Di AntipaticoPeriodicamente si torna a parlare di calciopoli, questa volta è il turno di Carraro che ha affermato:
“Io quelle carte neanche le lessi: il giorno dopo le diedi al procuratore federale Palazzi. Ora la Procura di Torino ha fatto lo stesso con l’inchiesta sulla ’ndrangheta nella curva della Juve: non c’erano reati penali, ma la giustizia sportiva è più severa di quella ordinaria. Moggi si compiaceva che lo chiamassero Lucky Luciano. Era contento che si legassero le vittorie un po’ alla sua capacità di scegliere i giocatori, un po’ al suo modo di influenzare gli arbitraggi“.
“Non è mai riuscito a far vincere un campionato alla Juve in modo illecito. Quanto a me, ho commesso un solo errore: volevo cambiare i designatori, Bergamo e Pairetto, e mettere al loro posto Collina. Ma Collina ha chiesto un anno di tempo. Loro l’hanno saputo; e hanno cercato appoggi con atti sconsiderati. Ma stiamo parlando del 2004-2005. L’unica partita che secondo me resta dubbia, Juventus-Inter con il rigore non dato a Ronaldo, è del 1998. Calciopoli si basa sul nulla? Non c’è un euro. È solo una questione di potere, o forse solo di chiacchiere. La Juve avrebbe vinto quegli scudetti comunque. Aveva i giocatori migliori e gli allenatori migliori: Lippi e Capello. Infatti nel 2006 la Nazionale basata sulla Juve vince il Mondiale“.A me la versione di Carraro sembra convincente.
C'era una volta il Campionato di Calcio più bello, più buono e più onesto del Mondo, istituito e rappresentato da un Presidente di specchiata virtù e riconosciute capacità : garantisce il galantuomo in persona.
Desiderio e volontà del Presidente era che lo vincesse una delle diciannove squadre - tutte belle, buone ed oneste - iscritte alla competizione. Purtroppo ce n'era anche una ventesima - brutta, cattiva e disonesta per definizione - che sfortunatamente (è un fatto universalmente riconosciuto) era anche la più forte.
E sapete cosa accadde? Che due servi di partito - già destinati ad essere rimossi dall'incarico - approfittarono dell'innata bontà e d'una momentanea distrazione del Presidente per tramare alle sue spalle e favorire la vittoria di chi avrebbe vinto comunque. Perché lo fecero? Mah ... probabilmente solo per il gusto di schierarsi dalla parte dei Cattivi quando tutti tifavano per i Buoni.
Insomma, alla fine, nessuno ebbe nulla da perdere o da guadagnare: è un fatto accertato. Ma il fatto stesso che si sia complottato affinché le cose andassero esattamente nel verso in cui dovevano andare e alla fine effettivamente andarono, è - almeno agli occhi della bella, buona ed onesta Giustizia Sportiva - prova inconfutabile che qualcosa di losco ci sia stato. Non serve neanche leggere le carte: la condanna da sola parla chiaro, no?
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