi io e lui ci siamo abbracciati, ci siamo consolati a vicenda, perché anche lui era addolorato per la notizia ovviamente, e abbiamo fatto una piccola preghiera per il miglior quotidiano italiano. Che lo sappia, il dottor Cairo, che c’è ancora gente nel nostro paese che sa dire “NO!”. E io sono tra quelli! Capito!?!?!
Poi ho salutato cordialmente il mio pescivendolo di fiducia, e l’ho lasciato al suo lavoro. Tutto come sempre, vendeva il pesce e i frutti di mare, li incartava, e via così. Mi ha anche regalato un fagottino rosa con due cosette di mare fresche fresche. Poi sono arrivato a casa e ho cominciato a cucinarle. Che profumo... Che bontà... Una piccola consolazione in un mondo grigio e cupo.
Mentre cucinavo mi sono anche bruciacchiato e scottato una mano, ma questa è una storia che, forse, vi racconterò un'altra volta.
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