Dopo la mancata disputa di Bologna-Inter del 6 gennaio a causa dei Covid, l’Inter aveva richiesto l’assegnazione dello 0-3 a tavolino alla Corte Sportiva D’Appello della Figc che ha respinto la richiesta. La vicenda non può ancora considerarsi chiusa, sembra infatti che il club nerazzurro abbia intenzione di presentare un nuovo ricorso al Collegio di Garanzia del CONI. L’Inter ha trenta giorni di tempo per ricorrere contro la decisione della corte federale. Solo alla conclusione dell’iter legale potrà essere decisa la data di recupero, per regolamento, la prima disponibile.
La domanda, non propriamente retorica, che ci poniamo davanti a questa situazione è semplice: l’Inter crede fermamente di poter ottenere la vittoria a tavolino
o fa ricorso per allungare i tempi del recupero e magari trovare un Bologna tranquillo che con la salvezza ha già raggiunto il suo obiettivo stagionale? La prima data di recupero potrebbe essere, in assenza di ricorso, mercoledì 23 febbraio, una data incastrata tra gli impegni di campionato e Coppa Italia, quelli di Champions non ci sono più.... Il sospetto "dilatorio si rafforza se consideriamo che le probabilità che il ricorso venga accolto sono molto basse, visto il precedente dello scorso anno e una direzione chiaramente imboccata dalla giustizia sportiva.
Una furbata? Una delle tante cui assistiamo giornalmente. L'Inter va forse in cerca di un vantaggio che magari potrà essere concesso, sempre ovviamente per il bene del calcio italiano. Tanto che, ad oggi, non ha ancora deposita il ricorso dilatando ulteriormente i temi (27 aprile o 4 maggio?)
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