Tribunale di Napoli - Udienza del 09 febbraio 2010.
Si riprende dopo la sospensione con una richiesta personale del Colonnello Auricchio che, a causa di un problema familiare (il bambino è stato ricoverato in terapia intensiva fino alla settimana scorsa), ha necessità di rientrare a Roma nel pomeriggio. Il giudice Casoria accoglie la richiesta e il PM così articola la situazione: «Il Colonnello sta seguendo un filo di ragionamento, ed in relazione ad alcune vicende credo sarà anche costretto a tornare indietro nel tempo, o a periodi che ha già trattato, facendo questa parte e che derivano da altre intercettazioni che affrontano argomenti paralleli a questo. Il Colonnello ha scelto di seguire una traccia, sicuramente la prossima udienza è ancora tutta quanta da dedicare all’esame del Colonnello Auricchio».
Cagliari-Juventus (16.01.2005)
Auricchio: «Avevamo segnalato, prima della partita, Moggi che contatta Bergamo». Auricchio prosegue segnalando altri due contatti (del 10/01/2005) in relazione alle designazioni arbitrali per gli ottavi di Coppa Italia (Juventus-Atalanta). Moggi mentre parla con G. Bozzo, risponde ad un’altra chiamata, dove dice: «ma Ayroldi, mettono tutti quelli che hanno messo la scorsa volta!». L'altra segnalazione é relativa alla telefonata fatta dalla segretaria Alessia che vuole comunicare le designazioni e Moggi risponde con «la sottolineatura delle doti di “indovino”».
La partita viene arbitrata da Racalbuto e si conclude 1 a 1 ma ad essere tormentato é il post-partita, dove «Cellino sostiene che la partita sia stata smaccatamente a favore della Juventus, perché la rete è stata segnata da Trezeguet in fuorigioco». Vena polemica portata avanti anche da due giocatori del Cagliari: Esposito e Abeijon. Le contestazioni hanno uno «strascico in Federazione che vuole approfondire con un'indagine». Questo aspetto è secondo Auricchio «degno di menzione» per l'atteggiamento successivo di Moggi.
Riferisce che in data 17.01.2005, mentre è a «colloquio con Innocenzo Mazzini», ha modo di parlare contemporaneamente con Baldas per «organizzare la puntata del processo». Baldas riferisce che il gol è in fuorigioco e Moggi lo sollecita ad appoggiare l'arbitro, che «deve essere assolto alla grande».
Il 19 gennaio, Moggi chiama F. Ghirelli: «Ma come, mettete sotto inchiesta un arbitro che ha arbitrato bene?». L'ex Dg prosegue sollecitando Ghirelli a non dare informazione alla stampa: «Guarda è una cosa delicata, io ci andrei con cautela perché da amici poi diventiamo nemici». Ghirelli dice che avvertirà Pappa e Moggi ancora: «Avvisalo Pappa, è un impreciso che quando gli capita di andare al nord chiude, altrimenti siamo le vittime di tutti quanti».
La conclusione di Auricchio: «Questa conversazione viene ritenuta utile per l’azione di tutela che Moggi ha nei confronti di arbitri da lui ritenuti fedeli e legati. C’è una doppia azione di tutela in questo caso: quella dal punto di vista mediatico, sfruttando ed utilizzando la grancassa mediatica del processo del lunedì e l’altra istituzionale, laddove si paventa un probabile approfondimento dell’ufficio indagine sul punto».
Juve –Brescia (23.01.2005)
Il 24.01.2005, Moggi con Baldas al telefono con oggetto il contenuto della moviola del processo del lunedì. Auricchio: «I dati investigativi che emergono portano a ridimensionare la posizione dell’arbitro Cruciani (arbitro di Lazio-Sampdoria)». Successivamente la discussione si sposta all’arbitro di Inter-Chievo: «allora Paparesta esce con tutti gli onori…», dice Moggi. Auricchio ritiene «il dato di interesse in relazione a Papresta, che è l’arbitro della partita Reggina-Juventus». Il colloquio prosegue con Baldas che chiede come deve comportarsi con l'arbitro Farina (Livorno-Milan) e l'attenzione si sposta poi su Roma-Fiorentina, in cui Copelli è uno degli assistenti: «Copelli ne fa di tutti i colori; lo hanno preso per i campionati del mondo, mo' lo faccio cancellare io». Motivo di interesse per Auricchio, in quanto Copelli sarà l'assistente della partita Reggina-Juventus.
Il 24.01.2005, Moggi chiama Franco Melli (giornalista-opinionista) e gli suggerisce in merito all’arbitraggio di Farina di Livorno-Milan: «Il rigore a favore del Livorno c’era tutto».
Casoria: «Pm, questa partita non è nel capo d’imputazione (Livorno-Milan), non è così? È inutile ripetere su sto fatto che interloquiva in tutte le partite, lo abbiamo più o meno capito, concentriamoci sui capi d’imputazione e sull’associazione. Che commentava su ogni partita commentava, lo abbiamo capito. Siccome è un concetto ripetitivo e non è una partita che rientra nei capi d’imputazione, sorvoliamo».
Auricchio: «Era solo per evidenziare il fatto di abbandonare al suo destino il Copelli che era il guardalinee della partita Raggina Juventus».
