Nella Sua immensa saggezza, il Mahatma Gandhi affermava : “un passo alla volta mi basta”. In una battaglia in antitesi a poteri estremamente radicati e presenti abbiamo dovuto, nostro malgrado, inchinarci a tanta sapienza ed adoperarci in una politica dei piccoli ma determinati passi. Avremmo voluto smascherare la farsa fin dal primo giorno ma purtroppo non ne avevamo la forza necessaria. Un manipolo di irriducibili necessita di costante impegno e forza di volontà nel perseguire, ogni giorno come fosse il primo, l’obiettivo finale. Continuiamo tuttavia ad essere ottimisti sull’esito favorevole della nostra lotta, una così grande farsa non potrà reggere alla lunga.
Come evidenziato egregiamente in una recente intervista sul nostro sito internet dall’ex designatore Paolo Bergamo, le forze in gioco sono enormi ma la verità c’è, anche se scomoda per alcuni. Giùlemanidallajuve continua a consolidare, giorno dopo giorno, il proprio status di unico soggetto giuridico legittimato ad ottenere l’annullamento dei processi farsa dell’estate 2006. Continuiamo ad essere solo NOI l’ago della bilancia che restituirà titoli ed onore alla nostra amata e vituperata “Vecchia Signora”.
In questa ottica, l’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle può essere indubbiamente inquadrato come un anno di transizione in cui non sono tuttavia mancati alcuni eventi positivi. Ad iniziare dalla sentenza Gea, che ha decretato la fine del teorema di una cupola calcistica. Ed il vittorioso processo sui falsi in bilancio, che ci ha reso sempre più consapevoli di quanto lesivo per il nostro sodalizio sia stato il remissivo atteggiamento della nuova Juve patteggiona. Ma anche le defezioni di Cobolli e Montali, dopo quella di Tardelli, ed il terzo allenatore in tre anni sono lì a dimostrare, se mai ce ne fosse bisogno, l’assoluta inesistenza del fatidico progetto, così come andiamo purtroppo dicendo da oltre tre anni. Stendiamo un velo pietoso sulla gestione e sui risultati economici e sportivi. Il nostro intervento nell’assemblea degli azionisti dello scorso ottobre, rappresenta esattamente lo specchio del decadimento della Juve post farsa.
Ma il 2009 è anche l’anno della sentenza non proprio positiva ai danni dell’ex Amministratore Delegato Antonio Giraudo. In seguito alla lettura del dispositivo di sentenza abbiamo tuttavia maturato un cauto ottimismo. Un dispositivo che ha evidenziato fatti e circostanze palesemente erronee e facilmente controvertibili. Sulla scelta del rito abbreviato da parte dei legali di Giraudo avranno certamente pesato innumerevoli fattori. E’ bene ricordare che all’avvio dei procedimenti penali si riteneva plausibile l’ipotesi di non arrivare mai a sentenza, visto il gran numero di testi, indagati e parti civili. Dalle carte della giustizia sportiva veniva inoltre palesata la totale assenza di partite truccate o di un sistema atto a condizionare i risultati. Infine, è bene ricordare che una sentenza assolutoria in prima istanza avrebbe prodotto pesanti risvolti penali e civili. Insomma, una prima sentenza di colpevolezza fa sempre comodo al comune sentimento popolare.
L’appello già preannunciato dai legali di Giraudo potrebbe arrivare a sentenza già alla fine di questo 2010. Previsione più ottimistica si può produrre per il processo con rito ordinario (quello principale) che vede coinvolto, tra gli altri, Luciano Moggi. Chi ha avuto occasione e voglia di seguire le varie fasi di questo procedimento, analizzate anche sul nostro sito internet e sul nostro forum, avrà di certo fatto suo il convincimento di quanto “campate in aria” siano le ipotesi della accusa. Sono stati fin qui ascoltati solo i testimoni della pubblica accusa. Ciò nonostante, nessuno di questi ha portato uno straccio di prova sull’esistenza di una cupola o di un illecito. Nella migliore delle ipotesi i testi hanno parlato di “sensazioni” e “sentito dire”. Come non essere ottimisti? In questo procedimento la Cassazione ha inoltre riammesso le parti civili. Sarà quindi interessante comprendere quale posizione giuridica prenderà la Società Juventus, chiamata in causa come responsabile civile, di fronte al rischio di dover soddisfare le richieste milionarie delle parti civili. Dopo aver patteggiato tutto il patteggiabile, anche lì dove non era necessario (vedi il processo sui falsi in bilancio e le presunte sim straniere), i nostri prodi dirigenti (il trino) e l’azionista di riferimento inizieranno finalmente una politica di seria difesa dei vecchi dirigenti, di se stessi, dei tifosi, della Juve e di tutti i suoi azionisti?
