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Udienze Processi di P. CICCONOFRI del 19/02/2010 10:10:27
Calciopoli: esame Auricchio - III parte

 

Tribunale di Napoli - Udienza del 16 febbraio 2010. Seconda audizione teste Auricchio - .

L’udienza riprende con Capuano che chiede ad Auricchio di spostarsi sulla «compagine» della Fiorentina e di descrivere come la stessa si ponesse riguardo le tornate elettorali del 2004/2005 (Carraro-Galliani).

Auricchio inizia la sua deposizione ricordando che la Fiorentina, in quel campionato, risultava gestita dai Della Valle e Mencucci: «Rispetto alle rielezioni di Carraro e Galliani», sin dai mesi di novembre, gli esiti «delle attività di intercettazione» hanno portato al risultato che erano in «antitesi» con il sistema fin lì gestito, «quindi in contrasto con la rielezione dei due citati. Questa posizione è riscontrabile anche pubblicamente (informazione)».
Il campionato 2004-2005 fu il primo in serie A dopo il fallimento della società e successivo ripescaggio dalla C2 (saltarono due anni), «sfruttando alcune congiunture favorevoli».
«Un campionato con investimenti importanti» – prosegue il colonnello – ma l’andamento, «dopo un inizio ordinario», andò in «particolare flessione», tanto da finire in piena lotta retrocessione salvandosi solo all’ultima giornata del campionato. «Andamento negativo, credo anche con cambio di più allenatori».

Capuano: «Nella vostra attività di ascolto, c’è un momento in cui si coglie la preoccupazione della società che in qualche modo non fa parte del sistema?».

Auricchio risponde dicendo che «emerge sin dalle prime battute» della campagna elettorale «la posizione antagonista e la tendenza dei soggetti investigati (Moggi, Giraudo, Mazzini, Ghirelli) di forte contrasto contro i Della Valle. Dal punto di vista sportivo, verso fine marzo, quando la presidenza della società si rese conto della flessione importante (penultimo posto in classifica), iniziamo a registrare nell’attività tecnica alcune conversazioni» in particolare con I. Mazzini che raccoglie gli «sfoghi» dei Della Valle e Mencucci, «come se i risultati sportivi fossero legati a questa posizione antagonista».
Che i «risultati negativi erano legati a questa posizione politica di netto antagonismo» lo si nota a partire da Fiorentina-Messina del 20 aprile. La partita finì 1-1. «La Fiorentina vinceva 1-0. Nucini, che era l’arbitro, diede 6 minuti di recupero nel secondo tempo e qui la partita ebbe un andamento intenso. Il Messina pareggiò al 3° minuto di recupero dopo l’espulsione di un giocatore della Fiorentina; un calcio di punizione inizialmente assegnato alla Fiorentina fu cambiato e assegnato al Messina».
Questo episodio costituì la parte centrale dello sfogo (“questi killer professionali che non fanno capire niente ma poi fanno capire tutto”) del 21.04, quando A. Della Valle chiamò Mazzini (fiorentino), appellandosi ad una sorta di valutazione «campanile» da «paesano».
Capuano: «Che risposta dà?»
Auricchio: «Raccoglie lo sfogo senza pronunciarsi. Ricordiamo a quella data c’è anche l’inchiesta di Torino, Mazzini istintivamente non ne parla per telefono», ma lo invita ad un incontro.

Il 21.04 Mazzini contatta Mencucci (amministratore esecutivo della Fiorentina), riferendogli del contatto avuto con Andrea Della Valle e chiaramente gli dice «che gli aveva chiesto una mano». Nel colloquio parlano anche «dall’esito negativo della partita» e dell’arbitraggio, oltre ad un riferimento a P. Bergamo (“che abbia un minimo di attenzione verso il caso Fiorentina, cioè che non faccia qualcosa di strano…”). Il 22 Mencucci richiama Mazzini e lo aggiorna del colloquio con i Della Valle «circa quanto rappresentato da Mazzini il giorno prima».
Auricchio si sofferma sul sorteggio della 14a giornata, riportando un commento dello stesso Mazzini (“un grande amico”) su Bertini, designato per la partita con il Bologna: «La partita finisce in un pareggio ed è un risultato che per la Fiorentina è importante».

