Quando torno a leggere, mio malgrado, un qualunque articolo di giornale che sfiori l’argomento Farsopoli, ahimè, mi sale la carogna. Il senso è sempre lo stesso, niente che possa nuocere a quella porcata va riportato alla verità.
Commistione tra cronaca e critica.
Succede sempre, sento la musichetta da lontano.
Un due tre, un due tre, un due tre tre.
Questo è il valzer del ricorsino
Che non può esser ricevuto, figurarsi giudicato da un magistrato. Sovente tra l’incompetente e l’inammissibile
Ed esce subito l’articolino sul giornalino: mannaggia al biricchino
Un due tre, un due tre, un due tre tre.
E’ mai possibile che a distanza di
oltre 13 anni non sia ancora possibile provare a presentare in modo almeno verosimile quella vergognosa vicenda?
Non si ha il coraggio di entrare nel merito. Ma dopo 13 lunghi anni ancora siamo al “teorema San Dulli” distrutto dalla pur omissiva, tardiva e concettualmente disonesta Relazione Palazzi del 2011.
Pensate che leggendo su un noto giornaletto farsopolaro a margine del vomitevole trafiletto che riporta in modo distorto la notizia della dichiarazione di INAMMISSIBILITA’ da parte del Tribunale federale nazionale della FGCI si chiede la sottoscrizione dell’abbonamento al quotidiano per aiutare il Giornalismo! Voglio dire aiutare il Giornalismo!
(fate finta che a margine di ciò abbia inserito la faccina che ride a crepapelle!)
Io
questo genere di Giornalismo lo aiuto volentieri a fallire! (non comprerò MAI più un quotidiano).
Ma tantè.
Un due tre, un due tre, un due tre tre.
Questo è il valzer del ricorsino
Piccino piccino piccino
Che fa dire al tifosetto pistolino “che cattivi che sono in FGCI”
Ed al presidentino “noi facciamo di tutto ma il cartoncino non lo mollano no e poi no”
Un due tre, un due tre, un due tre tre. Anche alla Continassa hanno sposato in pieno questo valzer del ricorsino, piccolino piccolino,
che non pianti troppo casino e che non entri troppo nel merito, che racconti solo un pezzettino, sempre più marginale. Ovviamente serve a nascondere la verità al tifosino, quello piccino piccino, che senza dover fare il compitino si compra un bigliettino e si beve tutto il brodino.
Tutto in silenzio perché l’ultima trovata è “Farsopoli: pensarne sempre parlarne mai”. Nghè nghè.
“La memoria è sovversiva!”, clienti belli.
Un due tre, un due tre, un due tre tre.
Del valzer del ricorsino
Non dir nulla al tuo vicino
Stttt, zitti mosca che se si accorgono quelli forti
Lo dicono a mio cuggino!
Un due tre, un due tre, un due tre tre. La Juventus non ha mai fatto nulla di concreto per combattere Farsopoli, anzi nei fatti ha sempre remato contro, per
interesse di cordata specifico dell’azionista di maggioranza cui si è allineato dal 2011 il signor Andrea.
“Farsopoli: pensarne sempre parlarne mai” .
Una menzogna detta scientemente, sapendo di mentire.
Perché ovviamente non si può sperare di rovesciare quella porcata in silenzio, ma al contrario TUTTI i santi giorni bisogna urlarne le incongruenze, le falsità, le omissioni e soprattutto i tradimenti. Bisogna far come si fa con i cani quando sporcano, mettergli il muso dentro.
Altrimenti saremo di nuovo ciclicamente alla partenza di un nuovo giro di valzer.
Quello dell’inutile ricorsino a cui il giudice dirà di no col ditino.
Che permetterà alle gazzette di celebrare un cartoncino.
Che giustificherà la manfrina di Andreino.
Un due tre, un due tre, un due tre tre ( a 4 falsi illeciti arrivò solo Zaccone).
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