Sampdoria-Juventus ha lasciato l’amaro in bocca,
non tanto per un pareggio alla seconda di campionato, ma perché ha fatto riaffiorare gli stessi errori che si vedono da più di un anno. Costante giro palla indietro, nessuna accelerazione, poca lucidità, infortuni continui, infinite correzioni in corsa, precaria condizione atletica e
lo stesso gioco a trovare giustificazioni per coprire gli evidenti limiti e difficoltà.
Leggere o ascoltare ancora che la prestazione sottotono è dovuta alle pesanti assenze è diventata una barzelletta. Chiesa è fuori da mesi e ci sarà bisogno di tempo per vederlo nuovamente in campo nelle condizioni ottimali; Pogba non ha ancora esordito in partite ufficiali per il problema al menisco rimediato durante la tournée americana; Di Maria dopo la prima partita si è fermato per problemi all’adduttore; Bonucci non ha giocato ufficialmente per turnazione, ma qualcuno ventilava un problemino muscolare anche per lui.
Ma pur continuando nella lista, la realtà è che
la Juve da tempo non riesce a schierare un undici che possa dirsi "formazione tipo" perché ha l’infermeria piena. Cosa è stato fatto per rimediare a questo grave problema che va avanti da tempo? Niente, i preparatori sono sempre gli stessi e sono bastate poche partite ufficiali per ricominciare la conta degli assenti. È un problema, grave, da non sottovalutare, perché condiziona il rendimento della squadra e i risultati. A cosa serve poi il paragone con altre realtà? Lo scorso anno, con il record di infortuni muscolari, il Milan ha vinto il campionato. La Roma, solo qualche giorno da, senza Wijnaldum e con l’infortunio di Zaniolo, la vittoria l’ha portata a casa. La Juventus affrontava la Sampdoria, una squadra da metà classifica, non certamente il Real Madrid, non saper vincere certe partite non è giustificabile. Soprattutto perché
questo pareggio arriva esattamente come sono arrivati i risultati degli ultimi anni. Scontato anche l’atteggiamento di Allegri, che trova il lato positivo nel non aver preso gol e in un inizio di campionato migliore dello scorso. Frasi ripetute all’infinito, monotone, che danno anche noia. Seppur decimata dagli infortuni, la Juve di lunedì sera era, sulla carta, nettamente più forte della Sampdoria. Il problema c'è e va corretto. Un rimedio che può tornare utile in queste situazioni è dismettere i giustificazionismi e testa bassa e pedalare.
Iscriviti al nostro Gruppo Facebook!
La nostra pagina twitter
Commenta con noi sul forum!