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Farsopoli di N. REDAZIONE del 13/02/2017 13:28:09
I ringraziamenti di John a Moratti nel 2006

 

di Crazeology
Nei giorni scorsi, prima di Juventus-Inter, come al solito sono apparse un po’ ovunque interviste a diversi piagnoni interisti del passato. Capita tutti gli anni, almeno due volte all’anno, quindi niente di nuovo, ci siamo abituati. In questa precisa occasione però, tra le tante parole inutili pubblicate, è apparsa anche un’intervista di Massimo Moratti che, tra le tante cose, ne ha detta una che molti Juventini hanno notato, e su cui qualcuno ha anche discusso parecchio. Le parole incriminate sono queste: “Però preciso che Ibra e Vieira non sono stati portati via anche se poi qualcuno parlò di scippo, e questo non mi fece piacere. Furono trattati e fui ringraziato da John Elkann per averli acquistati, mettendo in condizione la Juve di fare cassa in un momento difficile”.

Ora, sappiamo tutti fin troppo bene che non è mai facile credere a Moratti. Però in questo caso il retroscena del ringraziamento direzione Torino->Milano secondo me sembra un fatto abbastanza plausibile. O quantomeno ragionevole. Molti tifosi continuano a dimenticare che le due storiche famiglie dell’industria Italiana sono amiche da decenni. Molti tifosi continuano a dimenticare di quanto i rapporti tra i due mondi industriali di cui parliamo siano stati fitti in quegli anni, a tutti i livelli. Quindi il racconto di Moratti riguardo a questi supposti ringraziamenti può essere abbastanza credibile.

E’ possibile che i due si siano sentiti in quel periodo e che John Elkann, storico amico sia di Massimo Moratti che di Marco Tronchetti Provera fin dall’adolescenza, abbia ringraziato quella Inter per gli acquisti fatti. O forse vogliamo chiamarli doni ricevuti? Poco cambia. Sinceramente non capisco lo stupore di molti tifosi. Pure Andrea Agnelli una volta ha detto che lui e Massimo Moratti sono cresciuti assieme... Il 25 maggio del 1970 Gianni Agnelli e Angelo Moratti diventarono proprietari del Corriere Della Sera (insieme a Giulia Maria Crespi, erede della storica famiglia lombarda che lo possedeva da decenni).

Pensateci bene. A Torino da sempre si ragiona di automobili, a Milano invece di pneumatici e petrolio.
Qualcuno davvero è così ingenuo da pensare che, per colpa di ventidue ragazzotti in mutande che corrono dietro un pallone su un prato verde, tra le parti ci sia un astio equivalente a quello che provano i rispettivi tifosi che animosamente si differenziano per via del bianco e del blu delle strisce affiancate a quelle nere?

Semmai il vero fatto da accertare secondo me è un altro. Anzi, sono più di uno a dire il vero.
Ci sono mai stati dei ringraziamenti in direzione opposta, ossia Milano->Torino, per via di quei due grandi acquisti a prezzo di saldo? Acquisti che tra l’altro sono stati effettuati prima delle sentenze definitive di Calciopoli, e di cui uno (Patrick Viera) ha permesso già in agosto di vincere la Supercoppa Italiana (di cartone) contro la Roma con ben due reti.

Ci sono mai stati dei ringraziamenti in direzione opposta, ossia Milano->Torino, per via dello scudetto di cartone regalato dal grande consulente Fiat Professor Guido Rossi?

Ci sono mai stati dei ringraziamenti in direzione opposta, ossia Milano->Torino, per il grande e strategico, nonché molto sospetto, piano quinquennale di Jean-Claude Blanc?

Ci sono mai stati dei ringraziamenti in direzione opposta, ossia Milano->Torino, per la cacciata della Triade che continuava da anni a ridicolizzare sul campo tutto il lavoro fatto in quella Milano sprecona, pasticciona e piagnona?

Ci sono mai stati dei ringraziamenti in direzione opposta, ossia Milano->Torino, per via della grande carta Ibrahimovic, che prima ha permesso all’Inter di vincere due scudetti ridicoli, e poi ha permesso attraverso l’operazione con il Barcellona uno scambio che portò come conseguenza i puzzolenti trofei successivi?

Ecco. Queste domande sarebbe bello porgere agli interessati. Ma queste sono le domande che, per un tonto e finto gioco delle parti volto a non rompere il giocattolino dei tifosi allocchi che guardano il teatrino pallonaro, non troveranno mai risposta.

Voi cari lettori però, fatevele lo stesso. Anche solo per sentire come suonano... O quanto stridono rispetto alla bella realtà virtuale bianconera.


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