Tornando alla nostra Associazione, il 2009 ci ha visti sempre in prima linea nella lotta per la contro-informazione. Oltre alla pubblicazione di ogni avvenimento inerente i procedimenti in corso, abbiamo avviato una campagna di spot tv (in alcune tv locali) per sostenere e scongiurare la scomparsa di quei pochi programmi tv che continuano a supportarci nella campagna di informazione su farsopoli. Abbiamo rafforzato la nostra collaborazione con il giornale free press Stadiogoal. Abbiamo inoltre condotto una indagine per capire come i nostri soci vedessero il nostro operato e quali migliorie o possibili azioni future si aspettassero da noi. Una indagine che ha decretato la Vostra totale soddisfazione sul nostro operato ed un grande orgoglio di appartenenza, di questo non possiamo che ringraziarVi.
In ambito legale abbiamo continuato a lavorare senza trascurare ogni possibile azione tesa all’obiettivo finale. L’atto di messa in mora e la procedura di infrazione che abbiamo depositato avverso la sonnolenta Commissione Europea, ci hanno garantito l’opportunità di depositare un nuovo ricorso presso il Tribunale di Primo Grado di Lussemburgo. Prosegue quindi il nostro cammino verso la Corte di Giustizia Europea e la Corte dei Diritti dell’Uomo. Siamo certi, in queste sedi, così come avvenne per il caso Bosman, si giocherà la partita per la verità. Resta inoltre ancora pendente il ricorso al Consiglio di Stato. Coerenti con l’impegno preso con tutti Voi continueremo quindi a perseguire la strada per la verità fino alla vittoria finale.
Nel corso di questo nuovo anno dovremo attendere che i tribunali fissino le date delle udienze, ciò non dipende dalla nostra volontà. Per quanto la sentenza di primo grado dell’ex A.D. bianconero possa sembrare circostanza che produrrà riflessi negativi anche sui nostri procedimenti, non bisogna dimenticare che i nostri ricorsi vertono anche su altre circostanze (tra cui eccesso di pena, eccesso di danno economico patito, mancanza di opportune tutele giuridiche, violazioni norme costituzionali, ecc….). Ed è proprio la forza delle nostre argomentazioni e delle nostre ragioni che ci vede oggi invisi alla maggior parte dei media.
Nel 2010 continueremo, anzi amplieremo, la nostra battaglia per l’informazione. Compatibilmente con le risorse economiche continueremo ad informare il maggior numero di tifosi, cercando di rompere l’omertoso muro della falsità. Così come è nostra intenzione proseguire con le querele (come avvenuto nel 2009 nei confronti di un giornalista del tg5) verso quei soggetti che vorranno continuare nella campagna di diffamazione del nostro sodalizio.
Non esiste futuro senza passato. Non possiamo, anzi non vogliamo dimenticare quanto abbiamo dovuto patire in quella fatidica estate del 2006. Non dimentichiamo le umiliazioni subite, non dimentichiamo la gogna mediatica. E se Giùlemanidallajuve continua anno dopo anno nella sua lenta ma inesorabile crescita, ciò significa che è condivisa la nostra voglia di riscatto. Continuate a restare al nostro fianco, continuate a darci la forza necessaria, Giùlemanidallajuve non Vi deluderà mai.
Giùlemanidallajuve, giù le mani dal nostro orgoglio.
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