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Editoriale di A. AMODIO del 10/03/2007 17:21:14
DUE FRANCESI NON DEGNI DELLA JUVE

 

A prescindere da come andrà, alla fine di questi primi 45’, forse i più neri della storia recente bianconera, ribadisco una cosa detta su un editoriale di qualche mese addietro: questi due francesi, Zebina (trattenuto a forza!) e Boumsong (dove l’avete scovato!) non sono degni della Juve. E non potevo esimermi dal segnalarlo ancora! Specialmente se penso a quell’imbecille di presidente (fa parte della stessa categoria) pescato alla fine sul telefonino. A dire che cosa? Svegliati e vai via! E se ripenso ad una telecronaca ancora inqualificabile non c’è da stupirsi. Il resto alla fine… sempre se ne avrò la forza...
Scrivevo questo alle ore 15.58.52. Lo ribadisco un’ora dopo.
E la perla, la terza perla, la ribadisce l’altro francese, ovvero Deschamps, che inserisce le punte come noccioline, non capendo – ad esempio – la giornata “no” di Trezeguet (o di Camoranesi a mezzo servizio) che non tocca un pallone degno di questo nome.
Anzi quando ne ha l’’occasione, invece, di stoppare cercare il gol, cerca un’acrobazia da nemmeno tentare in quel momento della gara. Tre passi indietro, rispetto alla gara col Piacenza. Con la chicca della “solita” telecronaca di Sky (non so quella dei figliocci del Caimano), e con l’aggravante di aver fatto fare brutta figura anche a chi come Del Piero, Chiellini e Buffon, nel bene o nel male, cercano sempre di non tirarsi indietro. Se a ciò aggiungiamo quella “faccia da allocco” di un presidente sempre più scemo (avete visto la sua giacca nera – o quasi – e la sua polo azzurra!) non ci resta che piangere!
Ed allora tre sono i correttivi immediati che l’allenatore francese deve (se ha gli attributi) dimostrare!
Togliere di squadra (e da subito) chi non è da Juve; abbassare i toni trionfalistici e soprattutto cercare di capire quando e come si fanno le sostituzioni perché ancora - a mio modesto avviso - non lo ha imparato.
Non basta, infatti, far giocare soltanto i nomi, ma anche gli uomini e sopratutti bisogna dosarli. Far entrare Bojinov o Palladino in quel marasma non serve!
Abbiamo due occasioni immediate – e per di più a Torino – per prendere sei punti determinanti. Altrimenti gli altri non stanno a guardare. E lo hanno dimostrato!
Cadiamo in piedi solo perché (all’ennesimo) rigore al Napoli ne hanno dato uno anche al Rimini, ma non possiamo dopo tre vittorie consecutive (e nessun gol preso) prendere tre reti da un semi-sconosciuto a cui concediamo il lusso di tre lisci (il secondo, infatti, è nato da un angolo arrivato dopo l’ennesimo erroraccio di quel n. 18).
Serviranno questi correttivi? Ce lo auguriamo, altrimenti con una società che blatera in un modo e razzola in un altro; un allenatore che non è proprio da Juve; ed alcuni giocatori che non sempre riescono a dimostrare di amare quella maglia che indossano, il futuro non sarà così roseo.
Come dire: la Serie A bisogna riconquistarla al più presto, poi si vedrà!
Io in questo momento ho fiducia più nelle azioni legali di “GIÙ LE MANI DALLA JUVE” a cui vi prego di aderire sempre più numerosi, anche versando sul conto corrente postale che il grande Belviso ci ha messo a disposizione!
Oggi – e se non si cambia registro, mantenendo la concentrazione che serve fino alla fine di questo calvario – è meglio pensare che “tutto il resto è noia” e forse festeggiare eccessivamente (anche ci stava) le disgrazie altrui non sempre porta bene. E allora, anche se quello che è accaduto a Valencia ci ripaga un po’ delle nostre sofferenze, guardiamo anche in casa nostra. Forse, è meglio!


 
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