Di CrazeologyTutti abbiamo notato che, dal 2006 in poi, Bologna è diventata una città astiosa nei confronti del club bianconero e dei suoi tifosi. E’ persino rischioso girare per la città con la sciarpa o la maglia bianconera addosso. Purtroppo, grazie ad alcune ricostruzioni giornalistiche e giudiziarie fallaci e fantasiose,
i tifosi del Bologna attribuiscono alla Juventus e ai suoi dirigenti pre 2006 la celebre retrocessione in serie B della loro squadra del cuore.
A mettere il carico da 90 su questa impostazione ideologica, fu anche l’allora Presidente Gazzoni Frascara, che nel corso degli anni ha sempre sostenuto che furono, per l’appunto, i supposti magheggi di Moggi in particolare, e dei suoi complici diretti e indiretti, a far retrocedere il suo Bologna. I tifosi Bolognesi hanno mangiato avidamente questa ricostruzione, come un piatto di tortellini alla panna e prosciutto, con l’immancabile parmigiano reggiano grattato a neve sul piatto.
Hanno mangiato affamati questa teoria senza porsi domande serie, senza seguire seriamente i successivi processi e i tanti ulteriori elementi venuti fuori successivamente durante il processo penale di Napoli, l’hanno digerita e assimilata velocemente, e tuttora quando fanno la cacca la mattina dopo il caffè prima di andare al lavoro, ne vengono ancora fuori dei pezzetti. Fa parte di loro ormai. E’ diventata una sorta di evergreen. Meglio che la colpa sia di terzi soggetti che propria.
Bene.
Nei giorni scorsi il tribunale di Napoli ha rigettato la richiesta danni che il Brescia e il Bologna (per mezzo di Gazzoni) avevano presentato. Nel caso poi di Victoria 2000, ossia la società di Gazzoni stesso, la sentenza è spietata, perché si esprime in questi termini:
“In conclusione, poiché difetta la prova che il Bologna retrocesse a causa delle frodi sportive consumate nel campionato di calcio di serie A 2004/2005, le domande risarcitorie di Victoria 2000 srl devono essere rigettate per difetto del nesso di casualità tra la condotta illecita ascritta ai vari convenuti e i danni asseritamente subiti”. Che in soldoni significa, non che il campionato non fosse alterato, ma che anche se alterato il Bologna è andato in serie B per demeriti propri. Non c’è nessuna prova o collegamento logico che tiene assieme le supposte alterazioni e la retrocessione del club.
Bene ha fatto Luciano Moggi in un suo articolo a ricordare i dati statistici di quella stagione, in cui il Bologna vinse solo 9 volte su 38, pareggiò 15 volte su 38, e perse 14 volte su 38. Segnò 33 gol e ne subì 36. Inoltre, persino le sentenze sportive, pasticciate fino al midollo e volte solo a mandare in B la Juventus, hanno sancito che non vi erano partite alterate. La partita di cui lui poi lamenta i magheggi, vedeva come arbitro Tiziano Pieri, che dal Processo di Napoli è uscito pulito.
La richiesta danni di Gazzoni nei confronti di Andrea e Diego Della Valle, Sandro Mencucci, Fiorentina, Luciano Moggi, Pierluigi Pairetto, Juventus, Massimo De Santis e Innocenzo Mazzini, non poteva che finire così. E questo al di là della verità dei fatti, su cui ancora stiamo qua a discutere, tra una sentenza pasticciata e l’altra. Ha cercato un appiglio troppo fragile a cui aggrapparsi, per ricevere danaro facile.
Bene ha fatto Luciano Moggi, sempre nello stesso articolo di cui sopra, a ricordare anche la condanna per Bancarotta emessa dal Tribunale di Bologna per Gazzoni stesso in relazione alla gestione di Victoria 2000 srl.
Tuttavia, Gazzoni non si arrenderà, e pare che andrà in Cassazione. Te pareva...
Aspettiamo ulteriori sviluppi e poi vedremo cosa succederà. Però, visto che ci siamo, noi, nel nostro piccolo, vogliamo chiudere con una strizzata d’occhio e una stretta di mano verso la tifoseria Bolognese, che ha sicuramente vissuto momenti difficili ed è stata vittima di vicende che si svolgevano fuori dal campo, ossia nella gestione complessiva del club.
Cari felsinei, ascoltate una dritta che vi da un amico lontano: mangiate pure, ma occhio, che i tortellini che mangiate dal post 2006 sono scaduti.
“Ma che bontà! Ma che bontà! Ma che cos’è questa robina qua?” - Mina cit.
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Mina – Ma che bontà (1977)
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