Auricchio prosegue elencando i successivi contatti con Lanese: 01.02.2005, Lanese chiama Moggi ed «in maniera simpaticissima gli chiede i biglietti della partita con il Palermo». Il 04.02.2005 ancora Lanese in relazione alla richiesta di biglietti ed in sintesi chiede come deve comportarsi.
Giraudo - Moggi
Il 06.02.2005, Giraudo contatta Moggi: l’argomento della discussione è la situazione attuale sia interna alla squadra juventina che esterna.
Arriva subito una precisazione di Moggi: «Sta dicendo un’impressione sua su un qualcosa che riguardava la squadra all’interno e i giornalisti». Secondo Moggi vogliono far credere che «l’ambiente interno era la Juventus e l’ambiente esterno erano gli arbitri», mentre «era il contrario». Prosegue: «Tutte le settimana un giocatore veniva messo in condizione di parlare male della società o di parlare male dei propri compagni. A quel punto Giraudo disse: "Qui bisogna mettere a posto l’ambiente interno e quello esterno: non gliele facciamo fare più (le interviste) e ai giocatori diciamo quello che sostanzialmente devono fare". Questi sa come l’hanno presa? Che bisognava sistemare l’ambiente interno che era quello della squadra e quello esterno che era quello degli arbitri. E’ una cosa totalmente inventata e a sensazione sua».
Prosegue Auricchio, ricordando che il 06.02.2005 Moggi chiama Pairetto: «Ma ti vergogni pure a rispondermi?». E Pairetto: «Sai che non l’ho ancora acceso».
Auricchio: «Utilità investigativa in relazione ad altre forme di comunicazione riservate. Ha un valore di investigazione per questo aspetto».
E ancora una chiamata del 06.02.2005 tra Moggi e Giraudo, «oggetto di interesse investigativo su un appuntamento da fare con Pairetto (Pinocchio)» a casa di Giraudo.
L'8 febbraio vengono riportate da Auricchio altre due intercettazioni: quella di Moggi con la convivente di Pairetto in relazione all’appuntamento di cui sopra e quella di M.G.Fazi che contatta Bergamo e parlano dell’esito del colloquio che la stessa avrebbe avuto con Moggi.
Il 09.02.2005 l'utenza domiciliare di Bergamo contatta un’utenza di un gestore straniero: Bergamo parla con Moggi, «il dato investigativo rappresenta il primo dato oggettivo di un utilizzo di schede straniere. Probabilmente l’anomalia di aver usato l’utenza domiciliare (l’imprudenza) ci consente di individuare questa scheda appartenente ad un gestore straniero, svizzero in particolare» precisa il Colonnello.
La conversazione verte su argomenti di rapporti istituzionali (Federazione-Lega) e dopo qualche minuto «un dato che per noi è stato ritenuto rilevante»: la famosa telefonata sulle griglie che legge per intero.
Auricchio precisa ancora che «la conversazione è la prima intercettata di quelle che da noi sono state considerate utenze riservate. E' una coincidenza interessante che in questa conversazione si discute su come formulare le griglie e le scelte sulla domenica successiva». Intercorre in data 9 febbraio, la giornata di campionato è il 13 febbraio, prima del sorteggio che è stato l’11 febbraio a Coverciano.
«La rispondenza della conversazione rispetto alle griglie e alle scelte arbitrali è pressoché totale e diciamo questo è un dato estremamente significativo».
Ancora su questo aspetto segnalo la conversazione tra Bergamo e M. Grazia Fazi in data 9 febbraio. La conversazione tra i due soggetti verte sulla scelta degli assistenti per le partite. Bergamo dice che Moggi gli ha chiesto gli assistenti Ambrosini e Foschetti e lui gli risponde che gli avrebbe mandato invece Ricci e Geminiani. Foschetti e Geminiami saranno gli assistenti della partita in questione.
Casoria: «Ci dica il motivo anziché leggere tutto» ed ancora sintetizza: «ingerenza nella nomina degli assistenti da parte di Moggi», proprio come invito a velocizzare.
Auricchio: «La partita si chiude con la vittoria della Juventus per 2 a 1 che lascia alcuni commenti negativi. In particolare, un gol annullato all’Udinese e l’assistente Geminiami è colui che segnala il fuorigioco, alla verifica ritenuto inesistente. Siamo sul commento sportivo, sono dati oggettivi, e consentono di stabilire che il gol è inesistente (i giornali dell'epoca lo riportano). Il caso ha voluto che fosse proprio Geminiani a segnalare il fuorigioco».
Interviene il pm chiedendo ancora conferma della corrispondenza della griglia alla telefonata, chiede se «era aderente al dato emerso dal colloquio, se ci spiega perché e in che termini».
Auricchio conferma ancora: «Risponde perfettamente con gli arbitri. La composizione della griglia A corrisponde esattamente alle partite del colloquio. Rispondenza perfetta».
Casoria sembra aver capito il sistema del sorteggio e della formazione delle griglie: «A certe cose ci arriviamo anche noi», risponde.
Contestazione della difesa per un non perfetto abbinamento (telefonata e realtà) che la Casoria dice di poter verificare.
L'attenzione si sposta su un incontro tra Lanese e Pairetto con Giraudo, Moggi e Mazzini. Il motivo è anche legato alle recente elezione di Carraro, dove «Moggi e Mazzini hanno notevolmente contribuito in termini fattivi (affinché avvenisse)», conclude il Colonnello.
Opposizione: «Questa è una valutazione, non è così!»
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