Recita il dizionario della lingua italiana: “Comportamento di chi si adegua alle circostanze mirando a trarne comunque profitto; disponibilità a compromessi per ottenere un tornaconto personale.”

Associo a questa descrizione un personaggio che ne facilita, per meriti propri, la comprensione.

Miccoli: «Battere la Juve per gli operai di Termini». Con queste parole, il giocatore rosanero ha catalizzato l’attenzione della stampa nella settima che ha preceduto lo scontro di Torino con la Juventus.
Lo stesso Miccoli che, qualche giorno prima annunciava di aver acquistato per 25.000,00 € l’orecchino di Maradona. Non vorrei che qualche bel gol lo faccia veramente credere di essere “Maradona” visto che questo nome ritorna spesso nelle sue interviste: «Mi fischiano? E io faccio il Maradona».
Dall’ego personale alla piaga sociale, un Miccoli tutto fare.
Non so quale beneficio abbia portato agli operai di termini Imerese la vittoria a Torino del Palermo, sicuramente ha dato la possibilità a Miccoli di poter catalizzare l’attenzione verso la sua figura e per questo ha utilizzato la solita dichiarazione demagogica e opportunistica, perché sappiamo bene che non si nega mai a nessuno un microfono quando c’è da “sparlare” della Juve!

Ma perché tanto astio vero una tua ex-squadra? «Alla Juve mi hanno quasi cacciato» continua ad affermare Miccoli dopo anni, ma lui stesso, ha parlato di «una tragedia» il suo ritorno alla Juventus, perché «Luciano Moggi quando ero alla Juventus mi contestava anche il fatto che portavo gli orecchini, cosa che invece non contestava ad altri». Durante il processo Gea, in cui fa la parte dell’accusatore, tira in ballo anche A. Conte «Conte mi chiese se potevo dare la mia procura ad Alessandro Moggi perché poteva aiutarmi, cosa che invece non feci perché mi trovavo bene con il mio procuratore Francesco Caliandro», ma l’ex capitano juventino lo smentisce «Furono Miccoli ed il suo procuratore Francesco Caliandro a chiedermi, durante una cena, di intercedere presso Alessandro Moggi affinché il giocatore fosse assistito anche da lui».
Credo che in una squadra di campioni il posto da titolare è più difficile da conquistare, chissà se gli sarà mai balenato per la testa!

Un consiglio, visto che, come lui stesso afferma: «Da quando il Palermo è proprietario del mio cartellino non ho avuto più problemi», che pensi al Palermo e lasci in pace la Juventus. Siamo certi che Zamparini, nel festeggiare la conquista dello scudetto, non lo lascerà da solo nel pulman.

Che voglia i riflettori puntati addosso è chiaro, anche perché, proprio in occasione dell’ultima partita di campionato, Miccoli manda un messaggio direttamente a Marcello Lippi, questa volta sollecitando una convocazione in nazionale e la fa con queste parole: «Non so perché non mi si tenga in considerazione per la Nazionale:sono fuori da tempo, e rispetto le decisioni. Però un po’ mi dispiace, lo ammetto».
Forse perché non è il solo a giocare bene?
Concorrenza alle stelle per la nazionale, ultimamente la coda delle "attese" si sta allungando, prendi il numeretto e armati di pazienza!

Quanto è difficile essere umili!

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