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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Udienze Processi di P. CICCONOFRI del 07/12/2009 20:50:05
Calciopoli: G. Marocchi

 

Tribunale di Napoli - Udienza del 4 dicembre 2009.

Casoria: «Che attività svolge?».
Marocchi: «Dirigente del Bologna calcio».
PM: «Nel 2004-2005 era già dirigente del Bologna?».
Marocchi: «Si».
PM: «Ricorda la partita Fiorentina-Bologna di quell’anno, 2004-2005, che episodio accadde?».
Marocchi: «Mi ricordo... immagino l’episodio che ho avuto già modo di raccontare del… se c’è una domanda più specifica».
PM: «Ricorda la partita Fiorentina-Bologna?».
Marocchi: «Se parla della partita la ricordo bene… arbitro De Santis, durante la partita io ebbi un diverbio con lui alla seconda ammonizione di un nostro giocatore diffidato, ripreso forse anche dalle telecamere».
PM: «Ricorda chi era il giocatore, un giocatore del Bologna?».
Marocchi: «Non me lo ricordo».
PM: «...ricorda quanti giocatori vennero ammoniti?».
Marocchi: «Forse tre sicuramente due».
PM: «Non ricorda i nomi?».
Marocchi: «No».
Per "sollecitare la memoria del teste" il Pm riprende una dichiarazione rilasciata alla Procura di Napoli il 05.06.2006: «..Rispondendo alla domanda su Fiorentina-Bologna, rimasi molto colpito per le ammonizioni inflitte da De Santis, nei confronti dei giocatori in diffida, Gamberini Nastase e Petruzzi...»
PM: «Erano tutti e tre in diffida?».
Marocchi: «Credo di si, non ho riguardato».
PM: «Diverbio con il De Santis nel corso della gara?».
Marocchi: «Nel corso nella gara e a fine partita... perché il nostro era un rapporto aperto senza nessun problema».
PM: «Alla fine della gara che cosa fece?».
Marocchi: «Entrai nello spogliatoio, ero team manager, dovevo entrare a ritirare i documenti, fare le varie procedure, firme... dissi che ero abbastanza contrariato... solo che c’era gente... disse: "dimmi cosa c’è e non c’è" (in virtù del fatto che avevamo un buon rapporto); "sembra che tu abbia fatto apposta ad ammonire giocatori diffidati" Il succo è questo... sensazione che avevo avuto in campo».
PM: «Contestazione, lei ha rappresentato una versione dei fatti diversa: "Non dissi nulla a De Santis intendevo evitare di ricevere multe… Fu proprio De Santis, all’interno dello spogliatoio, in compagnia dei guardalinee e del quarto uomo in qualche modo a provocarmi chiedendomi io cosa volessi dirgli... lui mi disse...". E’ diverso… una cosa è iniziare a parlare...».
Marocchi: «Confermo quello che ha detto prima».
Casoria: «Prima ha detto che era entrato e che l’iniziativa la prende lei poi dice che l’ha presa De Santis».
Marocchi: «Lui disse cosa "c’è, cosa c’è. cosa c’è?"».
Morescanti: «Si potrebbe leggere tutta?».
Al termine della gara mi avvicinai e fui tentato di chiedere delle ammonizioni; non dissi nulla a De Santis, intendevo evitare di ricevere multe… Fu proprio De Santis, all’interno dello spogliatoio, in compagnia dei guardalinee e del quarto uomo in qualche modo a provocarmi chiedendomi io cosa volessi dirgli. E perché sembravo così arrabbiato. Dissi cosa pensavo sulle ammonizioni e non dissi nulla più a nessuno». De Santis rispose che non era assolutamente vero...
PM: «Lei è stato giocatore della Juventus? Periodo?».
Marocchi: «88/99 fino alla stagione 95-96».
PM: «Ha conosciuto il signor Luciano Moggi?».
Marocchi: «Si per due anni è stato il mio direttore generale: 94/95 e 95/96».
PM: «Come società avete vinto...».
Marocchi: «Si... anche la coppa Italia».
PM: «Moggi prima della partita Fiorentina-Juventus?».
Marocchi: «Non so... 95 o 94/95?».
PM: «94-95».
Casoria: «Ma 94/95 prima del...».
PM: «Facciamo un attimo la domanda».
Casoria: «sentiamola... dopo però PM...».
PM: «Facciamo chiarire... io non ho problemi».
Il PM procede a contestazione: «Mancavano poche partite alla fine del campionato 94/95 che conducevamo con circa 6 punti di vantaggio sul Parma, prima della partita gli dissi (a Moggi, ndr) che vincendo quella partita avremmo ipotecato sicuramente la vittoria dello scudetto e Moggi con il suo solito modo di fare disse "ci penso io". Vincemmo quella partita almeno così ricordo e alla fine vincemmo lo scudetto. Non diedi molta importanza alle parole di Moggi aveva un atteggiamento fin troppo tranquillizzante per ogni questione che venne proposta. Ho ricordato questo fatto solo perché le ultime vicende mi hanno fatto riflettere».
Casoria: «Vabbé, le disse "ci penso io"?».
Marocchi: «Lo diceva sempre, era il suo slogan. Potevo chiedergli un'automobile in prestito e diceva: "ci penso io..."».
Casoria: «Disse che erano già in vantaggio... "ci penso io...". Pm, mi pare…. bilanciato. Ci sono altre domande? Lei ha confermato che disse "ci penso io"?».
Marocchi: «Non l’ho confermato ci stavo pensando... sono un po’ in difficoltà».
Casoria: «Nel 94/95 disse "ci penso io"?... Diciamo che è titubante per il passaggio del tempo».
PM: «Lo aveva riferito non nel 94/95, ma nel 2006!».
Prioreschi: «...Se leggiamo bene di capisce, la contestazione la facciamo per bene.. risponde: "non sono in grado di riferire né in relazione al campionato in corso o in relazione a questo campionato episodi che mi abbiamo indotto sospetti su partite truccate..."».
Casoria: «E' l’inizio del verbale che ha citato…».
Prioreschi: «Il pm continua e viene chiesto se in caso in quanto ex calciatore della Juventus... ».
PM: «Si può per la personalità dell’imputato...».

Le parti civili: «Nessuna domanda».

Avv. Guazzarini per il Bologna calcio.
Guazzarini: «Per quanto riguarda la partita.. con la Fiorentina, ricorda se i gol che furono fatti furono gol regolari o meno?».
Marocchi : «Non ricordo nemmeno il punteggio, veramente...».

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