In questi giorni di grandi polemiche assistiamo a un fenomeno inatteso, ma tipicamente italiano: molti sostenitori di Agnelli e Allegri stanno letteralmente
scendendo dal carro lasciandosi andare a critiche non proprio lusinghiere.
In queste situazioni vengono meno molti pseudo-amici, succede quando ci si circonda
di facili adulatori. Agnelli avrebbe potuto contare su persone realmente innamorate della Juve e che lo avrebbero sostenuto anche in situazioni ben più difficili di questa, ma ha preferito la corte
dei facili estimatori, molti dei quali mossi da vanagloria personale. Niente a che fare con chi ha impiegato tempo e soldi per difendere la Juve presentandosi anche nei tribunali.
Era chiaro che questi tifosi sarebbero stati i primi ad abbandonare il beniamino al cambiare delle condizioni ambientali, qualora non fosse arrivata una agognata ricompensa (un pubblico attestato di amicizia o la condivisione di notizie di prima mano) o davanti a disfatte epiche come quelle che stiamo vivendo in queste settimane.
Magari, in futuro, saprà come comportarsi al meglio; si dice che l’esperienza insegni ad evitare il ripetersi dello stesso errore.
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