Sul fronte arbitrale la stagione è stata introdotta da una dichiarazione del designatore arbitrale Rocchi: «La scorsa stagione una delle migliori pagine arbitrali degli ultimi anni». Davvero? La scorsa stagione arbitrale non è stata caratterizzata da una serie di episodi favorevoli all’Inter? Penso al rigore concesso in finale di Coppa Italia perché Lautaro si agganciò a Bonucci o al rigore non concesso al Torino per fallo su Belotti.

Ma sembra che di pagine migliori la classe arbitrale ne voglia scrivere di nuove e più scintillanti. La prima giornata del campionato 2022/23 ha dato conferme e segnali nuovi.

La novità rispetto alla scorsa annata è rappresentata da un ritrovato favore nei confronti del Milan, dal quale forse ci si deve far perdonare lo squilibrio mostrato lo scorso anno; ricordate Pioli che ad aprile lamentava un bilancio che non sembrava compensare torti e favori? «A fine anno tra torti e favori i conti tornano? Nella domanda c’è la mia risposta, in queste cinque partite bisogna che succeda qualcosa che non è successo fino ad oggi». Il riferimento era proprio ai troppi “favori” che avvantaggiavano l’Inter. A pensar male sembrerebbe che il rigore concesso sabato scorso ai rossoneri marchi gli obiettivi di bilancio di questa stagione.

Per fortuna c’è la conferma di qualche granitica certezza: nel dubbio non si fischi a favore della Juve, per carità di Dio! Lo abbiamo pensato tutti dopo cinquanta secondi di Juve-Sassuolo per il fallo subito da Alex Sandro. È vero, è poi arrivato il penalty per il contatto su Vlahovic. Un rigore che c’era come il precedente.

Il rigore concesso alla Juve a noi ha fatto sorgere una domanda: dove è la coerenza nel metro di giudizio arbitrale? Il secondo sì, il primo no. Quello su Lautaro in finale di Coppa Italia sì, quello su Alex Sandro no. Sembra tutto molto aleatorio, e la presenza del VAR fa aumentare i dubbi: episodi simili giudicati in modo differente. Si ha la sensazione che la compensazione si sia spostata dal campo alla sala dei monitor e che commenti e giudizi esterni influenzino decisioni e revisioni di chi forse non è isolato dal battage mediatico che in tempo reale si consuma intorno a una partita di calcio.

Ci sono poi episodi gravi che non fanno clamore. Qualcuno di voi ha visto l’episodio che ha portato all’annullamento del gol del vantaggio della Sampdoria sull’Atalanta? Il caso ha trovato spazio sui giornali? No. Un po’ perché i blucerchiati non fanno audience come gli episodi che riguardano altre squadre blasonate e forse anche per non puntare troppo il dito sulla classe arbitrale, della quale a fine anno Rocchi ci darà un altro gaudente e lusinghiero giudizio.

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