Confusi e felici. Parafrasando una nota canzone della Nannini credo che molti di noi si sentiranno tali. Perlomeno il sottoscritto. È un anno strano. E su ciò, ormai non ci piove. Ed esiste una forte discrasia tra gli accadimenti che, giorno dopo giorno, coinvolgono la nostra amata Juventus. Oltretutto c’è una forte frenesia – specie in noi di GIÙ LE MANI DALLA JUVE – di voler spaccare in mondo in due. Come dire: vogliamo tutto e subito! Magari! Ma ciò, forse, non è possibile. E non è questo – davvero – il momento di mollare la presa. Tanti nodi potranno venire al pettine nei mesi a venire e sicuramente l’ultima cosa che dobbiamo fare è quella di lasciare adesso. Leggo allora di slogan importanti che ci facciano conoscere di più e meglio. E propendo per quello di Paola (ad averne di juventine come lei) che recita: "Non esistono pressioni che possano attenuare la nostra sete di Giustizia" a firma di Giuseppe Belviso. Non ci sono dubbi, è lo slogan giusto. Ed è giusto che “bisogna rimboccarsi le maniche”, come d’altronde stiamo facendo in questi mesi. Molto modestamente credo che anche nello slogan “confusi e felici” ci sia tutta l’essenza della Nostra Associazione. È vero, sostanzialmente si litiga – a volte – per questioni di lana caprina. Altre volte si viene interpretati male. Ma in questo marasma generale (ecco perché confusi) e con una società alle corde che non riesce a difendersi da niente e da nessuno oltre che a cavarne un ragno dal buco di questa situazione, molto probabilmente gli unici a cavarcela (e quindi felici) siamo noi di Giù le Mani dalla Juve. E con questo voglio dire che dobbiamo continuare di essere “felici” di continuare a combattere a fianco della nostra amata Juventus, pur nella confusione che regna totale. È confuso il calcio italiano che gioca la Serie A più falsa di sempre; sono confusi i vertici di questo calcio – da Lega a Figc – che non riescono a darsi delle regole; sono confusi i tifosi di molte squadre che forse soltanto oggi cominciano a capire tante cose di calciopoli che non (prima di tutti) abbiamo avuto il coraggio di denunciare; sono confusi i tanti osservatori tv che forse non attendevano delle reazioni pacate ma allo stesso tempo sferzati da parte – ad esempio – di Giù le Mani dalla Juve, un’Associazione che quando è nata forse non si attendeva di fare tutta questa strada, perché di strada “senza piaggeria” ne abbiamo fatta. Ecco perché, allora, dobbiamo continuare a rappresentare la parte “felice” di un momento che definire caotico è davvero minimo! Ripeto sempre che un anno in B e senza questa Associazione sarebbe stata davvero la fine! Ed allora continuiamo a darci e farci forza l’un l’altro; non perdiamo mai di vista il nostro obiettivo finale; coinvolgiamo più gente possibile; e soprattutto versiamo e/o facciamo versare anche chi prima (magari per l’assenza di un C/C postale che ora c’è) non faceva. Permettetemi di dire che forse – casi sporadici a parte di calciatori che in Serie A è meglio che cambino aria – sono confusi molti nostri campioni. E credo che dopo la partita di oggi, forse siamo ancora più “confusi e felici” di prima! D’altronde i rimbrotti servono anche a spronare un ambiente che di confusionario quest’anno ha avuto davvero tanto. E che è stato difficile gestire. Credo che molti da questo punto di vista vadano perdonati, a parte ripeto chi – com’è stato subodorato – qualcuno non lo faccia per ripicca. E qui si indispettirebbe anche il più confuso o felice, dipende dai punti di vista. Un consiglio, allora può essere questo: continuiamo a lottare; protestiamo per far capire sempre la nostra posizione; aumentiamo la nostra visibilità, non perdiamo di vista “MAI” il nostro obiettivo finale. E pur nella confusione generale che regna sovrana – anche per scoraggiare chi tenta di farci recedere dalla nostra posizione – potremmo rispondere: “IO SONO FELICE, APPARTENGO A GIÙ LE MANI DALLA JUVE!”
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