È passato un anno e mezzo da quel 12 gennaio 2017, giorno nel quale la Juventus decise di puntare su un giovane difensore dell'Atalanta sborsando una cifra vicina ai quindici milioni di euro e contestualmente di lasciarlo a Bergamo per completare la sua maturazione calcistica.
Quel giovane difensore è Mattia Caldara che qualche giorno fa ha svolto le visite mediche con la Juventus che ha finalmente deciso di aggregarlo alla prima squadra, vista la grande crescita del ragazzo favorita dall'aver lavorato all'Atalanta con un tecnico molto preparato sui giovani come Giampiero Gasperini, che lo ha aiutato a diventare un difensore completo e pronto per giocare con la maglia bianconera.
Caldara è un classe 1994 e fino all'approdo alla Juventus ha sempre giocato nell'Atalanta ad eccezione delle due stagioni in prestito a Trapani e Cesena che gli sono servite per farsi le ossa, giocando con continuità in cadetteria.
Il passo più importante della sua carriera però è stato nel 2016 quando in maglia neroazzurra ha disputato una grande stagione che gli è servita ad attirare le attenzioni della dirigenza bianconera oltre che ad entrare nel giro nella Nazionale maggiore, passando prima da quella Under21.
Mattia è un difensore centrale, o meglio un "regista difensivo", visto che alle caratteristiche da difensore puro abbina anche una buona tecnica ed una discreta visione di gioco; inoltre può giocare senza problemi sia in una difesa a tre, come giocava nell'Atalanta, che in una difesa a quattro dove può mettere in maggior risalto le sue doti nel gioco d'anticipo e nella marcatura degli attaccanti avversari.
Nonostante sia un difensore Caldara ha anche abbastanza confidenza con il gol (dieci reti in sessantasei presenze con la Dea) che spesso realizza di testa su cross da calci piazzati sfruttando i suoi quasi 190 centimetri di altezza per 80 chilogrammi di peso che gli consentono di farsi spazio nell'area di rigore ed anticipare gli avversari nello stacco.
L'unica perplessità sul ragazzo invece è se abbia il giusto carattere per portare addosso una maglia pesante come quella bianconera, ma qui dovrà essere aiutato anche dal suo nuovo allenatore che dovrà dargli fiducia e farlo inserire al meglio nello scacchiere bianconero.
Insomma, le premesse sono molto buone perché Caldara ha dimostrato nelle ultime stagione di essere un difensore promettente, affidabile e già pronto per giocare ad alti livelli. Ora però dovrà lavorare duro ed allenarsi al meglio per ambientarsi in una realtà come quella della Juventus e fare il passo in avanti definitivo della sua carriera.
Benvenuto Mattia!
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