di A. PavanelloNella stagione 1922/23, La Juventus inaugura il suo campo di Corso Marsiglia (attualmente Via Tirreno), il primo impianto calcistico in Italia con struttura di cemento armato; i progettisti e realizzatori furono l’ingegner Lavini e il geometra Pietro Monateri. Nella gara inaugurale la Juventus batté il Modena per 4-0. Frattanto ai vertici della società stava per iniziare il “cambio della guardia”: infatti
il 14 luglio 1923 viene eletto presidente Edoardo Agnelli, figlio del fondatore della FIAT («
Attorno a lui la famiglia juventina si stringe serena e fidente» come sarà scritto nell’Hurrà Juventus del settembre dello stesso anno, dedicando la copertina al neopresidente).
Riportiamo qua di seguito uno stralcio del suo discorso d’insediamento; «
Vi sono grato per aver accolto come un onore la mia presidenza, ma spero di non deludervi se vi confesso che non ho alcuna intenzione di considerarla soltanto onorifica[...]. Dobbiamo impegnarci a far bene, ma ricordandoci che una cosa fatta bene può essere sempre fatta meglio».Edoardo Agnelli volle riprendere la vocazione, dopo un primo fugace tentativo, peraltro abortito alla fondazione, di estendere l'attività della società ad altre discipline portando all'apertura di nuove sezioni sportive, racchiuse sotto l'egida della nuova "
Juventus - Organizzazione Sportiva Anonima" (in cui confluì la stessa squadra calcistica); le sezioni di maggior successo furono l'hockey su ghiaccio e il tennis. L'attività polisportiva della Juventus O.S.A. continuò sotto vari cambi di proprietà fino al 1949.
Il campionato, sanato il dissidio tra Confederazione Calcistica Italiana e Federazione Italiana Giuoco Calcio (la CCI si era formata l’anno precedente in aperto dissidio con la FIGC e aveva creato un campionato parallelo a cui si era iscritta pure la Juventus), torna ad essere uno solo e assume la struttura nuova di tre gironi da dodici squadre ciascuno: non è che l’inizio della “Riforma Pozzo” che porterà il campionato alla formula attuale, ovvero quella a girone unico.
Si costituiscono la Lega Nord e la Lega Sud (che presto si fonderanno). Il campionato viene vinto dal Genoa dopo quattro anni d’assenza; la squadra ligure ne vincerà ancora un altro l’anno successivo, prima di appannarsi e conoscere un periodo di alti e bassi che dura tuttora e che l’ha allontanata dal palcoscenico delle grandi. Esordisce, seppur giovanissimo, nella porta bianconera
Giampiero Combi, portiere del quinquennio e futuro Campione del Mondo 1934 ed è arrivato dal Padova
Pietro Pastore (giocherà con la Juventus 67 partite e segnerà 55 gol e avrà pure una carriera cinematografica).
Sebbene la squadra si classifichi solo al quinto posto del girone della Lega Nord, la stagione merita di essere ricordata, perché con l’insediamento di Edoardo Agnelli, ebbe inizio un binomio, quello “Agnelli-Juventus” che continua tutt'oggi.
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