Calciopoli ritorna sulla scena. Menomale! Oggi a Roma il Collegio di garanzia presieduto dall'ex ministro Frattini dovrebbe esprimersi riguardo alla decisione con cui il TNAS respinse le richieste bianconere di annullare la delibera con la quale l'allora commissario Guido Rossi assegnò lo scudetto 2005/06 all'Inter.
Il Tribunale Nazionale di Appello dello Sport otto anni fa si dichiarò incompetente a decidere (giudicare) sul «provvedimento di revoca dello scudetto 2005/06 al club bianconero, e successivamente assegnato ai nerazzurri. Tradotto: si chiede che, sul tema aperto con la delibera del 2006, si arrivi ad un esame nel merito, magari anche della stessa federazione» (La Stampa).
Il Consiglio di Stato ha detto "dovete risolverla all'interno del mondo dello sport". A questo ha portato il ricorso al TAR del Lazio che Andrea Agnelli presentò all'alba della sua presidenza. La Juventus sostanzialmente chiese di annullare il provvedimento di assegnazione all'Inter di quello scudetto.
Qualche giornalista pronostica di una decisione immediata, già in giornata. Noi abbiamo il sospetto che il collegio presieduto da Frattini scegliendo di confermare la decisione di Guido Rossi
sostanzialmente se ne laverà le mani, o, al limite opterà per un'altra forma di non-decisione.
A questo punto sarà doveroso per ogni tifoso
scrutare bene l'atteggiamento di Andrea Agnelli, verificare cioè se manifesterà la stessa
cedevolezza che mostrò in occasione del "tavolo della pace", dove, ricordiamolo, l'accordo saltò per opposizione di Moratti (per fortuna!) o se si permeerà di
arrendevolezza lasciando andare le sorti di quei nostri due scudetti là dove vogliono FIGC e altre componenti dello sport italiano. Un Andrea Agnelli che nelle vesti di presidente ECA negli ultimi mesi pare essersi interessato molto a riformare il calcio continentale a scapito dei campionati italiani. Non vorremmo che - per merito dei soliti influencer - passasse il messaggio
"Andrea farà la Superlega facendo così morire la Serie A e così si vendicherà di calciopoli!". Scegliere questa via per lasciare lo sfregio alla Storia bianconera sarebbe mortificante per la Juventus e i suoi tifosi, non per la FIGC o il CONI.
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