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Eventi di S. BIANCHI del 15/02/2017 09:23:18
La seconda Supercoppa UEFA!

 

La prepotenza con cui Juventus-Inter e relative polemiche hanno fagocitato l'attenzione ci ha costretti a rinviare la piccola celebrazione per la seconda Supercoppa europea. Sperando che ci perdonerete il ritardo, siamo sicuri che sarà ugualmente piacevole reimmeggersi nella Storia bianconera.

Il 22 maggio 1996, con la vittoria di Roma sull’Ajax, la Juventus conquista la sua seconda Coppa dei Campioni e, con lei il diritto a disputare la Supercoppa UEFA. Nella  sfida incontrerà l’ambizioso Paris Saint-Germain, in cui giocano parecchi nazionali francesi, reduce dalla vittoria in Coppa delle Coppe sul Rapid Vienna.

Abbiamo già incontrato i parigini in tre occasioni, sempre in gare d’andata e ritorno: è avvenuto nella stagione 1983/84 in Coppa delle Coppe, e nel 1989/90 e 1992/93 in Coppa UEFA; le quattro vittorie e i due pareggi, frutto d’otto reti fatte per quattro subite, hanno determinato il nostro passaggio del turno in tutte e tre le circostanze.

E’ la ventunesima edizione del trofeo, storicamente in palio tra la vincente della Coppa Campioni o della Champions League, e la vincente della Coppa delle Coppe, che dal 2000 è stata sostituita dall’Europa League.  Fino al 1997 si è disputata col meccanismo delle gare d’andata e ritorno, con eccezioni determinate da eventi politici o dai reciproci impegni delle contendenti: salta, infatti, nel 1974 e nel 1981, mentre è disputata in gara unica nel 1984 (con la Juventus, prima italiana ad aggiudicarsela), nel 1986 e nel 1991. Nel 1985 la finale avrebbe dovuto essere Juventus-Everton, che per il bando alle squadre inglesi sarebbe dovuto essere sostituito dall’altra finalista di Coppa delle Coppe, il Rapid Vienna: l’UEFA però annullò l’edizione, tranne poi consegnare il trofeo alla Juventus senza gara.

Nel palinsesto UEFA, la Supercoppa ha sempre mendicato un suo posto fisso, fino a quando la Federazione non decise di programmare simultaneamente, nel Principato di Monaco, sia i sorteggi delle gare delle coppe, sia la decisione della data per la Supercoppa; al contempo, lo stadio monegasco fu designato come sede unica della gara, che però dal 2013 tornò ad essere itinerante.

La conquista della nostra seconda Supercoppa “vera” inizia il 15 gennaio 1997, al “Parco dei Principi”, dove agli ordini di Lippi, la Juve scende in campo con: Peruzzi; Torricelli, Ferrara (Iuliano), Porrini, Pessotto; Di Livio, Deschamps, Zidane, Tacchinardi (Lombardo); Padovano (Amoruso) e Del Piero. La gara è subito in discesa per i nostri, con le marcature aperte da uno che non t’immagineresti mai, Porrini, già al 5° del primo tempo. Poi è Padovano a mettere il risultato in cassaforte, con la doppietta del 22° e del 40°, inframmezzata, al 35° dalla segnatura di Ferrara. Nel secondo tempo, dopo il rigore segnato da Raì, avvengono le tre sostituzioni decise dal Mister, con due dei subentrati, Lombardo e Amoruso, che siglano il definitivo 1-6.

La Juventus, sia per premiare i suoi tifosi più distanti, sia per fare incasso, decide di giocare il ritorno a “La Favorita” di Palermo. Il 5 febbraio, in una gara senza storia per il “cappottino” dell’andata, il nostro tecnico rimanda in campo l’usuale quattro-quattro-due, ma stavolta in campo, sono: Peruzzi; Torricelli (Porrini), Ferrara, Montero e Pessotto; Di Livio, Tacchinardi (Lombardo), Zidane, Jugovic; Padovano (Vieri) e Del Piero. Poco patema d’animo nei bianconeri, che pur senza strafare, terminano il primo tempo in vantaggio per la rete di Del Piero al 36°. Nel secondo tempo, al 64°, momentaneo pareggio del solito Raì, col solito calcio di rigore, ma basta attendere sei minuti che Del Piero ristabilisce l’ordine gerarchico in campo. E’ ancora un subentrato, stavolta Bobo Vieri, in pieno recupero, a portare il risultato sul definitivo tre ad uno.

Se la prima gara è stata vinta in scioltezza, come se bastasse arrivare a tirare in porta per riuscire a far gol, la gara di Palermo, per i tifosi di Del Piero e della Juventus, è stata l’antologia della classe sopraffina del nostro numero dieci: prima rete con tiro di precisione dopo un aggancio perfetto, fiuto da gran bomber per la doppietta, gioco a tutto campo al servizio della squadra per novanta minuti e, infine, assist perfetto per Vieri a chiudere l’incontro.

Nelle statistiche UEFA, Juve - PSG, coll’aggregate score di nove a due, rappresenta la sfida con più segnature in tutte le edizioni della Supercoppa e quella con la maggior differenza reti, mentre la gara d’andata è stata la più netta vittoria fuori casa e la sconfitta più pesante mai subita da una squadra francese in tutte le manifestazioni UEFA.

Tanto per ribadire, e dare a Cesare quel che è di Cesare, si è trattato di una gran bella Juventus, che si è dimostrata troppo superiore ai transalpini, vincendo in goleada senza sforzo apparente. Una vittoria storica che ha fatto sì che i bianconeri di Lippi, dopo la Champions e l’Intercontinentale, abbiano completato il trittico di coppe. Da chiedersi, semmai, perché, nel 1985, quella Coppa pur consegnata, non può apparire nel palmares bianconero.

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