Sarà forse una visione romantica della squadra, sarà forse la nostalgia per “la grande Juve”, ma arrenderci al solo ricordo di quello che era non la riporterà grande. La nuova Dirigenza sta conducendo la ns Juventus come una macchina senza anima e senza cuore, ma i suoi battiti , scanditi ad uno ad uno da tutti noi tifosi, devono arrivare diretti e chiari a tutti quei soggetti che nel proteggersi, proteggono anche le prove della nostra discolpa. Basta usare schemi, freni o alibi; se vogliamo continuare a credere e, perché no a sognare, dobbiamo imparare a vedere quello che vogliono impedirci di vedere e capire. Dobbiamo spegnere realmente la Tv, imporci conto chi vuole metterci dei limiti perché colpevoli di non far parte della schiera gli individui “condizionabili” che sono il pane quotidiano per tutti quei giornalisti che sopravvivono sponsorizzando il potente di turno. Ma da chi ci facciamo rappresentare? Un Cobolli paladino del sorriso che non perde occasione per auto-accusarci? La Juve deve avere alla sua guida dei veri tifosi, come in passato, uomini che della loro fede hanno fatto la principale arma contro le accuse di avversari invidiosi di tanta ricchezza . Io credo che la Juventus sia sempre la Juventus, ma non è più la nostra Juventus! Riprendiamocela ! Ripartiamo da qui e cerchiamo con le armi che abbiamo, di farci sentire in ogni sede e richiamare l’attenzione di chi può fermare questo meccanismo impazzito e troppo corrotto della giustizia che è andata troppo avanti per rimediare da sola ai propri errori. Non arrendiamoci al ricordo, ma aggrappiamoci a quello che possiamo fare affinché la Juventus ritorni ad incarnare il nostro “sogno”.
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