Nonostante i due trofei vinti è terminata la stagione più deludente dell'ultimo decennio. La qualità del gioco che non si è praticamente mai vista, l'ennesima fallimentare campagna europea e un campionato vissuto al di sotto delle attese e forse molto al di sotto delle possibilità lasciano un bel po' di amaro. Per qualche giocatore c'è ancora l'Europeo o la Coppa America per riscattarsi, noi andiamo a giudicare l'annata bianconera.
SZCZESNY 5 Stagione con molte più ombre che luci per il portiere polacco che, oltre ad essere decisivo per l'eliminazione della Champions League, commette anche parecchi errori in campionato. La cosa che stupisce in negativo è anche la poca sicurezza che trasmette al reparto difensivo.
BUFFON 7 Numeri alla mano con Buffon il campo la Juventus non ha mai perso e chissà se senza il rigore parato a Berardi a tre giornate dalla fine oggi si parlerebbe di qualificazione alla prossima Champions League. Gigi chiude nel migliore dei modi la sua avventura alla Juventus alzando anche al cielo la sua ultima coppa Italia.
PINGOSLIO SV È il terzo portiere ideale, quello che in tempi di pandemia si sostituisce ai tifosi sugli spalti e incita sempre la squadra. Un importante uomo spogliatoio ma anche un discreto portafortuna visto anche appena trova l'esordio stagionale il Verona pareggia con il Napoli all'ultima di campionato.
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CUADRADO 8 Da terzino o da esterno di centrocampo fa poca differenza, la fascia destra è roba sua. Il colombiano è tra i migliori della stagione bianconera ed quello che confeziona più assist per i compagni oltre a segnare i suoi unici due gol in una delle partite più importanti della stagione. Quando la squadra era in difficoltà lo schema era sempre il solito: palla a Cuadrado e vediamo cosa si inventa.
DANILO 7,5 Sono d'accordo con Pirlo quando dice che Danilo è stato la rivelazione della stagione. È sembrato un giocatore rinato e capace di adattarsi con qualità sia da terzino che da centrale di difesa o di centrocampo visto che il mister lo ha proposto anche in quel ruolo per dare qualità e tempi di gioco. La Juventus potrebbe aver trovato un leader, adesso però è tempo di confermarsi.
DE LIGT 7 Inizia la stagione in ritardo per guarire dal problema alla spalla e quando è al meglio viene fermato dal coronavirus. Al di là di questo però le sue prestazioni sono sempre all'altezza della situazione ed è palese che la Juventus debba ripartire da lui per rifondare il reparto difensivo. Gli piace tenere alta la difesa e andare a marcare alto, senza paura a dispetto della giovane età.
BONUCCI 6 Stagione in versione rossonero per il numero diciannove che non si è distinto per la solita qualità e anzi ha commesso parecchi errori sia nella costruzione del gioco che nella marcatura pura. Va detto che è stato limitato anche da qualche problema fisico ma da Bonucci ci si aspettava molto di più.
CHIELLINI 6,5 Le premesse di inizio stagione non sembravano delle migliori con i continui infortuni che continuavano a ternerlo fuori dal campo. Con il nuovo anno però ha trovato una buona continuità ed ha potuto mettere la sua esperienza a disposizione di mister e compagni andando a formare con De Ligt quella che è stata la coppia titolare. Pochissimi gli errori gravi e parecchi gli interventi che hanno salvato il risultato, sempre al netto dei soliti limiti tecnici ormai detti e ridetti.
DEMIRAL 5 In quella che poteva essere la stagione della consacrazione solo una quindicina di presenze in campionato per il turco che non è riuscito ad esprimersi anche a causa dei numerosi infortuni post crociato. Domanda: è giusto puntare ancora su di lui?
ALEX SANDRO 5,5 Mi chiedo dove sia finito l'Alex Sandro del primo anno, quello che spingeva e amava attaccare pur senza dimenticarsi della fase difensiva. Ancora una volta invece abbiamo visto un giocatore più difensivo e tattico che esplosivo e infatti in alcune partire mister Pirlo lo ha addirittura proposto come centrale difensivo ruolo in cui comunque non ha sfigurato.
FRABOTTA 5,5 Nella prima parte di stagione sembrava essere l'uomo della provvidenza per il mister che gli ha dato parecchie possibilità perdonando anche qualche errore di gioventù. Dalla partita contro l'Inter in poi però si sono perse del tutto le sue tracce un po' per il rientro dei titolari e un po' per la pubalgia che ha costretto ai box il ragazzo.
