Ritorniamo alla sfida di sabato tra Juventus e Fiorentina. Rivalità storica tra le due tifoserie, momento topico della stagione per entrambe le squadre con la Juventus in emergenza costretta a vincere e la Fiorentina che tra mille polemiche vuole ricaricare l’ambiente e non perdere l’ultimo treno utile per poter ancora sperare in un posto per l’Europa delle grandi.
Abbiamo parlato qualche mese fa dello “strano”
gemellaggio con il Liverpool e della della maglietta rossa con la scritta
meno 39 che qualche tifoso indossava allo stadio Olimpico in occasione dell’andata del match.
Per la cronaca è giusto ricordare che il gemellaggio è stato sciolto dai reds dopo che gli stessi ne avevano capito il significato.
Sembrava una storia archiviata anche se mai portata all’attenzione di chi, magari, doveva prendere dei provvedimenti. Ma sappiamo bene come la giustizia sportiva viaggi oramai a due velocità.
Eppure tutte le istituzioni si dicono attente ad ogni forma di razzismo ed intolleranti verso gesti che danneggiano l’immagine del nostro calcio. Anche se,ancora una volta, decisioni esemplari vengono prese solo contro la Juventus con buona pace di tutto il calcio italiota.
Ma torniamo a sabato sera. Poco dopo l’inizio dell’incontro, dalla curva Fiesole, sono partiti diversi cori, che inneggiavano il Liverpool, da "You'll never walk alone"(inno del Liverpool) ad "Amo Liverpool" fino a toccare il fondo con il
conto da zero a trentanove ben scandito. Inutile spiegare il significato di quel numero.
Una testimonianza di chi era fisicamente presente al Franchi, mi ha spinto a cercare maggiori dettagli su internet e
l’unico articolo che ho trovato in rete, riporta la notizia che la vigliaccata sembra partita da uno piccolo gruppo di
20 persone. Oggi, l’argomento è stato ripreso da altre testate, anche se per ora non abbiamo notizie di provvedimenti se non il daspo per 3 tifosi juventini che si sono recati allo stadio portando dei petardi .
Non abbiamo chiaramente modo di verificare il numero dei tifosi che si sono macchiati del gesto, chiaro è che, se chi era fisicamente allo stadio ha avuto modo di sentire il coro dal settore opposto, che siano 20 o 100 persone poco importa.
Non credo che sia questione di rivalità, ma di civiltà e spero che almeno questa volta, l’attenzione della Federazione sia tale
da punire questo atteggiamento irresponsabile.
Telecamere interne e testimonianze dei presenti (lo stadio era pieno) potrebbero essere sufficienti per identificare e punire gli autori dello squallido gesto.
Sempre se c’è la volontà… s'intende!
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