Qualche giorno fa ci ha lasciato Gianfranco De Laurentiis, il calcio parlato ha perso un esempio di compostezza televisiva sconosciuto a chi oggi parla del nostro sport nazionale. Il giornalista romano aveva un garbo che si poteva apprezzare dal tono della voce e da un sorriso che sfociava mai in basse allusioni dei giorni nostri e non eccedeva mai nella risata chiassosa. Ripensare alla sua conduzione di Dribbling del sabato pomeriggio su Rai 2 ci regala qualcosa di proustiano.
Il calcio presentato da Gianfranco De Laurentiis aveva tutto un sapore di casa. Il calcio che ricominciava a settembre aveva l'odore di castagne e funghi, delle frugiate e dei ballotti; aveva il calore dei primi radiatori accesi. I finali di stagione avevano il profumo delle prime fioriture e il calore di un sole che finalmente tardava a coricarsi dietro le montagne. Era una vita diversa, forse non migliore, né peggiore, ma sicuramente più vita di questa, dove i personaggi TV non ti ricordano l'odore delle castagne sul fuoco o delle fioriture degli alberi, non ti ricordano proprio niente. Non hanno profumo, non sanno di nulla; forse sanno solo un po' di merda. E come tante altre cose, sono semplicemente sfioriti. Perché tutto sfiorisce e solo la natura sa come far rifiorire le viole a primavera. Gli uomini no.
Ciao Gianfranco, grazie per averci accompagnato attraverso le belle stagioni del calcio.
Iscriviti al nostro Gruppo Facebook!
La nostra pagina twitter
Commenta con noi sul nostro forum!