BERNARDESCHI 4 Continua la parabola discendente dell'ex viola che anche quest'anno non incide in nessuna partita, non fa gol e non mette nemmeno i compagni in condizione di farlo. Il mister prova a schierarlo in diversi ruoli tra cui quello di terzino sinistro ma il rendimento di Bernardeschi non cambia e anzi il più delle volte peggiora anche.
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BENTANCUR 4,5 Potrebbe essere solo una questione di ruolo visto che gli si è chiesto per un'intera stagione di fare il regista e dettare i tempi di gioco, ma la stagione di Bentancur non può essere sufficiente. Non ha dimostrato il carattere giusto se non in qualche sporadica occasione e ha evidenziato parecchi difetti che sono costati gol e punti alla squadra in diverse occasioni
RAMSEY 4 Sempre infortunato, nelle poche occasioni in cui viene chiamato in causa sembra di non averlo. Completamente estraneo al contesto
ARTHUR 4,5 Il brasiliano si è reso protagonista più di retropassaggi sbagliati e festini in tempi di covid che di grandi prestazioni in campo. Ha dimostrato grandissima tecnica individuale che però non ha mai messo a disposizione dei compagni, quasi come se non avesse mai giocato prima a calcio. Timido, orizzontale e anche limitato da un infortunio che lo ha costretto ad un lungo periodo in infermaria.
MCKENNIE 6,5 Il primo texano della storia bianconera inizia alla grande la stagione scatenando anche i tifosi con improbabili paragoni con campioni del passato. Non è un fenomeno ma sa fare molto bene il suo lavoro, sa inserirsi senza palla e sa adattarsi bene alla richieste tattiche di Pirlo che lo propone spesso come laterale in fase di non possesso. Un problema all'anca lo penalizza nella fase centrale della stagione.
RABIOT 6,5 La sua stagione si divide in due. Nella prima parte è lento, impreciso e svogliato, poi di colpo trova fiducia e si impadronisce del centrocampo tanto da convincere l'allenatore a schierarlo praticamente sempre da titolare. Nel finale è tra i migliori e gli va anche riconosciuto il merito di essere l'ultimo baluardo nella notte dell'eliminazione della Champions League. Continuità cercasi.
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CHIESA 8 Non avrei scommesso un euro su di lui e invece sono stato spiacevolmente smentito da un ragazzo che alla prima stagione è parso avere la Juventus da subito nel sangue. Ha lottato con tutte le sue forze su ogni maledetto pallone, ha fatto assist, gol ed è stato sempre presente nei momenti decisivi prendendosi anche la squadra sulle spalle. Tutto questo giocando spesso a sinistra per esigenze di rosa visto che a destra è ancora più esplosivo.
KULUSEVSKI 6 Solamente quattro gol in campionato e sette complessivi giocando prevalentemente da seconda punta. Per quanto è stato pagato e per le premesse estive ci si aspettava senza dubbio di più da un ragazzo parso troppe volte con poca cattiveria e di difficile collocazione in campo nel 4-4-2 fluido proposto da Pirlo. La buona notizia è il finale di stagione in crescendo che potrebbe essere importante per il futuro.
DYBALA 6 A questa Juventus è mancato Dybala, che tra festini e infortuni ha giocato veramente poco soprattutto nella fase iniziale dell'annata. Sono mancati i suoi gol e le sue giocate anche se è stato decisivo nella parte finale ed in particolare con quel gol al Napoli che classifica alla mano è valso il quarto posto.
RONALDO 7 Da lui ci si aspettava qualcosa in più nonostante i 29 gol segnati in campionato che sono valsi anche il titolo di capocannoniere. Raggiunge quota 100 gol in meno di tre stagioni e vince la coppa Italia che mancava al suo incredibile palmares. Per contro scompare nei momenti chiave della stagione, vedi ottavi di Champions.
MORATA 6,5 Il calo di fine stagione va considerato senza dimenticare quanto fatto dallo spagnolo almeno fino a febbraio. Attaccante moderno e in grado di fare da spalla a CR7 e di segnare gol importanti oltre che a garantire una discreta dose di assist.
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PIRLO 5,5 All'esordio assoluto in panchina la stagione di coach Pirlo non può considerarsi sufficiente per quanto riguarda la gestione del gruppo e delle difficoltà, ancor meno per i risultati con un quarto posto acciuffato all'ultimo respiro in campionato e la prematura eliminazione dalla Champions. Vince Supercoppa e Coppa Italia e prova a dare alla squadra un'idea moderna di calcio con un modulo fluido e giocatori che si scambiano spesso di posizione. Il tutto, ovviamente, non poteva essere sufficiente per la conferma.
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