Il 26 maggio del 2006, dopo ben 6 anni, furono rese note le prime sentenze per lo scandalo dei passaporti falsi.
Alvaro Recoba, allora attaccante dell' Inter e il d.s. Nerazzurro
Gabriele Oriali formalizzarono il patteggiamento davanti al Gip Lombardi la pena a sei mesi di reclusione con 21.420 euro di multa. Entrambi dovevano rispondere di concorso in falso in relazione al passaporto del calciatore e di ricettazione per la patente italiana ottenuta dal giocatore.
Venerdì scorso sono stati consegnati in Figc gli atti relativi all’esame di Suarez all’Università per stranieri di Perugia di cui si è fatto un gran parlare dallo scorso settembre. Ricordiamo che l’inchiesta di Perugia si è conclusa senza nessun capo d’imputazione specifico nei confronti della Juventus e dei suoi dirigenti. Abbiamo analizzato la vicenda in un precedente editoriale che richiamiamo qui:
LinkAlla luce di questo precedente, dove Recoba a differenza di Suarez è stato tesserato con un documento falso e ha giocato con la maglia nerazzurra calcando i terreni di gioco di tutta la Serie A, senza per questo subire penalizzazioni di sorta dalla giustizia sportiva, come si può solo pensare che alla Juve venga inflitta chissà quale condanna?Va bene il sentimento popolare antijuve, va bene la voglia emersa, mai in modo così chiaro, di impedire alla Juve di giocare in Champions League, va bene il fatto che ai tifosi del Napoli sia rimasto indigesto il pareggio interno con il Verona, ma sarebbe veramente grave attendersi penalizzazioni, pur nella consapevolezza che gli enti di giustizia sportiva si sono mossi spesso usando due pesi e due misure.
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