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Attualità di P. CICCONOFRI del 14/04/2022 11:28:58
Fuori dall'Europa ma dentro l'UEFA

 

Come è finita la storia dell’aggressione di Al Khelaifi? Ricordiamo i fatti: dopo l’esclusione dalla Champions League del PSG ad opera del Real Madrid, Leonardo ed Al-Khelaifi hanno fatto irruzione negli spogliatoi del Bernabeu con l’intento di raggiungere l’arbitro del match appena concluso. Sembra che, oltre all’aggressione verbale, la furia dello sceicco abbia colpito e distrutto la bandierina di uno dei guardalinee. La cronaca narra anche che, al dipendente madridista che aveva ripreso la scena, è stato chiesto di cancellarla dal telefono molto gentilmente: «ti ammazzo» (LINK).

Il comportamento tenuto dal presidente del club francese Nasser Al-Khelaifi e dal direttore dell'area tecnica Leonardo nei confronti della terna arbitrale è stato oggetto di rapporto puntuale e particolareggiato da parte del direttore di gara Makkelie:«..il presidente e il direttore tecnico del PSG hanno mostrato un comportamento aggressivo e hanno tentato di accedere allo spogliatoio degli arbitri. Quando il direttore di gara li ha intimati di andarsene, i due hanno bloccato la porta e il presidente ha deliberatamente colpito la bandierina di uno dei due assistenti, rompendola». (LINK).

Un comportamento non accettabile, che avrebbe dovuto portare ad una lunga squalifica, come previsto dall’art. 15.1, in cui viene fissata la scala di sospensione in base alla gravità della sanzione, si parla di un «periodo determinato». In realtà, e qui possiamo anche sorridere, tutto dipende da ciò che la UEFA (dell’amico di Ceferin) ritiene opportuno, seguendo quel principio di proporzionalità e la gravità di quanto riportato. Possibile anche una sanzione pecuniaria. Anche questo aspetto dipende dall'interpretazione dell'organo, che dovrà valutare la gravità dei fatti. La UEFA potrebbe che applicare una sanzione economica come previsto dall'articolo 15.2 del suo Codice Disciplinare . Il massimo è di 100.000 euro a persona. Inoltre, la punizione può essere estesa a tutte le competizioni giocate dal PSG.

Anche senza considerare le testimonianze esterne del dipendente madridista, che pur si era dichiarato disponibile ad una testimonianza, sarebbe sorprendente non veder applicata nessuna sanzione visto il rapporto puntuale del direttore di gara.

Dal 9 marzo 2022, giorno in cui si è disputata la partita tra Real Madrid e PSG, non si hanno più notizie di procedimenti disciplinari, sospensioni e multe. Le uscite pubbliche di Al-Khelaifi sono state sempre all’insegna di prese di posizione, a volte bizzarre, contro la Superlega: «La gente muore in Ucraina e c'è gente che ancora parla di Superlega» o «Tutti sono contro la Superlega: i tifosi, i media, i club piccoli e grandi. Loro invece sono solo tre», «Occorre una Champions League stile SuperBowl». Insomma, ha continuato a spalleggiare l’amico Ceferin e non si hanno più notizie dei provvedimenti che avrebbero dovuto colpirlo.

Non è che nel silenzio più assoluto la UEFA non prenderà nessuna posizione? E come spiegherà Ceferin, alla signora anziana del suo paese, questa incresciosa situazione? Tutto normale?

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