Su quest’ultima frase, viene fatta opposizione: «Ma che è positivo il risultato è una sua opinione?».
Auricchio: «Ci sono progressivi successivi, del giorno dopo la partita… Mazzini telefona a Mencucci» da cui emerge la positività; «lo derivo dal testuale dove si parla del clima “mi è sembrato ottimale, l’aretino non è andato male”».
Casoria: «Vabbè è un’opinione del teste, lo avevamo detto. Cosa vorrebbe nell’interesse di Bertini?»
Il legale di Bertini: «Fino ad ora ha condotto un esame consentendo al teste di leggere a macchia di leopardo» e chiede la lettura completa dell’intercettazione.
Capuano: «È un’opportunità nel controesame. Chiedo al teste le rilevanze investigative».
Legale di Bertini: «Ma quale è la rilevanza investigativa?»
Prioreschi: «Basta che non si riferiscono cose non sentite».

Si prosegue esaminando un'intercettazione del 26.04., di Mazzini che riceve una telefonata da Giraudo. L’argomento verte sul comportamento chiave in consiglio federale di Lotito e Mazzini «aggiorna Giraudo» del contattato con i Della Valle «perché vogliono salvarsi» (“perderli come pagatori di serie A mi dispiace anche..ecco questi si, i soldi ce l’hanno davvero pensaci... vediamo di fargliela pesare perché verranno anche a te.. ) e «studiano un pò la situazione». Nella stessa data Mencucci contatta Mazzini, sempre sulla situazione della Fiorentina dal punto di vista societario.

Arriviamo alla partita, Fiorentina-Milan, con la vittoria del Milan per 2 a 1 a Firenze, arbitro De Santis.
Diego Della Valle chiama Moggi e parlano dell’esito della partita (Moggi: "noi abbiamo fatto casino, noi per voi. La colpa principale è stata della difesa; io dico a Chiellini il cervello che gli avrà detto?"). D. Valle dice a Moggi che preferisce parlare dopo la partita per non giustificare la squadra e tenerla sotto pressione. Auricchio riporta un ulteriore passaggio dell'intercettazione in cui Moggi dice: "Stai addosso anche a quelli che ti ho detto l’altro giorno, senza fare tante cose ufficiali. Ti devi inc*** con quelli li… fargli capire che in questa maniera non si fa" e termina con "pensiamo a salvare la Fiorentina, dai dai".

Capuano: «Ci sono altre telefonate di rilievo investigativo?»
Segue un elenco di intercettazioni: 02.05. Mazzini chiama la segretaria di Della Valle lasciando un messaggio “cosa delicata”; Mencucci-Renzi; Mazzini chiama Bergamo che viene aggiornato sui colloqui tenuti con Della Valle; Bergamo viene chiamato da Diego Della Valle. Viene deciso un incontro e fanno riferimento al «contatto comune», rappresentato da Mazzini e «individuano un percorso per incontrarsi di persona. L’incontro a tre potrà essere implementato dalla presenza del fratello Andrea». Successivamente Bergamo chiama Mazzini e lo aggiorna del colloquio e concordano anche su incontro personale.
In quell'occasione l'incontro non si realizzerà per un problema dei Della Valle e sarà rimandato.
06.05. per la partita decisiva, Chievo Fiorentina, viene designato Dondarini. C’è una conversione di Mazzini con Narsi Claudio, giornalista opinionista. «La conversazione è relativa all’esito della designazione dell’arbitro». Mazzini contatta Mencucci e la telefonata verte sulla necessità di individuare una utenza fissa per contattare i Della Valle; «dalla conversazione emerge la circostanza che è avvenuto il contatto tra della Valle e Bergamo». La partita viene vinta dalla Fiorentina per 2 a 1 e subito dopo la fine, Mazzini telefona a Mencucci dicendo: "Ti lamenti ancora?"
Auricchio prosegue ricordando che «la prestazione di Dondarini viene commentata» dal presidente AIA con il giornalista Capone (Capone: “hai visto che il killer ha colpito a Verona” e Lanese: “ lo avevo detto, il risultato ti dimostra che non c’era dubbio” ; Capone: "Gli avranno mandato dei segnali o ha capito da solo?" Lanese:"..non si mandano segnali loro telefonano prima delle gare").

Fiorentina- Atalanta del 15.05.05, arbitro Rodomonti. L’11.05. c'è una conversazione tra Mazzini e Mencucci dove «si toccano vari elementi». Mazzini riferisce di un viaggio a Torino ("..mi sono fermato dai miei amici.. quelli dove tu compri i giocatori..") e parlano dell’incontro di persona da fare con Bergamo (Mazzini: "bisogna farlo quando già c’è stata la designazione..è stato fatto tutto non ci sono problemi"). Incontro confermato per sabato 14.05 che «avviene all’interno di un ristorante di Bagni a Rivoli Firenze. Dell’incontro e dei partecipanti c’è un servizio di osservazione svolto dal nucleo investigativo e dall’esito è possibile stabile avvenuto tra: Mazzini, Bergamo e i due fratelli Della Valle».
Successivamente Pairetto chiama Mazzini lamentandosi del fatto che a Coverciano non era stato presente e Mazzini gli dice “ero a lavorare per te, la Fiorentina nostra”.

