Christian Vieri era un gran bel centravanti mancino, dotato di progressione, forza fisica, gioco aereo, gran tiro, opportunismo, che per le caratteristiche descritte è stato accostato a Riva e Boninsegna. Uno così non poteva che finire alla Juventus, ove aveva già giocato suo padre Roberto, quando ne aveva voglia.
In bianconero arriva nel 1996, proveniente dall’Atalanta, in cambio di 7,3 miliardi di lire. Non si integra subito e i dissapori con
Marcello Lippi culminano nell’intervallo di Juve-Atalanta del 12 gennaio 1997, quando i due vengono alle mani. Dopo la riappacificazione e l’ovvio periodo di purga in panchina,
Bobo (lo chiamano così per via della sua abituale risposta a qualsiasi domanda: “Boh?”) ritorna gradualmente titolare. Le sue reti in campionato sono otto in tutto, ma per le due doppiette non poteva scegliere meglio l’avversario: Juventus - Roma 3 a 0 e Milan - Juventus 1 a 6, contribuendo con le sue segnature al cammino in Champions League, alla conquista del 24° Scudetto e della Supercoppa Europea; nel suo palmares anche la Coppa Intercontinentale.
Nella primavera 1997, Bobo finalmente rende in campo com’era stato previsto e anche Cesare Maldini lo apprezza, tanto da convocarlo in Nazionale.
Quello che conta, però, è l’apprezzamento del nostro primo tifoso, tanto che l’Avvocato, intervistato il 30 giugno di vent’anni fa, si sbilancia nel famoso «
Ho parlato con Moggi, Cristian Vieri rimane con noi». Ma nelle scelte ormai autarchiche della Triade, la tentazione alla plusvalenza è forte: quando l’Atletico Madrid si presenta a
Moggi con un transfer da 34 miliardi di lire, Lucianone non si fa sfuggire l’occasione, e ventiquattr’ore dopo l’assicurazione al popolo bianconero da parte di Gianni Agnelli, l’Ansa batte la notizia del trasferimento di Vieri in Spagna.
L’Avvocato non dice una parola in proposito, almeno in pubblico. Sono certo, però, che una telefonatina a Moggi sia arrivata. Se Moggi ha fatto arrabbiare l’Avvocato, Vieri ha fatto arrabbiare addirittura l’
Osservatore Romano per il tourbillon di miliardi che segue il girovagare di Bobo nelle varie squadre: i 34 miliardi per un anno a Madrid, i 55 miliardi per un anno alla Lazio, i 90 per trasferirsi un anno dopo all’Inter.
In un periodo in cui, di Mino Raiola, ancora non si sentiva parlare.
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