Il giorno dopo 15.05. Mengucci contatta Mazzini e parlano di Giancarlo Abete e della suo appoggio alla designazione unica.
Il 15.05. Bergamo aggiorna M.G.Fazi del colloquio del 14.05 con i Della Valle e su aspetti istituzionali. Nella parte finale si ritorna a fare riferimento alla partita Fiorentina-Atalatana.

Arriviamo a Lazio- Fiorentina del 22.05.05. Auricchio ricorda, come già «nel mese precedente» questa partita destava interesse e cita parte di una intercettazione tra Mazzini e Lotito del 22.04.
Nella settimana precedente l'incontro, ci cono altri contatti tra Mazzini e Mencucci che colloquiano su un incontro che devono realizzare; 18.05 Moggi e Diego Della Valle (“io faccio il tifo anche per te..se non vi salvate è roba da dilettanti..l’ultima partita devono essere 3 punti assicurati...andate a fare la partita con tranquillità per prendervi un punto" dove Della valle chiede a Luciano di fargli un regalo contattando il fratello Andrea ("andate in tranquillità che c’è sempre chi vi guarda con attenzione).

Opposizione di Trofino: «Sono stato zitto anche ora che il Colonnello estrapolava pezzi sopra e sotto, non da un’ipotesi investigativa..estrapola solo qualche frase. Leggiamo per intero la telefonata. Se Della Valle dice questo alla fine e il tribunale non sa che si parla di Fiorentina –Brescia e giocava con l’ultima in classifica, se si estrapola solo questa frase è suggestiva. Mi oppongo al che il colonnello estrapoli solo poche frasi. Leggiamo tutta la telefonata».
Casoria: «Abbiamo quasi esaurito. Pm le andiamo a leggere poi. Più di questo non possiamo concedere all’accusa».
«Lazio-Fiorentina termina 1 a 1 e l’episodio eclatante è una svista di Rosetti che non vede un fallo di mano del giocatore della Lazio in relazione ad un tiro della Fiorentina. Questo episodio, che si sarebbe dovuto completare con una doppia situazione favorevole per la Fiorentina (rigore ed esplusione), non viene visto né da Rosetti, né da Pisacreta e Consolo (assistenti).
Ci sono successivi contatti che vertono proprio sull'errore arbitrale.

Capuano chiede al colonnello di individuare le tre partite decisive per la lotta alla retrocessione, ottenendo una nuova opposizione: «partite decisive per chi e quali argomenti?»
Auricchio: «Quelle che individuano le squadre per la lotta nella retrocessione»
Vengono riportate le ultime partite di campionato (Lecce – Parma, Fiorentina-Brescia, Sampdoria-Bologna) e viene citato per la prima volta Covino, allora «direttore sportivo del Lecce già in procinto di passare, per la stagione successiva, alla Fiorentina. Questo dato viene accostato al riferimento della partita Lecce-Parma tra quelle individuate decisive».
Vengono elencate altre telefonate e ricostruita la classifica del momento delle squadre coinvolte per la salvezza (Atalanta (35), Brescia(41), Fiorentina (39), Lecce (43), Siena (40), Parma Bologna (41), Chievo (42), Lazio, Reggina e Lecce (43).

Capuano: «Vorrei che si accennasse a quello che voi individuate come dossier Della Valle (informativa del 19.04). Contestualizziamolo».

Auricchio: «Ci riferiamo ad una serie di contatti telefonici tra dicembre e gennaio che riguardano il reperimento di una documentazione inerente i fratelli Della Valle. Questa attività ritenuta compromettente, prima della rielezione di Carraro (visti come antagonisti da contrastare perché non in linea.. peroravano una candidatura autonoma di Abete). Si inserisce in una serie di esigenze utilizzabili per contrastare meglio la situazione».

Il colonnello ricorda un'intercettazione tra Moggi e Mazzini dove Mazzini riferisce che "due mie strette conoscenze qui di Firenze hanno documentazione riservata molto interessante e che sono disponibili a vendere (sull’intrallazzo Della Valle con il sindaco sulla vendita di immobili in maniera truffaldina)". Sullo stesso argomento vengono citate altre intercettazioni.

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